Harry mi passò il casco, lo misi e salii dietro di lui sulla moto portando le braccia intorno al suo corpo per tenermi. Strinsi il petto alla sua schiena e poggiai la testa tra le sue spalle rimanendo in silenzio, nel mentre lui usciva dal vialetto del cancello per imboccare la strada. Mi accarezzò una mano, stringendola nella sua. portandomi serenità e calore in tutto il corpo. Appena arrivò alla villa, non mi chiese nulla. Scese solo dalla moto e mi abbracciò, mischiando il suo profumo con il mio, rendendomi più tranquilla. Mi lasciò un bacio sulla fronte e salimmo entrambi sulla moto. Lo ringraziai mentalmente, avendo capito che l'argomento mamma non era uno dei miei preferiti.
Chiusi gli occhi, lasciando che il motore della moto rimbombasse nelle orecchie assieme a quello delle macchine che ci sorpassavano o venivano incontro. Strinsi la presa al corpo di Harry, ogni volta che faceva le curve avevo paura che perdesse il controllo del manubrio, dato che una sua mano era occupata a stringere la mia sulla sua pancia. Ma rimasi senza parole, notando la sua bravura nell'avere due situazioni tra le mani. Si fermò, spense il motore, costringendomi ad aprire gli occhi per capire dove fossimo. Sospirai, vedendo il capannone in lontananza e scesi dalla moto in modo che Harry potesse fermarla col cavalletto. Tolsi il casco, e l'aria di campagna mi schiaffeggiò il viso provocandomi dei brividi sulla schiena. Il clima cambiò in poco tempo, giusto i minuti di aspettare Harry alla villa e raggiungere con lui il capanno. Il cielo era nuvoloso e umido, come ogni singolo giorno qui a Londra dopo una mattina o un pomeriggio solare.
<<Andiamo dentro?>> ritornai coi piedi per terra, portando lo sguardo sul ragazzo e sospirai annuendo piano. Sollevai i capelli per bloccarli in una coda, ma venni preceduta dalle mani di Harry che mi presero i polsi per allontanarli dalla testa. Alzai un sopracciglio, non capendo il perché del suo gesto.
<<Non legarli>> disse solo, muovendo i pollici sulla pelle mentre si avvicinava di più a me col corpo. Sorrisi leggermente e annuii, poggiando la fronte sul suo petto, venendo accolta dalle sue braccia in poco tempo.
<<Scusa, ero abituata a farla sempre con Luke>> mormorai, portando le mani sui suoi fianchi per accarezzarli. Il suo profumo mi invase le narici, e lo sentii stringermi di più a lui facendomi scordare tutto in pochi secondi.
<<Ora sei con me, non con lui>> sussurrò, sollevandomi il mento con l'indice lasciando che i nostri occhi si incontrassero. Lui non era Luke, e di questo ne fui sollevata. Mi alzai sulle punte e gli diedi un bacio a stampo, allungandolo subito dopo. Era come se le sue labbra mi fossero mancate da una vita, nonostante ci fossimo baciati poche ore prime.
Allacciai le braccia intorno al suo collo, sollevandomi di più con i piedi in modo da baciarlo più comodamente. Sorrisi, sentendo le sue mani sui miei fianchi i quali strinse sempre di più mentre il bacio diventava intenso. Troppo intenso. Osai ad accarezzargli le labbra con la lingua, chiedendo il permesso il quale venne concesso. Portai le mani tra i suoi capelli, sentendomi sollevare da terra per poi essere messa di nuovo sulla moto così che Harry potesse baciarmi meglio. Era troppo alto.
Portai le gambe attorno a lui per poi tirarlo verso di me riprendendo a baciarlo. Mi prese la lingua tra le labbra, succhiandola piano mentre le sue mani si infilavano nella giacca per stringermi i fianchi scoperti. Mugolai sentendo la sua pelle fredda sulla mia, inarcando leggermente la schiena, seguendo i movimenti delle sue dita le quali scivolavano lente su di essa. Schiusi le labbra, staccandomi un po' da lui per poterlo guardare dal basso. Occhi verdi, come la selva, mi fissavano con un certo scintillio nei contorni. Portai una mano tra i suoi capelli, trattenendo gli ansimi tra le labbra per via dei suoi polpastrelli che navigano con fervore sulla pelle scoperta del mio collo. Lo feci abbassare di poco premendo la mano dietro la sua testa, in modo che potessi baciargli la mascella e stringermi di più a lui. Eravamo una continua eccitazione, un costante miscuglio di ormoni.
<<Vedo che stai meglio>> mormorò, respirano lento vicino al mio orecchio mentre leccava con lentezza la pelle dietro esso. Strinsi di poco i ricci nella mano e annuii soltanto, prendendo a succhiare un punto tra il suo collo e la spalla. Mi graffiò la schiena, ansimando sottovoce il mio nome. La sua pelle era davvero delicata, si arrossava con facilità ed era così sensibile che la sentii raggelare sotto la lingua. Morsi il punto violaceo, leccando piano il contorno ormai metallico per via del sangue risalito. Mi staccai col viso, sorridendo ad Harry il quale mi guardò con divertimento ed eccitazione. Credo che si stesse abituando a queste cose, tanto da prenderle a scherzo per come succedevano. O magari lo faceva solo per mantenere la calma, e l'istinto di prendermi e farmi sua.

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Dangerous Woman
Fanfiction[COMPLETA] Dopo quattro anni a guardarla tra i corridoi della scuola, ad osservare i suoi movimenti durante le corse, a sentire la sua risata e la sua voce confondersi con quelle dei suoi amici, Harry ebbe la possibilità di conoscere Kendall solo l...