Non si accorse della presenza di Draco Malfoy alle sue spalle, Chloe era troppo concentrata a non battere i denti dal freddo che le trapassava il corpo.
Non finché non percepì una calda, lunga e profumata sciarpa attorno alle sue spalle e al suo collo.
Senza voltarsi, si aiutò con la mano per avvicinare quel morbido tessuto al viso; non solo per riscaldarsi, bensì scrutarne la fragranza per tirare ad indovinare a chi appartenesse.
Non fu così difficile.
Sorrise; sorrise con le labbra nascoste tra i caldi filamenti di quella lana che la avvolgeva.
Forse, in cuor suo, aveva desiderato sin dall'inizio che fosse lui, il misterioso ragazzo del biglietto.Non si voltò, non ne aveva bisogno. Percepire sempre di più il profumo di menta e muschio bianco, il suo respiro, le bastava per capire che fosse dietro di lei, ad un passo dal suo corpo.
Non avevano bisogno di altre parole.«Non credevo che saresti venuta.» sussurrò lui, alle sue spalle, con voce rauca.
«Sul biglietto c'era scritto che non era una richiesta.» rispose Chloe, sorridendo, senza mai distogliere lo sguardo dal panorama che quella Torre offriva.
«Sembrava piuttosto un'imposizione, in effetti.» disse poi, sogghignando.«E se non fossi stato io, a mandarti quel biglietto?» domandò incuriosito.
«Non credevo fossi tu, non era la tua grafia.» mormorò.
«Ma speravo che lo fossi, forse.»«Beh, forse ho chiesto a Blaise di scriverlo al mio posto, quel biglietto.» accennò con sarcasmo, trattenendo una sottile risata.
Non sciolse quel sorriso divertito, non dopo che ebbe percepito come anch'ella stesse sorridendo.
Portò le mani sulle sue spalle, lasciandole poi scorrere verso il basso con leggiadria fino alle mani, notando come questa si fosse rilassata sotto il suo tocco.
Si spostò contro il suo corpo, alle sue spalle, senza portar via le mani dalle sue.
Non aveva malizia, solo voglia di averla vicino.
E l'impressione che questa si fosse sciolta tra le sue braccia, quasi volesse raggomitolarsi tra esse, affievolì, anche se per poco, quella sua anima fragile calpestata da quello che gli era stato imposto; divenire un assassino.Scosse il capo, per non farsi sopraffare da quei pensieri; pensare e rimuginare a quello che gli era stato comandato dal Signore Oscuro sarebbe stato rimandato ad un altro momento, ma non quello.
«Perché mi hai chiesto di venire qui?» domandò lei dopo attimi di interminabile silenzio.
«Non lo so, non ne ho idea.» mormorò il ragazzo.
«Resterei in silenzio tutto il tempo, non ha importanza.»«E cos'ha importanza allora?»
«Rimanere così, fermo, con te.» ammise, con fiato corto.
Chloe si irrigidì d'impulso a quelle parole, e forse Draco lo notò subito sotto le sue mani attente.
«Cosa c'è?» chiese subito dopo.Questa cercò di voltarsi verso il ragazzo, lentamente, nella speranza che nonostante i suoi movimenti, questo non togliesse la mani dal suo corpo. Alzò il volto verso il suo con aria colpevole, insicura e carica di incertezze.
Sospirò profondamente portando gli occhi altrove, cercando di non incrociare quegli occhi che, di lì a poco, l'avrebbero fatta annegare.«Vuoi prenderti ancora gioco di me?» domandò con voce quasi spezzata.
Lo sapeva.
L'aveva ferita, di nuovo.
La seconda cosa spezzata, oltre la voce della Serpeverde, fu il cuore di Draco Malfoy.
Spezzato in mille frammenti.
Era riuscito, in meno di tre giorni, a distruggere qualunque cosa si fosse creato tra loro.
E purtroppo per lui, quel qualcosa gli piaceva. Tanto.
Iniziava persino a fantasticarne, a sperare che potesse diventare la sua quotidianità.Deglutì, teso come una corda di violino, stringendo ancora quelle esili mani tra le sue e portandole al petto, con espressione implorante nel tentativo di richiamare le verdi iridi della ragazza contro le sue.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...