13. Un sofferto distacco.

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Notturn Alley, la strada laterale dedicata alle Arti Oscure, era completamente deserta.
Anche Diagon Alley non era in condizioni migliori.
Da quando la notizia del ritorno di Voldemort si era liberata tra il vociferare della gente, l'infinita vivacità di Diagon Alley si era spenta.

Scrutarono nei negozi, ma nessuno sembrava avere dei clienti. Probabilmente, pensò Harry, comprare manufatti Oscuri in quei tempi di pericolo e sospetto, o almeno farsi vedere nell'atto di comprarli, era troppo compromettente.
Hermione gli diede un pizzicotto sul braccio per distoglierlo dai suoi pensieri.

«Ahia!» trasalì Harry.

«Sssh, guarda! È là dentro!» gli sussurrò all'orecchio la riccia, indicando con un dito, una sagoma a loro familiare.

Erano all'altezza dell'unico negozio di Notturn Alley che Harry avesse mai visitato: Magie Sinister, che vendeva un'ampia gamma di oggetti inquietanti.
Lì, tra le casse piene di teschi e vecchie bottiglie, c'era Draco Malfoy.
Dava loro le spalle ed era appena visibile dietro lo stesso armadio nero nel quale una volta Harry si era nascosto per evitare i Malfoy.
A giudicare dai gesti, stava parlando animatamente.
Il proprietario del negozio, il signor Sinister, un uomo curvo dai capelli unti, era fermo dinanzi a lui con una curiosa espressione, un misto di rancore e paura.

«Se solo potessimo sentire quello che dicono!» sospirò Hermione.

***

«Pensi che dovremmo dirglielo?» sussurrò Hermione verso Harry Potter, seduta dinanzi a lui nello scompartimento dell'Hogwarts Express.

«Dirlo a chi?» chiese Harry evidentemente confuso.

«A Chloe, maledizione!» ribatté Hermione con tono di resa.

«Non siamo sicuri di quello che abbiamo visto, non possiamo allarmare una innoqua ragazza già terrorizzata e afflitta per la morte di un suo parente!» la rimproverò Ron Weasley, con espressione amareggiata.

«Non starete ancora pensando che pianga giorno e notte per la morte di Sirius?» si intromise Chloe Black, affacciandosi allo scompartimento dei tre Grifondoro, con un sorriso spiccato in volto ed espressione rilassata.

«Chloe! Emh, no..noi..beh, siamo felici di sapere che tu stia bene!» improvvisò Harry con indecisione.

«Sto bene, sono solo spaventata per..beh, Voi-Sapete-Chi.» sussurrò lei.

«A proposito di..lui..» iniziò Hermione dopo qualche attimo di esitazione.
«C'è una cosa che dovresti sapere..»

«Hermione, perdonami, ma non voglio iniziare l'anno scolastico accollandomi delle preoccupazioni.» mormorò la bruna.
«Sarà meglio che torni nel mio scompartimento.» terminò questa sorridendo, poco prima di dileguarsi dai suoi compagni Serpeverde.

La bruna oltrepassò diversi scompartimenti dell'Espresso, in cerca di quello dedicato alla sua casata.
Nonappena ci ebbe accesso, lo vide assieme ai suoi immancabili amici, Blaise Zabini e Theodore Nott.

Il suo candido viso a punta, contrastato dal suo elegante completo nero, mostrava una smorfia infastidita nel mentre discuteva con Blaise. I suoi capelli biondi parevano quasi bianchi, se illuminati dal sole che trapelava dalle piccole finestre del treno. I suoi occhi di ghiaccio, invece, brillavano come gemme.

Si morse il labbro inferiore, nel tentativo di contenersi.
Si avvicinò al posto occupato dai tre che, nonappena la videro, tacquero all'unisono.

Sound Of Silence || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora