La cerimonia del diploma arrivò senza indugi. L'ansia mi stava divorando le cellule giorno dopo giorno, non mi faceva respirare e più guardavo la toga azzurra appena alla mensola, più il timore di andare nel panico durante discorso del diploma. Avevo provato, nei giorni precedenti, a metter giù qualcosa su un foglietto, ma Harry aveva ragione: potevo essere ossessiva e compulsiva quanto volevo, ma i discorsi programmati non facevano per me. Perciò lasciai perdere la scrittura e mi arresi, pronta a fare brutta figura di fronte al preside, ai miei amici, ai miei famigliari, al mio ragazzo, e al resto della scuola.
Quella mattina fu un trauma. Avevo dormito poco, per colpa di Harry che mi tenne sveglia con le sue prestazioni tra le lenzuola, il quale sgattaiolò dalla finestra prima che la mia sveglia suonasse. Quando questa cominciò a trillare, la presi e la scaraventai contro il muro così che si rompesse, ma non accadde e continuò a rompere le palle. Sbuffai, buttando le lenzuola per terra per stiracchiarmi. Cinque minuti dopo ero in bagno a lavarmi il viso e i denti. Non avrei fatto colazione, l'ansia mi aveva chiuso lo stomaco e sembrò di tornare alle tre settimane infernali degli esami.
Tornai in camera, il mio sguardo si perse sulla toga azzurra. Ce la puoi fare Payne, ce la puoi fare. È solo un discorso, non può andare male. Diventò il mio mantra per tutto il tempo che mi preparai.
Infilai le gambe in un paio di pantaloni a sigaretta bianchi, a vita alta, i quali fasciavano perfettamente le curve del sedere. Indossai un bustier bianco, che lasciava scoperte le spalle e le clavicole. Legai i ciuffi dei capelli davanti in un piccolo chignon, sistemando il resto della chioma dietro la schiena. Guardai con riluttanza le décolleté, le quali mia madre voleva che mettessi a tutti i costi per quell'occasione. Presi un grosso respiro e infilai i piedi in quei sedici centimetri di tacchi bianchi, per poi passare al trucco. Non avrei osato come al matrimonio di Liam, a parte per il caldo, e poi perché io e i ragazzi saremo corsi in spiaggia a Brighton.
Il ricordo della serata sotto le stelle con Harry mi fece sorridere, mentre il trucco prendeva forma e la sensazione delle nostre mani che cercavano i nostri corpi mi accaldò la pelle, costringendomi a stringere le cosce. Come al matrimonio di Liam, preparai il borsone con tutto l'occorrente per la spiaggia e per la sera, dato che saremo andati al Davidson per festeggiare il diploma con il resto del clan.
Quando indossai la toga, guardai allo specchio una ragazza che ne aveva passate tante e sarebbe pronta a rivivere una certa emozione. Lo avrei fatto, solo con la certezza di avere Harry al mio fianco, assieme al resto gruppo. Ancora non mi sembrava vero che io e lui fossimo fidanzati, che io e lui stessimo assieme. Non mi capacitavo del fatto che, nonostante i litigi e i problemi, noi due fossimo arrivati a giugno come una coppia a tutti gli effetti. E, forse, era proprio quello che mi piaceva di noi due, della nostra storia: tornavamo sempre nel nostro posto preferito.
<<Kendall, sei pro- la mia bambina...>> mi voltai verso mia madre, sempre splendida e in tiro in un tailleur lilla e i tacchi vertiginosi. Sorrisi leggermente, guardando la mia toga e poi Hannah Gray che cercava di non prima della cerimonia.
<<Mamma, non mi sto sposando>> la presi in giro, andando da lei e ridacchiando. Delle volte le cose più semplici le rendeva...drammatiche.
<<Lo so, però...stai diventando grande e l'anno prossimo sarai in accademia>> mormorò, rendendosi conto che stavo crescendo e stavo per lasciare il nido. L'accademia di polizia sarebbe stata la seconda svolta della mia vita. La prima fu quella di incontrare un riccio dagli occhi verdi con un pessimo senso dell'umorismo.
<<Verrò quando mi sarà possibile, poi hai Joe, Leila, Christian>>> la consolai, sorridendole leggermente e vedendo, per la prima volta, Hannah Gray nei panni della madre addolorata perché la sua seconda genita sarebbe partita per il college.
<<Lo so, però sai com'è. Joe e Leila non hanno un gruppo di amici motociclisti tatuati>> mi prese in giro, mentre uscivamo dalla mia camera dopo che aver preso il borsone e il tocco dalla scrivania. Portai gli occhiali sul naso e ridacchia per la battuta di mia madre.
<<A Leila piace il fratellino di Harry, Joe si frequenta con quello di Zayn, perciò non sperare in tanta tranquillità dopo la mia partenza>> la avvisai, ricordando della notte in bianco con le mie sorelle che mi riempivano la testa di quanto belle fossero le loro crush. Mia madre si fermò di colpo, guardandomi con due fessure negli occhi e un volto accigliato.
<<Perché tu sai queste cose, e io no?>> mi domandò, non capendo il perché di tanta segretezza. Sollevai le spalle e ridacchiai, rimanendo in silenzio e tenendo per me la risposta che già sapevo.

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Dangerous Woman
Fanfiction[COMPLETA] Dopo quattro anni a guardarla tra i corridoi della scuola, ad osservare i suoi movimenti durante le corse, a sentire la sua risata e la sua voce confondersi con quelle dei suoi amici, Harry ebbe la possibilità di conoscere Kendall solo l...