39. Cosa desideri veramente?

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«Non ci credo!» farfugliò incredulo Draco Malfoy, durante il pranzo del giorno seguente.
«Come diavolo hai fatto?» domandò con altrettanto stupore il ragazzo, rivolgendo al compagno dalla pelle color cioccolato un'occhiata curiosa.

«Non dovrebbe interessarti come ci sono riuscito; dovresti preoccuparti di proteggermi da qualche maledizione che proverà a scagliarmi!» sussurrò Blaise, con evidente espressione angosciata, rivolgendo una furtiva occhiata alla sua amica, Chloe, seduta a qualche posto più avanti rispetto ai due che, con aria rabbiosa, punzecchiava il proprio piatto colmo di purè di patate con la forchetta.
«Penso che stia immaginando di infilzare me.» mormorò terrorizzato il ragazzo.

«Ti ringrazierò abbastanza solo quando potrò assicurarti cinque notti di fuoco con quella tua Weasley!» sussurrò Malfoy, concedendo al suo amico una sottile gomitata sullo sterno in segno di gratitudine, con tono estasiato.

«Va' all'inferno.» lo zittì il moro.

«Sì, penso che ci farò un salto questa notte, durante la ronda.» sorrise Malfoy.

Zabini gli rivolse l'ultima, nonché infuocata, occhiataccia minatoria; prima di proseguire il pranzo con l'ansia che questo potesse esser stato avvelenato da nientemeno che dalla sua “amica”.

Dall'altra parte, Chloe rimuginava continuamente su quanto fosse accaduto la sera prima.
Troppe cose, troppe situazioni che in cui non avrebbe mai voluto trovarsi.
Come potevano, Pansy e Daphne, dubitare di lei? Eppure stentavano ancora a rivolgerle parole diverse dal “Buongiorno” e “Come é andata la ronda?”.
Come poteva, lei, aver rifiutato Malfoy dopo che, per mesi, aveva solo desiderato rivederlo? Per quanto lo negasse a se stessa, l'idea di doverci trascorrere il turno di ronda non la disturbava affatto; a differenza di quanto stesse facendo intendere a Zabini.

E si rimproverò ancora una volta per aver fatto fuoriuscire quell'aspetto di sé che ancora implorava di tornare a riemergere: il suo pessimo sentimentalismo.
Lo stesso sentimentalismo che l'aveva portata a fidarsi di un Mangiamorte, a dormirci assieme e a sperare che, magari, ci avrebbe potuto costruire un futuro assieme.

«Quella tua espressione non é consolatoria.» la riprese Pansy, portando i gomiti sul tavolo per sporgersi verso l'amica con espressione pensierosa.

«Adesso mi parlate di nuovo?» domandò lei, alzando il volto dal proprio piatto.

«Non abbiamo smesso di parlarti, maledizione!» sospirò Pansy.
«Vogliamo solo che tu ti rilassi un po'; sei più tesa di una fune da quando abbiamo messo piede ad Hogwarts!»

«Sai, non é semplicemente rilassarsi se considerassi che devo combattere persino con le malefatte di Zabini!»

«Cosa c'entra Zabini?!» domandò Daphne confusa, seduta di fianco a Pansy.

«Giusto, non lo sapete.» sorrise amaramente la bruna.
«Zabini mi ha accordato, con l'inganno, di trascorrere le prossime due notti di ronda assieme a Malfoy!» sussurrò lei assottigliando gli occhi.

Pansy e Daphne rimasero, per qualche momento, a bocca asciutta.

«Stanotte?» domandò Pansy, incredula.

«Stanotte.»

Ci fu qualche momento di silenzio relativamente imbarazzante tra le tre studentesse. Eppure era evidente come Pansy e Daphne stessero per esplodere in una fragorosa risata.

***

«Non é possibile. Non ci credo. Maledetto Zabini.» farfugliava tra sé e sé la ragazza mentre saliva svogliatamente le scalinate che l'avrebbero presto condotta fuori dall'aula prevista per l'appuntamento della ronda.
«Preferivo la Weasley.» ringhiò ancora a denti stretti.

Sound Of Silence || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora