Capitolo 1: un nuovo inizio

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È il 1 settembre 1998, sono passati quattro mesi dallo scontro finale tra Harry Potter e Lord Voldemort. Quattro mesi difficili: numerosi lutti, altrettanti feriti, edifici distrutti... rimettersi in piedi dopo una tragedia del genere non è facile, ma in qualche modo ci stiamo riuscendo. L'intera comunità di maghi sta facendo del suo meglio per rialzarsi. Ognuno ci mette del suo e ci sosteniamo tutti a vicenda. Sappiamo cosa provano gli altri, perché in qualche modo lo abbiamo provato anche noi...certe emozioni, a differenza di altre, non sono soggettive.
Hogwarts anche quest'anno ha mandato una lettera a tutti prima dell'inizio della scuola.

"Gentili studenti e studentesse,
l'intero collegio docenti di Hogwarts vi è vicino. Vi inviamo la presente per comunicarvi le nuove disposizioni cui siamo convenuti successivamente alla terribile disgrazia dell'anno precedente. Poiché, per ovvi motivi, gli studenti non sono stati in grado di affrontare il loro percorso scolastico serenamente e di conseguire i loro esami appropriatamente (nonostante abbiano dimostrato il loro valore in ben altri modi, e per questo non smetteremo mai di ringraziarli), abbiamo deciso di dare la possibilità, per chi lo volesse, di ripetere l'anno perso. Con l'aggiunta ovviamente delle nuove sezioni per gli studenti che inevitabilmente avrebbero dovuto cominciare l'anno scolastico alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts il 1 settembre c.a.
In ogni caso, l'anno passato può essere ugualmente riconosciuto ma gli studenti dovranno superare alcuni esami aggiuntivi durante la prima settimana ad Hogwarts per dimostrare di essere in grado di affrontare la classe successiva.
Ci scusiamo per eventuali disagi e siamo a disposizione per ogni dubbio, cordiali saluti
                                                                                                                                      la preside Minerva McGranitt"

Io comunque sono Sara. Teoricamente avrei concluso gli studi, ma ho deciso di ripetere l'ultimo anno. Mi sono sempre fatta mille aspettative sull'ultimo anno di scuola, e sull'ultimo giorno, sul ballo di fine anno, sulle uscite con gli amici, le gite ad Hogsmade, le passeggiate sul lago nero, sull'ultima partita di Quidditch, sui M.A.G.O. per cui mi preparo da sette anni ormai... non posso non vivere tutto ciò. Non voglio che gli aneddoti riguardo il mio ultimo anno ad Hogwarts siano riferimenti alla paura di uscire dalla stanza perché Voldemort poteva arrivare da un momento all'altro, o ai pianti e ai funerali per i compagni e gli amici che ho visto morire davanti ai miei occhi...
Devo vivere un ultimo anno degno di questo nome, ricominciare veramente. E non sto dicendo di dimenticare il passato, perché mi ha cambiato molto, ci ha cambiati...ma devo riprendermi la mia vita, il mio sorriso sulle labbra. Devo tornare a vedere Hogwarts come la mia casa, il mio posto sicuro e non un campo di battaglia o un letto di morte.
Non sono l'unica a pensarla così. Quasi tutti infatti hanno accettato di ripetere l'anno, probabilmente per vedere come sarebbe dovuto andare.

Sono le 10.30, il treno parte tra 30 minuti e io e mia sorella siamo ancora a casa. Certe cose non cambiano mai, e lei infatti è sempre in ritardo.
I: "Elisa per l'amor di Dio, muoviti"
E: "Ma si si, calmati" dice scendendo le scale con le valigie che le levitano dietro. È una serpeverde nell'anima. Lo è sempre stata. Infatti il cappello parlante quando l'ha smistata quattro anni fa non era neanche completamente appoggiato alla sua testa che ha fatto risuonare in tutta la sala un forte "Serpeverde". Io invece sono Tassorosso. Nonostante le due casate non siano famose per la loro complicità io ed Elisa andiamo molto molto d'accordo. Non so se il fatto che siamo sorelle prevale sulla nostra affinità caratteriale o cosa, ma siamo molto legate. Per fortuna abbiamo la Metropolvere e quindi in poco tempo riusciamo a raggiungere la stazione di King Cross.

Una volta arrivate al binario 9 3/4 ci dividiamo. Elisa raggiunge alcune sue compagne mentre io raggiungo i miei amici.

Durante la battaglia mi sono ritrovata a lottare contro un gigante, ho fatto del mio meglio ma se non fossero intervenute Ginny e Luna ad aiutarmi probabilmente non sarei mai riuscita a sconfiggerlo. È così che le ho conosciute. Mentre mi hanno letteralmente salvato la vita, beh mentre ce la salvavamo a vicenda. Da quel momento ci siamo sostenute l'un l'altra e ci siamo aiutate a superare i traumi che ci avevano inevitabilmente colpite. Questa estate siamo uscite spesso e mi hanno presentato anche i loro amici ovvero Harry, Ron, Hermione e Neville. Ovviamente li conoscevo già tutti per fama. D'altronde chi ad Hogwarts non li conosce? Ma negli ultimi mesi sono diventata parte del gruppo. Ho stretto una forte amicizia con tutti, anche perché quei pochi amici che avevo sono tutti rimasti vittime della battaglia o hanno deciso di non avere più nulla a che fare con Hogwarts. Ho costruito un rapporto parecchio speciale soprattutto con Harry. Da quando Ron e Hermione si frequentano gli è difficile non fare da terzo incomodo, inoltre se deve parlare di cose che riguardano i suoi sentimenti loro non sono più in grado di aiutarlo: Ron non vuole sapere nulla che non sia strettamente necessario delle cose che succedono tra il suo migliore amico e sua sorella, e Hermione... beh diciamo solo che tende a raccontare tutto a Ron ugualmente perché è una chiacchierona.

Saliamo sul treno e ci mettiamo in due scompartimenti diversi, anche se vicini. Hermione, Ginny, Neville e Luna si mettono assieme per ripassare. Ginny ha deciso di fare l'esame per rendere valido l'anno passato in modo da concludere gli studi con noi. Io, Ron ed Harry invece ci mettiamo nello scompartimento di fronte al loro a chiacchierare.

R: "Miseriaccia Harry, siamo davvero all'ultimo anno...chi l'avrebbe mai detto?"

H: "Io no di certo, pensavo ci espellessero prima"

R: "Pensavo ci uccidessero prima. Finalmente potremo goderci un anno senza avventure che ci mettano in pericolo, cani a tre teste che ringhiano, ragni giganti che ci vogliono mangiare, pazzi assassini che ci danno la caccia, o un mago oscuro che..."

H: "Ron ti prego smettila, non chiamarcela per favore"

R: "Oh cavoli, hai ragione" dice passando velocemente la mano davanti alla bocca con l'indice e il pollice uniti, come per chiuderla con una zip.

Continuiamo a parlare del più e del meno fino a quando Ron non si addormenta.

I: "Avete fatto le ore piccole ieri?"

H: "Si, ha pseudo litigato con Hermione per la prima volta da quando stanno assieme e non la finiva più di farsi pare"

I: " Ma che cucciolo"

H:" Si, si... cucciolo. Te lo dico io, si fa mettere i piedi in testa da Herm troppo facilmente per quanto mi riguarda"

I: "Vedrai che prima o poi sarà in grado di prendere le redini della relazione. Deve solo capire come, lo sai meglio di me che Hermione è in grado di incutere molto terrore se vuole"

H: "Anche tu hai ragione"

Mi metto a guardare fuori dal finestrino. Quel paesaggio che ormai ho visto un milione di volte mi trasmette un mare di emozioni che inevitabilmente mi travolgono. La prima volta che ero seduta qui avevo un sorriso a 32 denti. Ero piccolina, talmente tanto che mi inciampavo nella divisa. Non sapevo ancora tenere una bacchetta in mano perché era quasi più grande di me ed ero impacciata e timida. Non conoscevo nessuno tranne il mio gufetto Michy ma ero tutta un fremito, pronta a vivere mille avventure e imparare cose nuove, a fare nuove amicizie e fare nuove esperienze. Poi c'è stato il primo anno di Elisa. Anche lei era nervosa ma da brava serpeverde non lo dava troppo a vedere. Mi ero seduta con lei per tranquillizzarla e per aiutarla. Quel giorno abbiamo conosciuto Cedric, che poi sarebbe diventato un mio grande amico. Al pensiero di Cedric gli occhi iniziano ad inumidirsi. Avevamo un così bel rapporto. Mi aiutava sempre. Ogni volta che avevo un problema sapeva trovare le parole giuste per rassicurarmi e per aiutarmi. E quando non parlava un suo abbraccio o un suo sorriso bastavano per migliorare le cose. Mi manca così tanto. Lui è stata la prima vittima di una serie di numerose morti a causa di Voldemort. Subito dopo sono passata a pensare all' ultima volta che ero seduta qui: quasi non respiravo, tutti sapevano che Voldemort fosse tornato e avevano paura di dover combattere da un momento all'altro. Si respirava un'aria di terrore e sembrava di essere sospesi nello spazio e nel tempo. Tutti si muovevano in silenzio e trattenendo il respiro, nessuno parlava. Sembrava come se ognuno fosse costantemente seguito da almeno 3 dissennatori. Esisteva solo la paura e nient'altro.
Una lacrima solca il mio viso mentre rivivo in un secondo tutto l'anno passato. Harry mi asciuga la guancia e sorridendo mi dice: "Vedrai che quest'anno andrà tutto bene. Noi sei da sola, ci siamo noi"
È incredibile come in poco tempo Harry sia riuscito a conoscermi così bene, tanto da capire a cosa sto pensando. Ok, probabilmente è il pensiero di quasi tutti...ma non è la prima volta che ci riesce. Mi capisce al volo anche per le cose più banali. C'è un'intesa speciale tra di noi. Mi ricorda molto Ced per certi aspetti. Ha la stessa capacità di tranquillizzarmi e abbiamo la stessa connessione. A volte mi sembra quasi che sia lui stesso a dirgli cosa fare per farmi stare bene, che sia stato lui stesso a farmelo conoscere. Come se morendo gli avesse lasciato un pezzo di sé sapendo che poi mi avrebbe incontrata e saremmo diventati così legati. Lo so è una follia, e può sembrare brutto. Però il pensiero che in qualche modo Cedric sia ancora vicino a me mi aiuta tantissimo. E con Harry per la prima volta dopo tre anni ho sentito la possibilità di aprirmi completamente anche con altre persone.
Gli sorrido e appoggio la testa sulla sua spalla mentre lui mi prende la mano per rassicurarmi. "Sarà l'anno più bello della tua vita. Te lo prometto"

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