A Potter at Hogwarts

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1st May 1998 - Settimo anno
Subito dopo cena tornammo alla stanza delle necessità dove ci esercitammo nei duelli. Tutti erano diventati molto bravi, dagli studenti del primo anno a quelli dell'ultimo sapevano sostenere un duello. Il dipinto di Ariana mi chiamò.
-Dimmi, è successo qualcosa?- la ragazza scosse la testa.
-Devo seguirti?- lei annuì.
-Tal, vado un attimo a vedere cosa vuole Abeforth, tu controlla che nessuno si faccia male- il ragazzo falco annuì e iniziò a camminare lungo la stanza. Entrai nel passaggio. Di fronte al camino trovai il golden trio ad aspettarmi.
-Taylor! Hai una faccia...-
-Da schifo immagino, e questo non è niente. Seamus sta peggio.- dissi inginocchiata sopra il camino della persona che ci aveva fornito cibo per tutto l'anno scolastico.
-Ehi Ab, ce ne sono un altro paio in arrivo.- dissi a Silente che era tornato nella stanza.
-Che fate? Non venite?- dissi iniziando a camminare lungo il passaggio. I ragazzi mi seguirono.
-Non me lo ricordavo sulla mappa del malandrino- disse Ron.
-Perchè non è mai esistito fino ad ora. Hanno chiuso i sette passaggi segreti prima dell'inizio dell'anno scolastico, questo è l'unico modo per uscire da Hogwarts.- spiegai.
-È dura con Piton come preside?- disse Hermione.
-Si vede raramente. Le sue punizioni non sono niente in confronto a quelle dei Carrow. Sono fratello e sorella, insegnano DAO e Babbanologia. Oggi ci hanno fatto esercitare la maledizione cruciagus su quelli del primo anno, mi sono rifiutata e il risultato è stato un'ora appesa per i polsi nei sotterranei con Flich.- spiegai.
-Hogwarts è cambiata- commenti una volta arrivati alla fine del tunnel. -Divertiamoci un po', vi va?- dissi ghignando prima di aprire il quadro.
-Ehi! Sentite un po', c'è una sorpresa- dissi nascondendo il trio.
-Non sarà un'altra cena cucinata da Abeforth, sarebbe una sorpresa se la digerissimo.- commentò Seamus mentre tutti arrivavano di fronte al camino. Saltai giù dal passaggio rivelando Harry, Ron ed Hermione.
-Accidenti!- esclamò Seamus alzandosi in piedi mentre tutti iniziavano ad applaudire. I tre scesero da sopra il camino e vennero accolti dai rifugiati di Hogwarts, quello che rimaneva dell'ES.
-Avverti Remus e gli altri che Harry è tornato, digli che probabilmente ci sarà uno scontro se Piton lo scopre.- sussurrai a Talbott.
-Va bene, va bene, non uccidiamolo prima che lo faccia voi-sapete-chi. Allora, qual'è il piano Harry?- chiesi facendo star zitti tutti.
-Va bene, d'accordo. Dobbiamo trovare una cosa.- iniziò Harry.
-Una cosa che ci aiuterà a sconfiggere Voi-Sapete-Chi. È a Hogwarts, ma non sappiamo dove.Forse apparteneva a Corvonero. Qualcuno ha sentito parlare di un oggettodel genere? Qualcuno ha mai visto qualcosa con il corvo inciso sopra, per esempio?- Guardò speranzoso il gruppetto di Corvonero, Padma, Michael, Terry e Cho, ma fu Luna a rispondere, appollaiata sul bracciolo della poltrona di Ginny.
-Be', c'è il suo diadema perduto. Te ne ho parlato, ricordi, Harry? Il diadema perduto di Corvonero? Papà sta cercando di riprodurlo-.
-Sì, ma il diadema è perduto- obiettò Michael Corner sgranando gli occhi.
-È perduto, Luna. È questo il punto-.
-Quando è stato perduto?- chiese Harry.
-Secoli fa, pare- rispose Cho, e il cuore di Harry sprofondò.
-Il professor Vitious dice che il diadema sparì con Priscilla Corvonero. L'hanno cercato- e continuò rivolta ai compagni Corvonero
-Ma nessuno ne ha mai saputo più nulla, vero?- Scossero tutti il capo.
-Scusate, ma cos'è di preciso un diadema?- domandò Ron.
-È una specie di corona- risposi.
-Si dice che quello di Corvonero avesse proprietà magiche, accresceva la sapienza di chi lo indossava- spiegò Talbott.
-Sì, i sifoni di Gorgosprizzo di papà...- Harry interruppe Luna.
-E nessuno di voi ha mai visto qualcosa che gli assomigli?- Scossero tutti il capo un'altra volta. Harry guardò Ron e Hermione e la loro delusione gli rimbalzò addosso. Parlò di nuovo Cho.
-Se vuoi sapere che aspetto si pensa che avesse il diadema, posso portarti su nella nostra sala comune e mostrartelo, Harry. La statua di Priscilla Corvonero lo indossa-. Harry si toccò la fornte e chiuse gli occhi per qualche istante.
-È in viaggio- sussurrò a Ron e Hermione mentre riapriva gli occhi. Guardò Cho e poi di nuovo gli amici.
-Sentite, so che non è un granché, ma vado a vedere questa statua, almeno scoprirò com'è fatto il diadema. Voi aspettatemi qui e proteggetevi, sì, insomma... a vicenda-. Cho si alzò, ma Ginny intervenne con una certa energia: -No, sarà Luna ad accompagnare Harry, ti va, Luna?-
-Oooh, sì, volentieri- rispose Luna allegra, e Cho tornò a sedersi, delusa.
-Come facciamo a uscire?- chiese Harry a Neville.
-Di qua-. Guidò Harry e Luna verso un angolo, dove un armadietto si apriva su una ripida rampa di scale.
-Sbuca ogni giorno in un posto diverso, quindi non sono mai riusciti atrovarla. L'unico problema è che non sappiamo mai dove saremo di preciso quando usciamo. Fai attenzione, Harry, pattugliano sempre i corridoi di notte-. Alfred piombò nella stanza gridando: -Loro sanno! Lui sa che Harry è qui! Ha chiamato tutta la scuola in sala grande!- gridò arrivando da me.
-Bene ragazzi, state tranquilli. Mettiamoci la divisa e andiamo in sala grande, se non ci presentiamo si insospettiranno. Harry prendi un mantello della divisa di Neville e vieni con noi. Voi due aspettate qui il resto dell'ordine poi venite in sala grande.- Dissi agli altri che erano entrati nel panico.
-Ragazzi, tenete il sangue freddo, fate scorta del vostro senso di sopravvivenza e tenete a mente quello che vi ho insegnato quest'anno. La battaglia sarà stanotte- dissi stringeno la bacchetta di Sirius in mano, rimpicciolì la mia Nimbus e la misi in tasca, pronta per combattere a cavallo della mia scopa. Marciammo fino alla sala grande e ci dividemmo nelle quattro case aspettando l'ingresso di Piton.
-Molti di voi si staranno chiedendo come mai io vi abbia convocati a quest'ora, è giunto alla mia attenzione che nella serata di oggi Harry Potter è stato avvistato a Hogsmeade.- Tutti i presenti iniziarono a bisbigliare.
-Ora, se qualcuno, studente o docente dovesse aiutare il signor Potter egli verrà punito in maniera conseguente alla gravità della trasgressione, inoltre chi fosse a conoscenza di questi eventi, e evitasse di farsi avanti, verrà considerato come egualmente colpevole- disse iniziando a camminare in mezzo a noi.
-Pertanto, se qualcuno fosse a conoscenza dei movimenti del signor Potter stasera lo invito a fare un passo aventi, adesso- concluse fermandosi poco distante dalla pedana degli insegnanti. Guardai verso i Grifondoro e vidi Harry mettersi fra la sua casata e i Corvonero.
-Sembra che nonostante le sue esaustive strategie difensive, lei abbia ancora un problema di sicurezza, preside. E temo che sia parecchio esteso.- disse il prescelto mentre il resto dell'ordine entrava dalla porta principale.
-Come osa stare dove stava lui! Racconti com'è andata quella notte, racconti come l'ha guardata negli occhi, un uomo che si fidava di lei e lei l'ha ucciso, racconti!- disse Harry con odio. Piton prese la bacchetta ma la McGonagall si mise davanti a Harry per proteggerlo. Tutti gli studenti si misero ai lati della stanza. La McGonagall lanciò un incantesimo non verbale che venne parato da Piton, poi un'altro e un'altro ancora.
-Combatti! Codardo, combatti!- gli ringhiò contro la donna attaccandolo nuovamente. Piton si avvolse nel mantello e volò fuori dalla sala grande. Solo io potevo capire quanto solo si sentisse in quel momento, solo io conoscevo la verità.
-Vigliacco!- ringhiò la McGonagall.
-Luna, porta Harry nella torre dei Corvonero- sussurrai alla ragazza accanto a me. 

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