26. Lettere dal Paradiso.

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Draco Lucius Malfoy!

Ho tollerato come tu non abbia risposto ai miei auguri di compleanno, ma non posso crederci di come tu sia persino arrivato al punto di non presentarti a scuola!

Theodore mi ha detto che non sei stato bene in questi ultimi giorni e che, forse, tornerai a scuola tra qualche settimana.

Da un certo aspetto lo spero tanto,che tu torna preso, perché per colpa tua sarò costretta a svolgere i compiti assieme a Nott, che non la smette di venirmi a cercare persino dopo cena!

Spero che tu abbia trascorso bene la tua estate; e chissà, magari ti sarai anche guadagnato un abbronzatura.

Ti prego di non lasciarmi ad Hogwarts nelle grinfie di Theodore Nott.

Baci,

Chloe.”


L'ennesima lettera consegnata da Axandra al Malfoy Manor.
L'ennesima lettera alla quale non avrebbe ricevuto risposta.

Hogwarts non era più la stessa dopo la morte di Silente; il nuovo preside era nientemeno che Severus Piton.
Ovviamente gli studenti Serpeverde sarebbero stati, oltre che i favoriti, anche avvantaggiati sotto molti aspetti.
Principalmente sarebbero stati risparmiati dalle violenze di due nuove presenze della scuola: Alecto e Amycus Carrow.
Sorella e fratello, rispettivamente insegnanti di Babbanologia e Arti Oscure. Imposero agli studenti una didattica di insegnamento piuttosto macabra: esercitare incantesimi contro studenti di classi inferiori.
E per inferiori non si intendeva solo studenti di provenienza babbana, o magari dei mezzosangue, bensì anche studenti di età anagraficamente inferiore.

Neville Paciock, ad esempio, si guadagnò diverse volte degli schiantesimi o profonde lacerazioni sul volto da questi ultimi, dopo essersi rifiutato di utilizzare la maledizione Cruciatus su degli studenti del secondo anno.

L'evidenza che Draco Malfoy non avrebbe risposto ad alcuna lettera inviata da Chloe si concretizzava sempre di più, giorno dopo giorno.
Quei tre mesi d'estate erano trascorsi lentamente, affacciata alla finestra in attesa di un gufo che non sarebbe mai arrivato.
Ma, infondo, non era arrabbiata.
Era solo preoccupata.

Sapeva che i genitori di Draco, o perlomeno il padre, non erano mai stati privi di problemi con il Ministero della Magia.
Ma non era a conoscenza delle relative motivazioni.
Pensava solo che, con quella situazione tumultuosa, avesse avuto delle divergenze.

«A cosa stai pensando?» la colse di sorpresa, alle sue spalle, Theodore Nott durante il suo della campanella che segnava la fine delle lezioni.

«Cos'altro vuoi, Theodore?» sospirò questa, voltandosi annoiata.

«È inutile che mi respingi, Black.» sorrise sghembo, questo.
«Malfoy non tornerà ad Hogwarts, quest'anno; non sperare di cambiare partner per i compiti.» la ammonì questo, distruggendo tutte quelle speranze che, nel cuore fragile di quella studentessa, si erano create.

Dischiuse le labbra, pronta a controbattere nuovamente quel saccente ragazzo che, con occhi avidi, non smetteva di osservarla.
Al pensiero che, magari davvero, Draco l'avesse abbandonata lì, le si creò un groppo alla gola che, a stento, riusciva a farla respirare.
Da quelle labbra non ne uscì altro che un debole gorgoglio.

«Sorpresa, pasticcino?» domandò questo con un filo di ironia, chinando lateralmente il capo con sorriso dispettoso.

«Perché non vai a farti un giro con Zabini, o meglio, non vai ad ascoltare le nuove direttive del Quidditch?» si intromise rabbiosa Pansy Parkinson, portando una mano sulla spalla della sua compagna per farla da parte.
La corvina si portò dinanzi a Nott con espressione fastidiosamente minatoria.
Probabilmente attendeva, impaziente, che questo potesse proferire altra parola per regalargli un sonoro schiaffo in volto.

Sound Of Silence || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora