Chloe aveva quasi del tutto dimenticato come fosse restìa, Pansy Parkinson, al rispetto delle regole dettate dalla preside.
Per qualche strano, e forse prevedibile, motivo la preside McGranitt aveva severamente proibito agli studenti di recarsi presso le aule di insegnamento durante le ore dedicate ai pasti.Era piuttosto immaginabile come, tralaltro, questo divieto fosse stato imposto perché qualche burlone aveva deciso di scombussolare l'aula a qualche insegnante.
«Pansy, sei sicura che non ci scopriranno?» domandò con perplessità Chloe, chiudendosi alle spalle la porta dell'aula di Divinazione.
«Non preoccuparti Chloe, non ho intenzione di rubarti molto tempo.» la rincuorò la corvina.
Chloe portò il suo sguardo vago attorno all'aula, intimorita da qualsiasi considerazione Pansy avesse intenzione di esporle.
Non si rivolgevano la parola da circa due mesi, nonostante la corvina non avesse grossi motivi - contrariamente a Daphne Greengrass - per ripudiarla.«Ti prego, Pansy, io non ho intenzione di cacciarmi nei guai!» farfugliò confusamente la bruna.
«Ci sei già, nei guai.» la corresse la corvina.
«Chloe, sono qui per parlarti di una situazione che, col passare del tempo, diventa sempre più surreale.» prese parola questa.«C-Cosa?» scosse la testa, incredula, Chloe.
«Per carità, pensi che sia difficile accorgersene?» ironizzò la Serpeverde.
«E va bene! Non c'è il minimo problema se tu sei innamorata di Draco Malfoy ma cerca di riflettere: hai un fidanzato.» la riprese Pansy.Nonappena Pansy ebbe pronunciato la parola «fidanzato», Chloe soffocò una sottile risata divertita e colma di ironia.
Theodore Nott non era, neppure lontanamente, paragonabile alla sua idea canone di fidanzato; non solo perché si era ritrovata legata a lui per un futile bacio che aveva concesso per pura mancanza di lucidità, bensì perché - indipendentemente dagli sforzi che questo potesse compiere per far breccia nel suo cuore - ella apparteneva a qualcun altro.«Non ridere.» sbuffò infastidita Pansy.
«S-Si, hai ragione.» rispose Chloe, cercando un diversivo per distrarsi da quella assurda immagine.
«Perdonami.»«Vedi? È questo il problema! Tu ironizzi questa tua ambigua relazione ma, ciò che non comprendi, é che stai continuando a ferire qualcuno!» la riprese la corvina.
«Io ho già promesso a Draco ch-»
«Non parlo di Draco!» la anticipò Pansy.
«Parlo di Daphne! Non sei minimamente interessata al fatto che, da quando ti sei appioppata Nott, lei stia soffrendo tantissimo?»«Certo che mi interessa!»
«Beh, non si direbbe! Non ti rivolge la parola da mesi e, nonostante tu ti conceda il lusso di rintanarti assieme a Malfoy, non hai ancora deciso di interrompere questa storia!»
Una sensazione di colpevolezza e malessere pervase il corpo della bruna Serpeverde.
Innanzitutto era appena stata messa al corrente di come una sua cara amica, Daphne, stesse ancora soffrendo immensamente a causa di una sua mancanza di lucidità.
Probabilmente Daphne non l'avrebbe perdonata neppure se avesse troncato i rapporti con Theodore seduta stante. D'altronde Daphne si era pienamente confidata con lei, diversi anni prima, a riguardo della sua intramontabile cotta per il ragazzo eppure, mai si sarebbe potuta aspettare che a tradirla sarebbe stata proprio una sua amica.La preoccupazione più grave giunse quando questa si soffermò a ripetersi nella mente quanto Pansy Parkinson aveva appena detto.
Rintanarti assieme a Malfoy.
Nessuno li aveva visti, nessuno dei due ne aveva parlato.
E certamente Blaise, intramontabile paladino della giustizia e dell'amore, non sarebbe certamente corso a spifferare questi imbarazzanti dettagli su di lei a tutta la scuola.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...