Capita a tutti, o almeno a molti, di sognare - almeno una volta nella vita - di ritrovarsi nel bel mezzo di un gruppo di studenti e avere la sensazione di essere totalmente senza indumenti.
Quella sensazione di nudità, di vulnerabilità, che agli occhi maligni della gente può sembrare quasi divertente.
La sensazione di non avere alcunché per discolparsi, o perlomeno di mascherare quelle debolezze che ognuno di noi nasconde nella propria psiche.Ed era proprio così che si sentiva Chloe, debole e vulnerabile.
Debole e vulnerabile mentre, uscendo da quella stanza ove aveva finalmente messo fine a quel teatrino imbarazzante, si ritrovò quasi del tutto circondata dagli immancabili curiosoni di Hogwarts che vivevano pur di aggiudicarsi il gossip del momento.
E non era affatto bello percepire decine di occhi indiscreti che osservavano e rimuginavano su con quanta fatica quella avesse deciso di mollare Theodore Nott.D'altronde fu quasi strano, per lei, non scovare Blaise Zabini tra quei volti.
E non lo pensava solo perché, in effetti, Blaise era un gran curiosone, bensì perché si aspettava che sarebbe stato lì, per lei, pronto a cacciar via tutti coloro che erano pronti a commentare la sua scelta.Sorpassò quell'orda di studenti Serpeverde mantenendo uno sguardo fisso al pavimento, quasi desiderasse che nessuno la riconoscesse.
«Sembra che tu abbia visto un fantasma!» esclamò Pansy, nonappena la corvina osservò la sagoma della sua compagna che accorreva verso la porta d'uscita della Sala Comune.
Chloe sussultò, dissolta da quei pensieri tumultuosi.
Si voltò, scattante, verso la figura di Pansy Parkinson comodamente seduta attorno ad uno dei lunghi tavoli in cedro.
Al suo fianco destro, Daphne Greengrass.Forse la notizia non era ancora giunta in Sala Comune, pensò.
Sicuramente, ma forse no, nonappena Daphne sarebbe venuta a conoscenza dell'accaduto, forse avrebbe ricominciato a rivolgerle persino un misero saluto.«Beh, in realtà..» bofonchiò Chloe, aleggiando il suo sguardo verso la corvina.
«È successo qualcosa.»«Ossia?» domandò Pansy, alzando spallucce.
«I-Io-» mormorò Chloe, volgendo poi lo sguardo sconfitto su Daphne.
«Ho lasciato Theodore.»Pansy saettò in piedi, battendo involontariamente le mani sulla scrivania provocando un lieve sussulto da parte di Daphne che, al contrario, quasi non mostrava segni di sorpresa.
La bionda, invece, si limitò a rivolgere - per la prima volta, dopo mesi - un misero sguardo curioso.«Mi dispiace, so di aver atteso troppo.» ammise la bruna.
«Non potevo più sopportare questa situazione.»«Finalmente lo hai capito.» fulminò Daphne.
Pansy le osservò, entrambe, confusamente.
Forse non era il caso di riaprire discussioni accese in piena Sala Comune; soprattutto considerando che Chloe non aveva ancora terminato di parlare con chi di dovere.«Non ora, Daphne.» la zittì Pansy, con un secco cenno della mano.
Poi, il suo sguardo autoritario si posò nuovamente su Chloe.
«Tu, invece, va' da Malfoy! Dovrebbe essere con Zabini; ha detto che aveva urgentemente bisogno di parlare con lui.» suggellò la Parkinson.***
«Non lo farò.» rispose, sicuro di sé, Zabini.
«Sei mio amico, devi farlo.» lo incitò ancora Malfoy, scrollandosi dal cornicione di quella finestra che affacciava al cortile.
«Sono anche amico di Chloe e, francamente, non vorrei rischiare di finire in infermeria per un tuo capriccio!» si giustificò Blaise.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...