«Stupeficium!»Fu l'unica, singola, parola che il suo inconscio le ordinò di pronunciare con la stessa rapidità con cui il suo corpo le ordinò di agguantare e puntare la bacchetta magica.
Il fascio di luce che sfiorò gli zigomi di Blaise Zabini e colpì in pieno petto Draco Malfoy si dissolse nel bagliore e nel rumore di un polveroso tonfo sul pietrisco del cortile, quando il corpo stordito e privo di sensi del purosangue dai biondi capelli vacillò fino a ripiombare sul suolo.
Si dedicò qualche minuto per prender fiato, Chloe, dopo aver percepito ogni singolo organo del suo corpo sbriciolarsi nello sterno.
Il respiro irregolare non aiutava minimamente, così come la consapevolezza di quello che stava per accadere.
Puntò i suoi occhi contro Malfoy, steso con incoscienza sul pietrisco, mentre non si rendeva ancora capace di muovere il più misero dei muscoli corporei.Lasciò che la bacchetta potesse scivolarle giù dalla mano tremante, ancora una volta come qualche anno prima, perché certamente avrebbe ammazzato Blaise Zabini se solo avesse ancora avuto modo di destreggiarsi con altri incantesimi.
«Chloe!» squillò Blaise, voltandosi rapidamente verso la ragazza a qualche metro dai due.
Sul volto del mulatto si dipinse un sorriso confortato; come se egli avesse volutamente temporeggiato nella speranza di vederla arrivare.
E in parte era così, nonostante non ci avesse creduto fino all'ultimo.«Tu!» urlò la bruna, dopo diversi secondi di silenzio.
Si avventò verso Zabini a grandi falcate, pronta a schiaffeggiarlo come nemmeno la sign.ra Zabini avrebbe mai fatto con il proprio figlio.
«Che cosa diavolo stavi facendo?!» proseguì ella, in preda ad una crisi di nervi.«Me lo ha chiesto lui!» si giustificò il moro.
«Ti sembra una buona scusante?» lo scavalcò, lei.
«Hai idea di quello che stavi combinando?! E se non fossi giunta in tempo?!» incalzò lei.Era così vicina a Zabini che sarebbe bastata una sola, piccola, sussurrata sillaba sbagliata a farle partire una furia che mai nessuno si sarebbe aspettato di vedere in quella docile figura.
«Chloe, io-» tentò il ragazzo.
«Basta!» lo interruppe lei, alzando una mano tesa dinanzi al volto del ragazzo per farlo tacere.
«Con te parlerò più tardi.» sentenziò la ragazza, con uno sguardo fulminante.Zabini si retrasse, quasi chiudendosi a riccio nella sua tana immaginaria, consapevole di aver sbagliato.
Ed era vero: se solo Chloe fosse arrivata un solo attimo dopo, sarebbe stata la fine.
E lei, così come Malfoy - a sua insaputa-, non glielo avrebbe mai perdonato.La seguì con lo sguardo basso finché poté; quando la vide accorrere spaventata a quel corpo inerme, steso e dolorante per il forte colpo.
Si gettò, con le ginocchia scoperte dalla gonna, su quelle pietre aride e fredde.
Probabilmente iniziò a sanguinare da quei sottili graffi, ma poco le sarebbe importato, in quel momento.
Si chinò in avanti, pur di alzare il busto del ragazzo con l'aiuto delle proprie braccia.«Draco!» lo richiamò con voce lebile.
«Draco, ti prego svegliati!» insistette.Nessuna risposta.
Nonostante questa provasse a scuotere lievemente quel corpo stanco, neppure una palpebra veniva smossa dal ragazzo.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...