No, non si aspettava di trovarlo a pochi metri da sé; non si aspettava nemmeno che questo osasse rivolgerle la parola dopo tutto il dolore che lei stessa gli aveva arrecato.
Non avrebbe voluto mostrarsi debole dinanzi alla sua imponente figura; piangere davanti a lui avrebbe vanificato ogni tentativo di cammuffarsi forte ed indistruttibile dal primo giorno di quel medesimo anno scolastico.
Ma quella corazza non sarebbe valsa a molto, non se Draco Malfoy le si fosse piazzato dinanzi.«Perché lo hai fatto?» domandò con tono calmo - ed occhi vuoti - restando a debita distanza da lei.
Si mordeva violentemente le labbra al sapore di fragola, per frenare quell'irruente tremolio che le attraversava il corpo. Il respiro affannoso ed irregolare, le gote umide di lacrime, le impedivano di placare il suo animo tormentato.
«T-Ti prego, i-io.. -» farfugliò Chloe tra i mille singhiozzi, alzandosi da quel morbido sofà.
«Sì, direi che mi devi delle spiegazioni.» annuì lui, anticipando qualsiasi vabo tentativo di giustificazione della ragazza, con un tono di voce così distaccato da sembrare privo di qualsiasi sentimento.
Privo persino d'un cuore.«Io non volevo ferirti.» mormorò ella.
«Ma lo hai fatto.» la corresse il biondo aggrottando le sopracciglia.
Sembrava come se volesse sottolineare, poco alla volta, ogni singolo errore, ogni singolo passo falso, che quella ragazza avesse compiuto.
Per chi - come Chloe - fosse già a conoscenza dello spirito irrefrenabilmente accusatorio di Draco Malfoy, era ben capace di intendere come questo potesse quasi divertirsi nel provocare così tanta confusione e frustrazione nel proprio nemico.
E per quanto sembrasse assurdo, quella volta, il suo nemico, era proprio lei.«Hai accettato di baciare Theodore Nott durante la festa, e dopo qualche ora vi ritrovo in gradevoli effusioni in torre Est.» elencò Malfoy con un velo di rabbia che, nonostante fosse difficile per lui, cercava di sopprimere.
«Non lo avrei baciato ancora se tu non avessi deciso di appartarti con Astoria Greengrass, di nuovo!» squillò Chloe, con le gote arrossate dal pianto e dalla rabbia.
Sì, rabbia.
Perché nonostante non fosse in condizioni di rimproverare molto a Malfoy - in quanto era lei quella ad esser finita assieme ad un altro -, non era stato certo confortante ricordare come quello avesse esplicitamente proposto l'ennesima notte infuocata alla sorella Greengrass, la sera della festa.«Io non ho sfiorato Astoria nemmeno con un dito!» la rimproverò ancora il biondo che, scattando infastidito, gesticolò nervosamente con le mani.
«Sei così accecata dalla rabbia che non ti sei nemmeno accorta che, tutto quello che faccio, é solo per riuscire a capire se mi ami ancora o no!» tuonò questo, avventandosi minacciosamente verso quella sua piccola, esile sagoma che tremava come una foglia.«Tu! - scattò lei, furiosamente, puntandogli un dito contro - tu mi domandi se ti amo ancora, ma indipendentemente da quale sia la mia risposta, tendi sempre a distruggere qualunque cosa accada tra noi per paura di soffrire!»
Era come aver interrotto, di punto in bianco, quella sensazione di malessere dando spazio alla furia repressa, al rancore che trasportava sulle spalle da mesi addietro.
«Come puoi pensare che, dopo tutto quello che hai fatto, tutto il dolore che mi hai provocato, io possa tenere ancora a te?»«Strano, Chloe - ribatté subito il purosangue, sporgendosi sempre più furioso -, perché tu non ti sei risparmiata nell'infliggermi delle sofferenze atroci; eppure ogni volta che ti vedo, io non smetto di innamorarmi ancora di te.» ringhiò Draco Malfoy, assottigliando quelle sue sottili iridi cristalline.

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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...