17. Scoperte sconcertanti.

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«Blaise.» mormorò Draco Malfoy comodamente seduto sulla poltrona della propria stanza di dormitorio, mentre il suo amico Blaise Zabini era fin troppo concentrato a strofinare ripetutamente la sua elegante giacca nera per pulirla da una macchia di pomodoro risalente alla sera prima.
«Ho un problema.» insistette ancora il biondo nel tentativo di catturare l'attenzione del mulatto.

Blaise sbuffò sonoramente, quasi volesse fargli intendere che lo stava disturbando nel momento meno opportuno.
Tuttavia sapeva che, in quel particolare periodo, non avrebbe dovuto lasciar solo il suo migliore amico, per timore che potesse fare qualcosa di stupido, avventato e imprudente.

Si voltò lentamente verso Draco, che agitava nervosamente la gamba destra e picchiettava le dita sul poggiabraccio della poltrona ornata in verde.

«Sì, lo so che hai un problema.» disse il moro.
«Anzi, avete un problema.» si corresse quest'ultimo con sorriso sghembo.

Draco rimase impietrito.
Davvero era così evidente?
Distolse lo sguardo per non incrociare gli occhi del suo amico, per non esser costretto ad ammettere di esser cascato in una situazione più grande di lui.

«Non ignorarmi, mi stai chiedendo una mano, no?» domandò con scetticismo il Serpeverde.
«Non puoi più nasconderlo, Draco.»

«Blaise, é troppo complicato.» mormorò il biondo scuotendo lievemente il capo.

«Non lo é.» lo interruppe bruscamente.
«Non é difficile capire che tu abbia completamente perso il senno.»

«È una mia amica, dannazione!» ringhiò Draco, stringendo sempre più la morbida imbottitura della poltrona.

«Non puoi mentirmi, so quando lo fai.» rispose ancora Blaise, noncurante della sua reazione.
«E tu, adesso, mi stai mentendo.»

Calò il silenzio.
Un silenzio agghiacciante che durò diversi minuti.
Blaise non avrebbe distolto tanto facilmente i suoi occhi inquisitori dalla figura di Draco che continuava a volgere altrove il suo sguardo.
Il pensiero di essersi davvero innamorato dell'unica persona che avrebbe dovuto stare lontana da lui, in quel periodo, lo tormentava.

«E ti anticipo che, se hai intenzione di dirmi che ieri sera ti ha solo accompagnato fuori dall'ufficio di Lumacorno, sappi che non ti crederò.» preannunciò ancora.

«Te lo ha raccontato..?» sussurrò il biondo.

«No, mi ha detto che era andata ad incipriarsi il naso, ma ho appena avuto la conferma da te che è accaduto qualcos'altro che tu, scioccamente, mi stai nascondendo.» sogghignò Blaise portando le mani conserte contro il petto in attesa di una spiegazione plausibile.

«Mangiati il fegato, Zabini.» borbottò Draco, sconfitto.
Sospirò profondamente chiudendo gli occhi, portando il capo contro lo schienale della sedia, silassando i muscoli delle mani che, fino a quel momento, erano chiuse in pugni serrati.
«Ero sul punto di baciarla.» mormorò.

Blaise spalancò le scure iridi in un'espressione sconvolta. Fece scivolare le sue braccia lungo i fianchi, dischiudendo le labbra.

«C-Cosa?»

«Sì Blaise.» disse, portando finalmente lo sguardo contro il suo amico.
«Ed é stato quando ero sul punto di toccarle le labbra che é intervenuto Piton a dividerci.»

«La prossima volta andrà meglio.» sorrise divertito il mulatto.

«Non ci sarà una prossima volta.» commentò.
«Non posso permettermelo.»

«Ma chi vuoi prendere in giro?» domandò Blaise con ironia, sogghignando.
«Sei innamorato perso.» si rispose.

«Non sono innamorato.» rispose ancora il biondo, distogliendo nuovamente lo sguardo.

Sound Of Silence || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora