-La befana

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Stamattina mi ero svegliata pimpante e agitata.
L'effetto che aveva Luca sulla mia vita.
Sapere che fra un paio di ore avrei conosciuto la famiglia intera di Luca mi metteva in ansia, se non gli fossi piaciuta?
Certo avevo appurato di piacere ai suoi genitori e a sua sorella, ma pensare a tutta la famiglia mi metteva ansia.
Comunque sia avevo preparato il mio borsone, avvisando già mia madre che avrei dormito da Luca.
Era molto flessibile con me e si fidava ciecamente, da quando poi avevo passato i diciotto anni mi trattava davvero come un'adulta.
Non avevo bisogno di consensi, solo pareri.
Ma d'altronde il fatto che io fossi cresciuta prima del tempo era chiaro da anni ormai.
L'unica cosa che mi urlò prima di uscire di casa fu "usate le precauzioni" prendendomi in giro.
Io avevo urlato un "MAMMA!" disperato, correndo via.
La lezione a scuola fu tranquilla, mi ero rilassata con un semplice trucco beauty.
Il tempo trascorse velocemente, quel giorno uscivo all'una.
Mi fermai comunque a pranzo con Mirko per evitare di girare per i negozi a stomaco vuoto.
Verso le tre scesi finalmente da scuola.

Da: Luca🐻
Papà è andato a comprare altre due bottiglie del vino che ti piace dopo che gliel'ho detto! Sto murenn😂

"Ommioddio" scoppiai a ridere da sola.
Dopo aver risposto a Luca con una lunga risata a caratteri cubitali, posai il cellulare in borsa e partii con la caccia al regalo perfetto.
Per fortuna avevo lasciato il borsone con i trucchi e i vestiti di cambio in segreteria da Mirko, sarei tornata più tardi a recuperarli.
Dopo mezz'ora mi sentivo più disperata che mai, non riuscivo a trovare nulla di carino.
Così mi fermai sul muretto di una fontana, quest'anno l'avevano addobbata con riferimenti al mare e Nettuno, per pensare.
Accesi una sigaretta mentre spremevo più che mai le meningi.
Eri mi sembrava una ragazza semplice, tutti gli accessori come orecchini e collane mi sembravano inutili per lei.
Poi il mio cervello si accese in un attimo.
Quando avevo dormito a casa sua, il bagno era pieno di prodotti per la skincare e il corpo.
Così dedussi che magari poteva essere fissata con cose del genere.
Frettolosamente chiamai Carlo, il fidanzato di Federica.
- Diablita! Che succede?- rispose pimpante a telefono.
"Carletto! Hai ancora il numero di quella meravigliosa SPA a Contursi?" parlai velocemente.
-Quella dove ho portato Fede a San Valentino?- chiese pensandoci su.
"Proprio quella" sorrisi.
Dopo una paio di scherzi con lui e Federica, che a quanto pare era con lui, riattaccai inviando un messaggio al contatto che mi aveva dato.
Trovato un pacchetto conveniente per due persone, lo acquistai senza pensarci due volte e dopo aver ricevuto il PDF della prenotazione, ovviamente in modalità regalo, corsi nella prima cartolibreria per farlo stampare.
BINGO!
Quando finalmente ebbi finito controllai i pullman per Pastena, volendo evitare di chiamare Luca inutilmente.
Tornai a scuola a prendere le mie cose e mi fermai qualche secondo da Sephora, che si trovava proprio affianco al portone di ingresso.
Con la mente offuscata dal "benessere" mi fermai dritta al reparto "maschere viso", scegliendone accuratamente una per me e per Erika.
Magari avremmo potuto farla assieme a casa.
'Stai già ragionando come la cognatina perfetta?!' mormorò la mia coscienza prendendomi in giro.
Pagai con l'accortezza di separare la sua maschera, rigorosamente in confezione regalo,  dalla mia e poi mi diressi a passo spedito verso la fermata del pullman alla stazione.
Quando finalmente salii e mi sistemai nell'autobus, infilai delicatamente la busta sigillata con il biglietto per la SPA in quella di Sephora.
Dopo un paio di minuti ero finalmente arrivata nel quartiere di Luca, scesi alla mia fermata che, a quanto pare, era a pochi metri dal palazzo del moro.
Che culo.
Controllai l'orario notando che erano ormai le cinque, sistemai il mio borsone in spalla e mi diressi verso il portone di Luca.
Proprio mentre stavo per citofonare Luca mi chiamò.
-Che fine hai fatto amò?- borbottò al cellulare.
"In realtà sono proprio sotto casa tua, apri" risi.
-Come sotto casa mia?- parlò perplesso.
"Ho preso il pullman" spiegai tranquilla.
In sottofondo sentii la mamma di Luca urlare qualcosa come "Ma perché non la sei andata a prendere Luca? L'hai fatta venire con il pullman?!".
Ridacchiai sentendo il moro sbuffare e rispondere alla madre per spiegare la situazione.
Quando la mamma colse il messaggio sentii il portone scattare, segno che era stato aperto.
"Dai ciao" ridacchiai riattaccando.
Ammetto che salire le scale con quel borsone era abbastanza faticoso, ma a quanto pare l'ascensore era guasto da settimane.
Quando arrivai davanti alla porta dell'appartamento, spompata, suonai stancamente accasciandomi al muro.
"Piccola" mi sorrise Luca aprendo.
"Ciao amore" sospirai con un mezzo sorriso.
"Perché non mi hai chiamato?" domandò prendendo il mio borsone e lasciandomi un bacio casto sulle labbra.
"Non volevo farti scendere inutilmente" lo seguii nel corridoio, chiudendo la porta dietro di me.
Quando arrivai in cucina la mamma di Luca mi abbracciò felice.
"Ciao tesoro" mi lasciò un bacio sulla guancia.
Il moro, sullo stipite della porta, sorrideva guardandoci.
Sabrina era intenta a preparare varie cose per quella sera a quanto pare.
Quando per l'ennesima volta rifiutò il mio aiuto, mi decisi a seguire Luca per la casa.
"Vieni papà è in soggiorno" mi prese per mano.
"Salve" sorrisi.
Lui si alzò prontamente dal divano venendomi in contro e salutandomi con due baci sulla guancia.
"Ciao bellezza!" disse pimpante.
"Pà noi andiamo in camera!" mi trascinò con se il moro.
"Tua sorella?" chiesi sistemando le cose in camera sua.
"Nella sua stanza" rispose tranquillo.
A quel punto afferrai il regalo annunciando l'intenzione di andarla a salutare.
"Ah ah Mami, prima un po' di zucchero!" mi afferrò per un gomito portandomi a se.
Appoggiò le sue mani sulle mie natiche baciandomi dolcemente, poi mi lasciò andare quando fu soddisfatto.

Quando bussai alla porta di Erika, il permesso di entrare mi fu concesso subito.
Timidamente entrai in camera sua sorridendo, appena si accorse di me  si alzò dal letto per abbracciarmi.
"La befana ti ha portato un regalo!" esclamai scherzosa.
"Non dovevi!" si agitò.
Io agitai la mano come per dirle di lasciar perdere e la intimai a scartare il regalo e basta.
"Adoro le maschere" sorrise notando la maschera di Dr. Jart nella busta.
"Fantastico, allora scommetto che quello che vedrai tra poco ti piacerà ancora di più!" dissi euforica.
Quando finalmente svelò il contenuto nella piccola busta bianca, Erika lanciò un urlo disumano.
"OMMIODDIO NON CI CREDO!" saltellò "Non sono mai andata ad una SPA, grazie grazie grazie" mi abbracciò sbaciucchiandomi felice.
RA-TA-TA!
Comunque sia, la sorella di Luca cominciò a salterellare per casa mostrando il suo regalo a tutti.
"E scommetto che ci andrai con il tuo Fabri" la prese in giro Luca.
La sorella in realtà conviveva già con il fidanzato solo che, a causa del lavoro di lui, alle volte dormiva a casa dei genitori per non restare sola. Il moro comunque non perdeva mai l'occasione per prenderla in giro e palesare il suo finto fastidio nell'averla fra i piedi.
Tutti scoppiammo a ridere mentre Erika gli faceva qualche smorfia.
"Sei fantastica" sussurrò Luca al mio orecchio, lasciandomi poi un bacio sulla testa.
"Ehi, ne ho comprato una anche per me!" le annunciai prima di tirarla fuori.
Lei mi guardò complice prima di trascinarmi in camera sua.
Luca sbuffò scocciato per poi dirigersi fuori a fumare.
"Io però non ti rubo il fidanzato!" borbottò, scatenando la risata della madre e del padre.

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BELLEZZEEEEEEEEEEE!!!!
Vi sta piacendo tutto ciò? Spero di sì!
Fatemelo sapere nei commenti, adoro sapere cosa ne pensate.
Grazie a chi vota, a chi commenta e mi segue sempre!
Vi adoro❤️
Torno a scrivere😉
Bacio grande a voi😘

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