«..e allora Pansy ha ipotizzato che Blaise stia nascondendo qualcosa di losco!» terminò Chloe con tono divertito, probabilmente a causa dell'alcool, gesticolando apertamente con l'ennesimo bicchiere di whisky tra le mani.
«Assurdo, non trovi?» domandò sogghignando.Era trascorsa circa un'ora da quando i due studenti dalle verdi divise si erano rintanati nella Stanza delle Necessità.
Entrambi preferirono restare seduti su quel morbido divano, con i loro bicchieri in vetro che Draco provvedeva a riempire ogni quindici minuti circa.
L'atmosfera era serena, tranquilla e soprattutto divertente. La mente annebbiata dal distillato non favoriva un comportamento ligio da parte della bella Serpeverde.
Seppur evidentemente stordita dall'alcol ingerito, Draco si limitava ad osservarla dall'altro capo del divano, con espressione divertita e rassicurata, nel sapere che questa non sarebbe uscita da quella stanza prima di aver smaltito la sbornia.«E tu ci credi?» chiese il biondo, portando ambe le mani attorno al proprio bicchiere, stringendolo tra esse.
«No!» squillò lei.
«Avanti, Tu-Sai-Chi sarà anche tornato ma, che cosa potrebbe mai volere da un ragazzo di diciott'anni?!» domandò ancora lei con scetticismo.«Non puoi entrare nella sua mente, Chloe.» boccheggiò questo.
La sua espressione si trasformò radicalmente; il suo dolce sorriso sfoggiato dinanzi a quella studentessa svanì in meno di un batter d'occhio.
I lineamenti del suo viso si contrassero rapidamente, in uno sguardo rigido e teso.
Il suo respiro divenne affannoso, nonostante non volesse darlo a vedere a quella ragazza.«Io ho paura, tanta paura.» ammise lei, tramutando la sua espressione da ubriaca sognante in un'espressione di sicurezza e conforto.
«Ma stento a credere che Tu-Sai-Chi abbia commissionato un semplice ed innocuo studente di Hogwarts a compiere dei gesti estremi!»«E se invece fosse così?» ostentò lui.
«Beh..» esitò la bruna.
«Non saprei.»Un silenzio assordante pervase la stanza; i due studenti avrebbero potuto benissimo ascoltare il dolce suono dei rispettivi battiti cardiaci.
Le iridi trasparenti di Draco Malfoy non riuscivano a dividersi da quelle color smeraldo della sua amica, come se fossero attratti l'un l'altro come magneti.
E se davvero glielo avesse confessato, lì in quel momento, cosa sarebbe accaduto?
Sarebbe scappata? Lo avrebbe affatturato?
E se invece lo avesse tenuto ancora nascosto? Sarebbe stato capace di proteggerla?
Si mordeva l'interno della guancia con violenza, probabilmente fino a sanguinare, mentre queste domande gli offuscavano la mente.
Sospirò profondamente dopo attimi di silenzio infiniti che avrebbe voluto terminassero subito; distolse per un momento lo sguardo, per concedersi del tempo per scacciare via quelle domande a cui avrebbe voluto non ricevere mai risposta.«Forse é il caso di dormire un po'.» propose lui tornando a puntare il suo sguardo su quella figura così indifesa e dolce.
«Sì.» confermò lei, scattando in piedi dal morbido divano.
Draco la guardò dal basso, restando comodamente seduto, notando come questa volgesse i suoi occhi su ogni angolo della stanza, come se fosse alla ricerca di qualcosa a lui ignota.«Ma cosa stai cercando?» domandò.
«U-Un posto dove posso dormire.» mormorò lei, volgendo uno sguardo imbarazzato al Serpeverde.
Le sue gote si arrossarono fortemente, contrastate dalla sua pelle bianca come la porcellana; non sarebbero passate inosservate a Draco Malfoy che, nonostante la sua altrettanta emozione, si limitò a sorriderle.Questo si fece sfuggire un sorriso, forse misto ad una sottile risata, mentre osservava come la sua compagna fosse arrossita.
Riservò un'occhiata furtiva al divano, per constatarne la grandezza, prima di stenderci su di esso le gambe e lasciare che il suo busto scivolasse su quest'ultimo.
Si stese sul divano, elegantemente, portando il braccio sinistro dietro il capo per sorreggersi, ma lo sguardo ancora fermo su di lei.
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Sound Of Silence || Draco Malfoy
Romance«Quante volte ho odiato, e odio, l'effetto che mi fai.» sussurrò abbassando il volto verso di lei, ormai completamente immersa nel sonno. «È come se avessi una fiamma nel petto che brucia fino a consumarmi dall'interno.» sbuffò lievemente. «E lo o...