"Chi ti ha detto di smettere?" borbottò sbadigliando Luca affianco a me.
"Credevo stessi dormendo" ridacchiai tornando ad accarezzargli il petto nudo, sul quale ero appoggiata.
"Io credevo di star sognando" mi sorrise prima di baciarmi la testa.
La sera prima avevamo fatto l'amore, ero estasiata.
Erano mesi che non sentivo il suo tocco ormai, riaverlo su di me era stato paradisiaco.
Mi alzai riluttante dal suo corpo quando sentii Ava sbattere la porta di casa, segno che era appena rientrato.
Cercai i miei vestiti intorno al letto ma Luca mi riportò a se e tirandomi per un braccio.
"Dio, Ava e qui" ridacchiai sotto i suoi baci.
"Tranquilla, ho..."
"SPORCACCIONIII AVETE ADDIRITTURA CHIUSO A CHIAVE?!" urlò ridendo Ava mentre abbassava la maniglia.
"Chiuso a chiave" sospirò il moro concludendo la frase.
Sghignazzai vedendolo irritato.
"Fatti i cazzi tuoi" urlò Luca, infilandosi un pantaloncino.
Stesa dietro di lui, gli accarezzai la schiena con un tocco leggero e conquistai un altro bacio dal mio ragazzo.
"Ho portato la colazione" blaterò dall'altro lato della porta la testa rasata, poi sentimmo i suoi passi allontanarsi.
"Andiamo?" mi domandò il moro, passandomi la sua maglietta.
"Si" accennai un sorriso infilandomela, poi mi alzai per recuperare il mio pantaloncino del pigiama.
Trascinai i miei piedi fino alla cucina, sbadigliando pigramente.
Luca si grattò una chiappa mentre apriva il frigo e Lollo litigava con una confezione di cereali.
Ava mi porse un cornetto mentre preparava del caffè.
"Ti va un cappuccino principessa?" mi sorrise.
Annuii beandomi del primo morso... marmellata.
Amavo i cornetti a marmellata.
Quando il mio cappuccino, se così poteva chiamarsi, fu pronto, ci inzuppai dentro la mia colazione.
"Che facciamo oggi?" domandò il papà del gruppo mentre girava il suo caffè.
"Non andate in studio?" lo fissai.
Lui negò scuotendo il capo e ridacchiando per l'espressione di Luca intento a non rovesciarsi tutto il latte addosso.
Risi anche io, vedendolo in chiara difficoltà.
"Possiamo fare un giro in centro" proferì finalmente parola Lollo.
Annuii sorridendogli.
"Dovreste trovarvi una ragazza e lasciarmi in pace con la mia" sbuffò il moro dopo aver comunque combinato un macello.
Scoppiai a ridere quando lo trovai completamente zuppo di latte.
"Queste confezioni di merda" imprecò.
"Incapace" mormorarono in coro i suoi amici.
Luca li fulminò con lo sguardo, poi versò finalmente il latte nella sua tazza."Dio quanti bei negozi" imprecai mentre guardavo le vetrine.
Stavamo passeggiando tranquillamente, Luca mi teneva la mano dondolandola avanti e indietro.
"C'è anche quel sefocazz che piace a te più avanti" rise "a due piani" mi scrutò.
"Sephora magari" sghignazzai.
"Quello" alzò gli occhi al cielo, facendomi ridere.
Quando finalmente ci arrivammo, i ragazzi mi guardarono contrariati.
"Solo cinque minuti avanti!" sbuffai mentre Ava cercava di tirarmi via.
"Ti porto al Mc solo se ci andiamo immediatamente" mi ricattò.
Guardai Luca contrariata, lui alzò le mani in segno di resa.
"COSÌ NON VALE!" incrociai le braccia cominciando a camminare."Hai intenzione di rivolgerci la parola entro stasera?" risero di me.
"No" addentai una patatina.
"Mi dispiace dirti che lo hai appena fatto" rise Lollo.
"Non vi sopporto" alzai gli occhi al cielo.
"Bugia!" urlò Ava, rubandomi della maionese.
"Tanto avrai tempo per svaligiarlo" disse divertito Luca, poi mi lasciò un bacio sulla testa.
"Che mangiamo stasera chef?" domandò Lollo.
"Pensi sempre e solo a mangiare?" ridacchiai.
"Possiamo ordinare del sushi" ci pensò su Ava.
"Vuoi farmi rimanere a digiuno per caso?" sbottai contrariata.
"Non ti piace? Noi lo amiamo!" spiegò oltraggiato.
"Tu lo ami" risposero in coro i suoi amici, provandogli un grugnito di disapprovazione.
"Cena a base di pesce" esordì Luca.
"E chi lo pulisce?" chiesi già pronta a sbraitare, non avevo intenzione di toccare viscere e squame che mi sarebbero rimaste attaccate per tutta la sera.
"Possiamo farlo e io e Lollo, tu e Ava cucinate" disse fiero.
Lollo lo guardò timoroso prima di annuire leggermente confuso.
"Affare fatto" concluse la testa rasata.
"Ok" mormorai poco sicura."QUESTA È MERDA PER CASO?!" urlò Lollo schifato.
"Si" ridacchiai mentre impanavo delle alici.
"Sto per vomitare" disse disgustato Luca.
Ava ed io non facevamo che ridere per le loro facce da mezz'ora.
"Mi stai fissando amico?" sbottò il mio ragazzo fingendo di litigare con l'ennesimo gamberetto fra le mani dell'amico.
"AMMA FA E TARANTEEEELL?!" urlò Lollo, poi lanciò il gamberetto di nuovo nella busta, prendendone un altro.
"Non respiro" dissi senza fiato tenendomi la pancia.
"Cazzo!" Ava saltò sul posto dopo essersi bruciato un dito ai fornelli.
"Nun c'a facc wagliù" rise Luca.
"Sembra un manicomio" dissi a corto di fiato, accasciandomi contro il bancone della cucina.
"Lo è" urlò ancora il mio ragazzo.La cena che ne uscì era squisita, ma eravamo ormai stremati per la preparazione.
Mi faceva male lo stomaco per le risate e Lollo continuava a fare il cretino con un gamberetto.
"Fratè è quello che ti ha guardato male" lo indicò a Luca.
Ava rischiò di strozzarsi quando vide Luca avvicinare la faccia all'animaletto.
"Sei fritto amico" mormorò il moro faccia a faccia con il gamberetto.
Il vino bianco che avevamo scelto per quella sera mi andò di traverso, facendo voltare tutti verso di me.
Lollo fece finta di essere un medico cercando di rianimarmi e io non riuscii a smettere di ridere.
Quando avevo pensato che questa casa sarebbe diventata un manicomio, non pensavo letteralmente.
A quanto pare la situazione era peggio di quanto mi aspettassi.A peggiorare la situazione fu la scelta da parte di Ava di un film demenziale.
I ragazzi non facevano che urlare e delirare e Lollo mi prendeva a schiaffi ogni volta che cominciava a ridere.
Luca bestemmiò quando una ciotola di pop corn venne rovesciata a terra e si alzò scazzato per passare l'aspirapolvere.
Ogni volta che stava per finire Ava ne gettava a terra qualcun altro senza farsi vedere.
Così la pulizia del pavimento andò avanti per una buona mezz'ora, prima che il mio ragazzo se ne accorgesse e rovesciasse i pop corn restanti in testa al suo amico.
"E ora pulisci anche il divano" lo beffeggiò.
Scoppiai a ridere per l'espressione di Ava e stavolta fui io a schiaffeggiare la spalla di Lollo.
Probabilmente entro un mese ci saremmo guadagnati un TSO tutti quanti, io per prima.~~~~
HI BABIEEESSS!
Capitolo super di passaggio, ma mi andava di farci qualche risata insieme.
Tranquille, a poco a poco arriveranno delle belle sorprese.
Album nuovo per Luca, finalmente.
Non vedo l'ora.
FATEMI SAPERE CHE PENSATE DEL CAPITOLO E LASCIATEMI UNA STELLINA CON TANTI COMMENTI!⭐️
Bacio a voi😘
Love u❤️
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RATATA!
FanfictionNon riuscivo a crederci! Pensava davvero che con due mosse da bulletto figo sarei caduta così facilmente ai suoi piedi? Beh si sbagliava di grosso, non mi intimoriva per niente. " Guardami negli occhi... la mia vita è un rally, sto tra curve e fossi...