Quando mi svegliai a pomeriggio inoltrato, la mia schiena sembrò chiedere pietà, mi alzai confusa constatando che fossero le sei del pomeriggio, strabuzzando gli occhi.
Portai il mio cellulare in cucina mentre rispondevo ai vari messaggi e richiamavo mia madre, che pensava fossi morta a giudicare dai pensieri preoccupati che mi aveva mandato.
La madre di Luca invece mi aveva mandato l'ennesimo messaggio per sapere come stessimo e come se la passasse suo figlio, ormai sparito nel nulla con i suoi amici a giudicare dal silenzio in casa.
Mi innamorai della gattina trovata da Francesco quando mi decisi ad aprire anche i suoi mille mila messaggi.
E infine aprii l'ultimo messaggio di Giulia, una mia collega di lavoro che si occupava del ritocco digitale.
Era stata davvero carina con me fin dall'inizio e avevamo stretto un buon rapporto, ogni tanto ci vedevamo per un caffè dopo il lavoro e scambiavamo qualche chiacchiera personale.
Era davvero una ragazza dolce e premurosa, aveva la mia stessa età e da avevo constatato fosse davvero molto simile a me, era stata lei ad accorgersi di quanto fossi sconfortata ultimamente dall'atteggiamento del moro.Da Giuli:
Ti andrebbe una cena già prenotata da me a cui non puoi assolutamente rifiutare?!
Ps. scusami per il poco preavviso!😇Ridacchiai, felice di aver scoperto una corse possibile amica in tutto questo casino.
A Giuli:
Ho altra scelta?!😂Da Giuli:
No! Perciò passo a prenderti alle 7, corri perché sono già le sei e mezza!😂Sobbalzai rendendomi conto che aveva ragione mentre correvo a infilarmi nella doccia.
Con le mani ancora bagnate, arrotolata nel mio asciugamano, avviai la musica sull'iPad che Luca aveva lasciato in bagno proprio per questo motivo, immaginai.
Quando finii di asciugare anche i capelli mi truccai velocemente, infilai il primo vestitino sotto tiro e corsi cercando di infilarmi l'altra scarpa verso il mio cappotto appeso all'entrata, infilando la prima manica.
Risi divertita delle mie stesse azioni, constatando che probabilmente sembravo una fuori di testa.
Afferrai le chiavi di casa e la mia borsa, poi tirai la porta dietro di me facendo due giri alla serratura.
Il mio cellulare squillò, Giulia mi avvisava di essere appena arrivata sotto il mio portone.
"Scusa se sono stata un po' irruente, ma avevo davvero bisogno di compagnia... io e Filippo abbiamo chiuso" borbottò sorridendo forzatamente.
"Scherzi?! Non hai idea di quanto avessi bisogno anche io di un'uscita, mi hai salvata... o probabilmente hai salvato Luca al suo ritorno" cercai di sdrammatizzare.
"Quindi siamo incazzate con gli uomini stasera?" rise mentre si immetteva in strada.
"Esatto" scoppiai a ridere.Mi toccai la pancia dolorante dopo il tragitto in auto, Giulia mi aveva raccontato brevemente della sua rottura e poi avevamo cominciato a ridere e scherzare come due rimbecillite.
"Non credevo fossi alcolizzata come me" rise chiudendo l'auto con il telecomando.
"Stupida" mi asciugai le lacrime a gli occhi.
"Lo sai? Se ti piace la Pina Colada dovresti davvero scendere a casa a Roma con me qualche volta, mio cugino ha un locale difronte al Colosseo meraviglioso e fa la migliore che io abbia mai assaggiato" mi sorrise.
Ricambiai l'espressione, davvero stupita dalla sua bontà.
"Mi farebbe davvero piacere" proferii prima di prenderla sotto braccio gentilmente ed entrare nel locale che aveva scelto per quella sera.
Giulia era davvero una ventata d'aria fresca.
Ci accomodammo tranquillamente, ordinando uno spritz per iniziare, proprio come due Milanesi DOC.
Il mio cellulare suonò nella borsa, interrompendo la nostra conversazione.Da Ava:
Ti va bene la pizza vomitevole di Paco stasera?Lessi sullo schermo prima di digitare frettolosamente una risposta.
A Ava:
Ceno fuori, lascerò a coi questa gioia😂Da Ava:
Tutto ok?A Ava:
Si, sono con un'amica.
Ci vediamo a casa😘Bloccai il telefono rimettendolo al suo posto.
"Scusami" sorrisi.
"Tranquilla, era Luca?" domandò preoccupata.
"No, probabilmente comincerà a chiamarmi a raffica appena scoprirà che non sono a casa" ridacchiai, facendola tornare serena.Quando varcai la soglia di casa, leggermente brilla e su di giri, Ava sobbalzò dal divano rivolgendomi uno sguardo stranito.
"Stai bene?" chiese, dando un'occhiata al suo cellulare che segnava le due di notte.
"Si" ridacchiai chiudendo la porta.
Avevo passato una bellissima serata, spensierata e divertente.
"Luca non c'è" mormorò "è uscito direttamente con Sfera senza tornare a casa, non gli ho nemmeno detto che sei uscita visto come era deiciso" concluse.
Tornai seria, sentendomi la verità colpirmi in viso.
Ecco perché non mi aveva fatto nemmeno una telefonata.
"Non importa" sorrisi forzatamente, sentendo la delusione attanagliarmi.
Nella sua convinzione io ero a casa e lui non si era minimamente preoccupato di chiamarmi o parlare con me.
Perciò pensava fossi una cretina da tenere a casa e scomodare per feste a suo piacimento?!
"Mi dispiace" sospirò Ava.
"Non importa" ripetei con fare duro "vado a dormire" mi sfilai il cappotto.
"Vuoi vedere un film in camera di Lollo? Dormo lì con lui, ho pensato che il divano sia stato straziante stanotte... ti ho cambiato le lenzuola del mio letto" si dondolò sui piedi.
"Grazie Ava, sei fantastico" lo abbracciai, poi mi diressi in camera mia per cambiarmi.
Infilai il mio pigiama sconsolata, sentendo il groppo in gola crescere sempre di più.
Preparai già i miei vestiti per l'indomani a lavoro e li portai con me mentre salutavo con un bacio della buonanotte i due ragazzi nell'altra camera.
Quando finalmente mi infilai nel letto del riccio, mi rigirai qualche volta prima di prendere sonno, arrabbiata.Mi risvegliai nel cuore della notte sentendo Ava e Luca discutere, intuii subito che quest'ultimo fosse ubriaco.
Il moro stava chiedendo spiegazioni su dove fossi e successivamente sul perché non dormissi nel mio letto ma in quello del suo interlocutore, che cercava di calmarlo e fargli abbassare la voce.
"Dove cazzo sei stato idiota?! L'hai lasciata da sola senza preoccuparti di parlarci per uscire con Gionata?!" il riccio alzò di qualche tono la voce.
"Non ti ci mettere anche tu" sentii Luca trascinare le parole.
Lo immaginai mentre barcollava dirigendosi verso la sua stanza, probabilmente infastidito dalle parole del suo amico.
"Sei un coglione" urlò prima di sentirsi sbattere la porta di quella che era anche la mia stanza in faccia.
Sospirai, dispiaciuta del fatto due loro due litigassero per una cosa che in realtà riguardava solo me e Luca, ma fui grata per quel gesto.~~~~
HOLA BABIESSS!!
Fatemi sapere che ne pensate!
Lasciatemi un messaggio privato o un commento e tante tante stellineee⭐️
Love u❤️
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RATATA!
Hayran KurguNon riuscivo a crederci! Pensava davvero che con due mosse da bulletto figo sarei caduta così facilmente ai suoi piedi? Beh si sbagliava di grosso, non mi intimoriva per niente. " Guardami negli occhi... la mia vita è un rally, sto tra curve e fossi...