11. Gelosie nascoste.

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Il quinto anno ad Hogwarts non si prospettava affatto roseo per gli studenti. Dopo la morte di Cedric Diggory, durante il Torneo Tremaghi, gli studenti di ogni anno, età e casata presero fortemente di mira il povero Harry Potter, costretto ad ascoltare ogni giorno offese differenti sul suo conto.
Dopo esser stato accusato di aver utilizzato la magia dinanzi ad un Babbano, Harry Potter era riuscito ad essere assolto dalla Corte del Ministero grazie all'aiuto e alla testimonianza di Albus Silente.

«Mi dispiace per quello che stai passando, Harry.» mormorò Chloe portando una mano sulla spalla del Grifondoro.
«Sappi che io ci sarò sempre, per qualsiasi cosa!»

«Tu non capiresti, Chloe.» sospirò il ragazzo sopravvissuto.
«Lui é davvero tornato!» esclamò con aria preoccupata.

«Ti credo.»

«Sul serio?»

«Certo.» sorrise la bruna Serpeverde.
Si portò dinanzi al ragazzo con noncuranza, nonostante ci fosse l'intera Sala Grande piena di studenti in attesa del pranzo.
Incrociò i propri occhi contro quelli di Harry Potter, carichi di vergogna ed imbarazzo per tutto quello che stava succedendo.
«Sono sicura che saranno presi i giusti provvedimenti per contrastare il suo ritorno.» terminò lei con sguardo fiero.
Harry annuì debolmente nonostante fosse felice di sapere che, tra tutti coloro che lo ripudiavano, c'era ancora qualcuno pronto a schierarsi dalla sua parte. Chloe gli sorrise di tutta risposta, spostando successivamente lo sguardo al tavolo Serpeverde.

Erano in molti ad avere lo sguardo fermo sulla sua figura, quasi increduli di come questa stesse davvero rivolgendo la parola ad Harry Potter.
La persona con un'evidente espressione sconvolta, furiosa, incredula e tremendamente gelosa era solo una: Draco Malfoy.
Li osservava con sguardo torvo, con la coda dell'occhio, lanciando occhiatacce accusatorie verso i due studenti.
Chloe non tardò a notare come Draco la stesse squadrando, minaccioso, assieme ad Harry.
Cercò di non ridere, per non farlo infuriare ancora di più.
Tuttavia sapeva che, di lì a poco, si sarebbe ascoltata le innumerevoli parole di rancore che quel Serpeverde riservava per Potter.

«Mi spieghi perché ronzi sempre attorno a Potter?» ghignò il biondo nonappena il pranzo venne servito sui lunghi tavoli, seduto difronte a Chloe.

«Cosa ti infastidisce, Draco?» ribatté lei con sguardo interrogativo, trapelando fastidio.

«Il fatto che tu sia l'unica Serpeverde a credere al suo eroismo!» proseguì lui serrando i denti.

«Se tu hai un problema con Harry, risolvilo da persona adulta!» sbottò questa, battendo un pugno sul tavolo, furiosa.
«Io non credo che lui menta, non credo che lui stia inventando tutto questo per fama!»

«Sei una stolta credulona!»

«E tu sei un ragazzino capriccioso!»

«Avrebbero dovuto smistarti in Grifondoro, così avresti potuto accollarti quell'idiota!» ribatté ancora lui.

«Smettetela, tutti e due!» intervenne Blaise Zabini con tono superiore, seduto poco più avanti rispetto a Draco Malfoy.

«Diglielo, Blaise.» sbuffò Chloe spallandosi contro lo schienale della panca, portando le braccia conserte sotto i seni.
«Diglielo che deve smetterla di fare il bambino.»

«Sei insopportabile.» sibillò Draco.
«Vorrei non averti conosciuta.» terminò il biondo con sguardo minatorio, spallandosi anch'egli portando i pugni sul tavolo.

Gli occhi solari, raggianti, carichi di energia di Chloe si spensero ancor prima che Draco potesse terminare di parlare.
Deglutì nel tentativo di buttar giù quel groppo che le si era creato in gola. Il naso le pizzicava, gli occhi iniziarono ad inumidirsi.
No, Chloe.
Si disse, tra sé e sé.
Scattò in piedi, serrando i pugni e ispirando profondamente nel tentativo di trattenere il pianto.
Non avrebbe pianto dinanzi a nessuno, mai.

Sound Of Silence || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora