L'indomani mi svegliai presto, ci misi qualche secondo a focalizzare la stanza di Ava, la scena della sera prima mi schiaffeggiò in viso prima che potessi rendermene conto, rendendo il mio risveglio traumatizzante.
Scesi dal letto seguendo l'odore di caffè nella cucina.
Ava era intento a prepararmi un cappuccino con un nuovo aggeggio strano, a quanto pare aveva comprato quello che sembrava un frullino elettrico montalatte.
Sorrisi vedendolo concentrato per capire come funzionasse, era così premuroso... le sue coccole mi stavano facendo davvero bene al cuore.
Mi sorrise quando mi vide entrare nella stanza.
Quando buttai lo sguardo intorno a me, notai Luca accasciato sul tavolo.
La sua faccia parlava più di quanto lui volesse, aveva due solchi profondi e scuri sotto gli occhi arrossati e sembrava che qualsiasi rumore lo infastidisse, specie quello di Ava e il suo nuovo frullino.
Probabilmente era nel suo post sbronza.
Mi guardò serio quando arrivai dinanzi al suo sguardo, scossi il capo a mo di saluto e poi tornai ad ignorarlo.
Il sangue mi ribollì nelle vene a solo pensiero di come la sera prima mi aveva "dimenticata" per uscire con Sfera.
Lollo trascinò i piedi fino al bancone della cucina, dove mi ero stancamente appoggiata, mi lasciò un bacio sulla guancia mentre cercava di capire cosa stesse facendo il suo amico affianco a me.
Intuendo che il riccio ci avrebbe messo qualche minuto in più mi rassegnai, decidendo di vestirmi prima.
Così mi lavai velocemente e infilai il mio completino chic di quella mattina, prelevai il mio spazzolino dal bagno di Luca e lo appoggiai nella stanza in cui avevo dormito.
Quando feci ritorno in cucina, Luca mi guardò perplesso per il mio outfit ricercato di quella mattina.
Riuscivo a vedere come la mia gonna di tweed rosa cipria lo infastidisse altamente, sembrava volesse incenerirmi con lo sguardo.
Raggiunse l'apice dell'isteria quando vidi i suoi occhi muoversi freneticamente mentre infilavo un paio di tacchi alti, lo slancio della mia gamba lo catturò talmente tanto da scordarsi del caffè che Ava gli teneva davanti al viso da dieci minuti.
La mia me interiore rise a crepapelle quando lo vide sbuffare incazzato mentre afferrava stizzito la sua tazzina.
Lollo rise quando una volta tutti insieme al tavolo, il moro gli fece segno di chiedermi qualcosa.
Sembrava in preda a una crisi epilettica mentre cercava di intimargli a parlarmi con lo sguardo.
Il fatto che lui pensasse di passare inosservato mi fece scappare uno sbuffo divertito, che cercai di camuffare prontamente con una tosse.
"Che fai oggi?" Lollo fatico a restare serio.
"Ho un incontro importante" biascicai distrattamente, gli lasciai un occhiolino mentre Luca era intento a far finta di niente guardando la parete alla sua destra.
Ava sorrise scuotendo il capo, poi sganciò una bomba che nemmeno io mi aspettavo.
"Con lo stilista di ieri sera? Era simpatico, e poi pensavo che gli stilisti fossero tutti gay... invece" disse con non-chalance.
Strabuzzai gli occhi mentre Lollo tossiva per il latte andatogli di traverso.
Come aveva potuto inventarsi una balla simile?!
Luca scattò con la testa verso di me, sembrava uscito dall'esorcista.
Il suo sguardo di fuoco mi colpì in pieno prima di sentirmi trascinare per un braccio verso la nostra camera.
Potrei giurare di aver sentito Ava battere il cinque a Lollo.
Il passo pesante di Luca rimbombò per tutta la casa prima che chiudesse la porta dietro di noi e mi sbattesse contro di essa.
"Che cazzo significa?!" sbottò sul mio viso.
"Cosa?" mi toccai le punte dei capelli, prestando attenzione a loro.
Mi schiaffeggiò con un buffetto la mano, come una mamma che ti toglie le schifezze prima di cena.
"Chi cazzo è questo mo?" si tirò i capelli nervoso.
"Non mi sembrava ti importasse ieri sera" sbottai velenosa.
"Cosa?!" urlò.
"Quello che ho detto" troncai, poi provai a voltarmi poggiando una mano sulla maniglia.
Il mio tentativo fu vano, Luca mi rigirò tempestivamente incastrandomi fra la porta e il suo corpo.
Sospirò stancamente ricercando forse le parole migliori, poi parlò.
"Che sta succedendo?" mi sfiorò la guancia preoccupato.
"Succede che non sono una bambolina da mettere in mostra alle tue feste del cavolo e nemmeno una cretina da lasciare a casa quando devi divertirti per conto tuo" sputai fuori arrabbiata.
Alzò un sopracciglio tentennando col capo sul mio viso.
La sua mascella si muoveva freneticamente, segno che sarebbe sbottato da un momento all'altro.
"Dovresti ringraziare che io ti porti a quelle feste del cazzo, hai idea di quante ci provano con me lì?" mi sfidò.
Boccheggiai senza parole per la sua uscita pietosa.
"Sai una cosa? Ci venivo per te, non me ne sbatte un cazzo di quella merda... guarda come sei diventato. Se questo è quello che vuoi, mi farò da parte, non mi interessa stare lì né tantomeno devi sentirti obbligato a portami a spasso con te" parlai disgustata, puntando i miei occhi nei suoi.
"Non intendevo questo" sbuffò in difficoltà, forse realizzando di aver detto una stronzata di troppo.
"No è ok, probabilmente era proprio quello che volevi dire" sentii il magone, le gote mi bruciavano e sentii gli occhi inondarsi di lacrime.
Ma non avrei pianto, non davanti a lui.
"Ci sei uscita davvero con quello?" chiese ad occhi lucidi, trattenendo il fiato.
"No, era uno scherzo di Ava. Ti importa solo di questo?" mantenni il suo sguardo.
"Cazzo" borbottò "mi dispiace, credevo fosse così per questo ci sono andato giù pesante... io"
"È ok" lo spinsi delicatamente interrompendolo, cercando di uscire per la seconda volta.
"Non fare così, non andare" iniziò trattenendomi per un polso "rimani, ne possiamo parlare?" accasciò la sua testa sulla mia nuca.
"Magari quando tornerai te stesso" biascicai prima di abbassare la maniglia e uscire dalla stanza, lasciandolo inerme.
Il colpo alla porta che sentii poco dopo mi fece trasalire mentre mi asciugavo le lacrime, mi chiusi in bagno uscendone solo dieci minuti dopo.
Salutai frettolosamente Ava e Lollo e uscii di casa a passo spedito, lasciandomi dietro quel litigio deludente.
Probabilmente lui era ancora chiuso in camera ad imprecare, speravo solo che tutto questo servisse a farlo rinsavire.
Lo speravo con tutta me stessa.~~~~
BABIESSS!
Ma avete trovato il riferimento a "Non fare così" nel capitolo?😏
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciatemi tante ⭐️⭐️⭐️
Love u❤️

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RATATA!
FanfictionNon riuscivo a crederci! Pensava davvero che con due mosse da bulletto figo sarei caduta così facilmente ai suoi piedi? Beh si sbagliava di grosso, non mi intimoriva per niente. " Guardami negli occhi... la mia vita è un rally, sto tra curve e fossi...