«Siediti accanto a me.» si affrettò ad esclamare Blaise con un atteggiamento simile alla pretesa, piuttosto che all'invito.
Chloe portò gli occhi al soffitto, in un'espressione esasperata, facendosi spazio tra le sedie striminzite per prender posto di fianco a Zabini e Pansy Parkinson che, entusiasta, battè le mani come una bimba allegra.
«Allora, credo che tutti sappiamo come si giochi ad Obbligo o Verità.» iniziò con altrettanto entusiasmo Daphne Greengrass, seduta di fianco a sua sorella, Astoria.
«Nel caso in cui si scelga la verità, il selezionato dovrà bere prima del Veritaserum - spiegò la bionda, mostrando quella che era una caraffa colma di un liquido trasparente posta sopra un tavolino in legno al centro di quel cerchio di studenti -; nel caso in cui si scegla l'obbligo..beh..bisogna farlo e basta!» sorrise infine la Serpeverde, riprendendo posto con compostezza sulla propria sedia dopo aver avuto conferma da ogni partecipante di aver compreso le regole del gioco.«Che sbadata!» esclamò Pansy, battendosi una mano sulla fronte.
«Vado a recuperare una bottiglia!» sospirò annoiata la stessa corvina, alzandosi svogliatamente dalla propria sedia con un colpo di reni.«Aspetta!» esclamò subito Tracey Davis, ponendo una mano dinanzi a Pansy con la sola intenzione di fermarla.
«I-Io..h-ho terminato una bottiglia qualche minuto fa..» farfugliò la Serpeverde che prestava attenzione a non incrociare lo sguardo di alcun ragazzo lì presente.«Beh, allora sbrigati! Dammi questa bottiglia così iniziamo a giocare!» insistette Parkinson con tono elettrizzato, incitando Davis con un cenno della mano.
Questa sussultò - sicuramente tesa com'era, aveva pensato che la Parkinson gli avrebbe rifilato un pugno - e si accovacciò dietro il proprio posto a sedere per cogliere quella che sarebbe stata la bottiglia in vetro con cui avrebbero giocato ad obbligo o verità.
Davis posò la sottile bottiglia in vetro tra le mani di Pansy che, con un accenno di sorriso, si voltò verso il resto dei compagni - disposti ancora in cerchio, rigorosamente tutti seduti - avviandosi al centro di essi per posizionare quella bottiglia.Zabini si raddrizzò nonappena riuscì a scorgere quel futile ammasso di vetro che Pansy aveva appena posato sul pavimento piastrellato.
Un senso si malessere gli pervase il corpo e i sensi; la bottiglia di Theodore.
Il suo sguardo calcolatore - nonostante fosse vergognosamente instabile - vagò rapidamente su ogni singolo partecipante a quel gioco, per intuire - con la lucidità e la deduzione di una capra sbronza - il motivo per il quale Davis avrebbe dovuto fornire quella bottiglia anziché un'altra.«Bene, iniziamo!» squillò estasiata Millicent Bulstrode che, alzandosi goffamente dal suo posto a sedere con uno sforzato scatto in avanti, si avventò su quella bottiglia ambigua per farla roteare su se stessa e scegliere il primo, sfortunato, giocatore.
Sembrava non fermarsi mai;
quella bottiglia ruotava da secondi indefiniti senza mai fermarsi su alcuno. E più continuava, più un senso di angoscia pervase la mente di Chloe che, ansiosa di conoscere quanto crudele sarebbe stato quel gioco, sperava di non esser scelta come prima vittima sacrificale.Il primo giro toccò a Blaise Zabini che, scegliendo un obbligo, fu comandato da Pansy Parkinson di dirigersi da una qualsiasi studentessa Covonero e rovesciarle un cocktail sul vestito.
Inutile raccontare come questo riprese posto con un evidente, rovente, segno rossastro sul volto.
Nessuno si sarebbe aspettato una reazione differenze, d'altronde.Il secondo giro toccò ad Astoria Greengrass che, al contrario di Blaise, si assicurò un turno di verità. Ingurgitò repentinamente un piccolo shot di Veritaserum per poter rispondere alla domanda di sua sorella, Daphne.
«Con quanti ragazzi sei andata a letto?», una domanda piuttosto imbarazzante.
Un nodo si strinse violentemente nel petto di Chloe consapevole che, qualunque numero ella avesse citato, uno di questi avrebbe fatto allusioni a Malfoy.
«Due» aveva risposto la bruna Serpeverde; di cui uno, come tutti ormai sapevano, era Draco Malfoy; il secondo - a detta di Daphne - doveva sicuramente essere il ragazzo che trascorreva da loro le vacanze estive.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...