Sound Of Silence || Draco Malfoy

62. La voce della verità.

«Per l'amor del cielo, Zabini!» si retrasse, Theodore Nott, con espressione e tono disgustato.
«Non era nelle mie volontà vederti assieme a Weasley!»

«Beh, in realtà é successo solo una volta.» si giustificò Blaise, saettando il suo sguardo imbarazzato tra Theodore e gli altri compagni ancora seduti.
«Pensavo mi piacesse, ma ho capito che poteva esser considerata come una stupida cotta!» proseguì il moro.

«D'accordo, non mi importa delle tue notti di fuoco!» lo ammonì Nott, cercando di congedare quanto più presto possibile il ragazzo.

«No, ma non avresti dovuto scoprirlo!» si intromise ancora Zabini.

Sembrava come se, pur di non consentire a Nott di avvicinarsi alla sua amica, questo stesse provando in tutti i modi a distrarre i suoi pensieri da Chloe.
Certo, Chloe avrebbe voluto ringraziare Zabini con tutta se stessa, ma non era ancora giunto il momento di cantar vittoria.

«Mi stai stufando, Zabini!» tuonò Theodore con evidente tono infastidito.
«Levati dai piedi!»
Questo osò scostare Blaise con una secca ed irruenta spinta, portandosi dinanzi alla sua giovane fidanzata con occhio scrutatore ed inquisitorio.

«No, aspetta!» squillò ancora il mulatto.
A dir la verità, Blaise avrebbe voltieri schiantato Theodore dall'altra parte della Sala, solo per la sfacciataggine con la quale aveva deciso di spintonarlo, eppure in quel momento c'era qualcosa di molto più importante da sorvegliare.
«C-Chloe - bofonchiò Zabini, portando il suo sguardo di intesa contro la bruna -, tu non dovresti essere al corso di recupero di Divinazione?»

«Ma io ho ottimi voti a Divinaz-» rispose confusamente la bruna, prima di intuire come il compagno stesse solo cercando di aiutarla a scappare via dalla bacchetta rivelatrice di Theodore.
«H-Hai ragione, lo avevo dimenticato! Devo aiutare i ragazzi del terzo anno!» improvvisò questa, lasciando che il suo sguardo vagasse confuso tra i due Serpeverde.

Chloe riservò una silenziosa occhiata di gratitudine a Blaise che, non solo aveva lasciato che Theodore scoprisse delle sue notti assieme a Ginevra Weasley, bensì le aveva anche trovato un escamotage per poter sviare quella situazione e, ovviamente, far sì che Theodore non potesse fermarla.
Osservò poi Theodore, alla sinistra di Zabini, che non scioglieva quel suo sguardo malevolo e incattivito neppure dopo gli irresistibili intrattenimenti di Blaise.
Sapeva, Chloe, che Theodore l'avrebbe cercata nuovamente durante il pomeriggio, oppure avrebbe tentato di leggere la mente di Draco.
E in parte, questa sperava che il ragazzo provasse a usare il medesimo incantesimo su Malfoy; non perché volesse che la colpa ricadesse sul biondo, assolutamente, bensì perché era consapevole che Draco Malfoy era, forse, il miglior studente di occlumanzia che Hogwarts avesse mai ospitato e che, certamente, non avrebbe mai permesso a Theodore di penetrare nella sua mente e nei suoi ricordi.

Ella non proferì la più flebile delle parole, per terrore di far saltare tutta quella messa in scena che Zabini aveva dettagliatamente archiettettato; si limitò a fare cenno del capo ai due studenti per potersi congedare da loro il più rapidamente possibile.
Abbassò lo sguardo e, sotto gli occhi soddisfatti di Zabini, questa sgattaiolò via dalla Sala Comune.

***

«Allora, come hai passato le vacanze?» domandò Zabini  interessato semplicemente a distrarre i pensieri di Theodore Nott che, nel mentre, non smetteva di mormorare tra sé e sé parole incomprensibili mentre il suo contatto visivo era indissolubilmente legato alla figura di Draco Malfoy, di spalle al ragazzo.

«Non riuscirai a leggere la mia mente, idiota.» lo schernì Malfoy, profondamente annoiato dalla onnipresente sensazione di avere Theodore Nott con il fiato sul collo.