«Seguitemi» continuò Narcissa, facendo loro strada nella dimora.
«Mio figlio Draco è a casa per le vacanze di Pasqua. Se quello è Harry Potter, lo riconoscerà.»Il salotto era accecante dopo tutto quel buio; anche con gli occhi semichiusi Harry si rese conto della vastità della stanza.
Un lampadario di cristallo pendeva dal soffitto, altri ritratti erano allineati sulle pareti viola scuro.
Due figure si alzarono dalle poltrone davanti ad un camino di marmo quando i Ghermidori spinsero dentro i prigionieri.«Cosa succede?» era la voce spaventosamente familiare di Lucius Malfoy.
Harry fu preso dal panico: non vedeva una via d'uscita e adesso era più semplice ignorare i pensieri di Voldemort.
Ma la cicatrice continuava a bruciare.«Dicono che hanno preso Potter.» riferì la voce fredda di Narcissa. «Draco, vieni qui.»
Harry non osò guardare negli occhi Draco, ma lo vide di striscio: un po' più alto di lui, la pallida pelle e l'affilata sagoma del volto sotto i capelli di un biondo quasi bianco.
Greyback costrinse i prigionieri a girarsi di nuovo in modo che Harry si trovasse proprio sotto il lampadario.
«Allora, ragazzo?» abbaiò il lupo mannaro.
Harry era davanti allo specchio sopra il camino, uno specchio grande, con una cornice dorata. Attraverso le palpebre semichiuse vide il proprio riflesso per la prima volta da quando aveva lasciato Grimmauld Place.
Il suo volto era grosso, lucido e roseo, ogni lineamento deformato dalla fattura di Hermione Granger. I capelli neri gli arrivavano alle spalle e la mascella gonfia dava l'impressione che avesse fatto a botte.Decise di tacere, perché di certo la voce l'avrebbe tradito, e continuò a evitare il contatto visivo con Draco che si avvicinava.
«Allora, Draco?» lo incitò Lucius Malfoy, molto ansioso.
«È lui? è Harry Potter?»«I-io non sono sicuro» rispose Draco. Si teneva a distanza da Greyback e pareva aver paura di guardare Harry.
«Ma osservalo bene, dai!» lo incitò il padre.
«Avvicinati!» incalzò.Harry non aveva mai sentito Lucius Malfoy così eccitato.
«Draco, se saremo noi a consegnare Potter al Signore Oscuro, tutto sarà perdon-» insistette Malfoy, portando una mano sulla spalla del figlio.
«Non ci vorremo dimenticare chi è stato a catturarlo, spero, signor Malfoy.» lo interruppe Greyback minaccioso.
«Certo che no, certo che no!» ribatté Lucius con impazienza. Si avvicinò lui stesso, tanto che Harry riuscì a vedere il suo volto languido e pallido nei minimi dettagli, nonostante le palpebre gonfie.
«C'è qualcosa lì.» sussurrò Lucius. «Potrebbe essere la cicatrice..» ipotizzò.
«Draco, vieni qui, guarda bene! Che cosa ne dici?»Harry vide il volto di Draco avvicinarsi, adesso, accanto a quello del padre. Erano straordinariamente simili, ma Lucius era fuori di sé dall'esaltazione, mentre l'espressione di Draco era piena di riluttanza, persino di spavento.
«Non so.» dichiarò infine il ragazzo, e se ne andò verso il camino dove sua madre, in piedi, osservava la scena.
«È meglio esserne sicuri, Lucius.» disse Narcissa al marito con la sua voce fredda e chiara.
«Completamente sicuri che sia Potter, prima di convocare il Signore Oscuro.» avanzò la donna.
«Se ci sbagliamo, se chiamiamo il Signore Oscuro per niente..ti ricordi cos'ha fatto a Rowle e Dolohov?»«E la Nata Babbana, allora?» ringhiò Greyback.
Harry sentì i piedi sollevarsi da terra quando i Ghermidori costrinsero i prigionieri a girarsi di nuovo, in modo che questa volta la luce investisse Hermione.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...