"Che succede?!" saltò dal letto il moro coprendosi il viso quando provai a svegliarlo scuotendolo.
Ridacchiai vedendo la sua faccia spaventata.
"Mio fratello è appena andato via. Hai venti minuti per svegliarti e portarmi a Salerno con te, ho scuola" parlai mentre infilavo le scarpe.
"Mhm" biascicò stiracchiandosi, mentre sbadigliava.
Svegliarsi con Luca nel proprio letto era stato bello, averlo a casa mia mi rendeva felice.
"Vuoi un caffè?" chiesi mentre Luca mi tirava a se per lasciarmi un bacio sulle labbra.
Annuì leggermente in risposta, poi si alzò lentamente.
Quando il suo caffè fu pronto, il moro arrivò in cucina vacillante con le scarpe e la maglietta in mano.
Poggiò quest'ultima sullo schienale della sedia su cui si accasciò stancamente.
Il livido sembrava essere messo già meglio rispetto a ieri, chi l'avrebbe mai detto, anche il labbro si era sgonfiato.
"Come va coi dolori?" domandai posando lo sguardo su di lui.
"Meglio, grazie" mi sorrise, dandomi un bacio veloce.
Rubò una sigaretta dal mio pacchetto sul tavolo e l'accese con fare lento e spossato, quella mattina sembrava un bradipo.
Ne accesi una anche io mentre infilavo i miei accessori di quel giorno, ero riuscita perfino a truccarmi un po' quella mattina.
"Il tuo gatto mi sta fissando" ridacchiò indicando Midnight ai miei piedi.
"Credo sia perché hai invaso il suo territorio stanotte" risi.
"Dorme con te?" domandò.
"Già" confermai.
"Ecco perché stanotte mi ha mordicchiato il piede prima di sistemarsi fra le tue gambe" scoppiò a ridere.
"Davvero?!" chiesi divertita.
"Si" provò ad accarezzarla.
Lei si ritrasse un po' spaventata, continuò a fissarlo e miagolò sommessamente.
"So come farvi diventare amici" dissi pensandoci su.
Mi alzai prendendo il suo snack preferito e lo porsi a Luca.
"Non è che mi azzanna?" percepii il suo timore.
Scossi il capo divertita, invitandolo a darglielo.
Lui allungò la mano verso di lei, spaventandosi un paio di volte, e la ritrasse quando la gatta finalmente acciuffò avidamente Ia sua merenda.
Qualche minuto dopo rimase sgomento nel notare che la mia bestiolina si stava strusciando ai suoi piedi mentre faceva le fusa.
Luca riusciva a conquistare proprio tutti.-Devi aiutarmi- mi prego Carlo, il ragazzo di Federica.
"Che hai combinato stavolta? Fede nient i ha ancora perdonato?" domandai divertita.
-Non mi parla da tre giorni praticamente, ma non ti ho chiamata per questo- spiegò sbuffando.
"Spara" lo incitai mentre fumavo la mia sigaretta.
Francesco intanto stava parcheggiando davanti al bar di Lollo, che quella sera ci aveva inviato a passare la serata lì dentro a saracinesche chiuse.
-Voglio chiederle di sposarmi- disse di getto.
Il fumo che stavo aspirando mi andò di traverso, cominciai a tossire come una pazza mentre il mio interlocutore rideva a crepapelle per la mia reazione.
I ragazzi si voltarono verso di me spaventati, poi cominciarono a prendermi in giro.
"TU COSA?!" la mia voce uscì stridula e ancora provata dai miei colpi di tosse.
-Hai capito, ho bisogno di una mano per organizzare le cose e soprattutto, un'idea su come chiederglielo- parlò mentre io mi accingevo a scendere dalla macchina.
"Sono sotto shock, dammi qualche secondo" borbottai velocemente.
Appena entrai nel bar Luca mi venne in contro sorridente, quando notò che parlavo a telefono mi squadrò curioso.
"Chi è?" bisbigliò a un palmo dal mio viso mentre mi circondava i fianchi con le sue braccia.
Mimai il nome del mio interlocutore con le labbra, ottenendo una reazione strana da parte sua.
Solo quando mi accorsi dell'omonimia con il mio ex, mi affrettai ad aggiungere il dettaglio importante "fidanzato di Federica".
Luca si rilassò all'istante lasciandomi un bacio a stampo, io alzai gli occhi al cielo divertita.
"Allora" cominciai a parlare "Hai almeno una piccola idea o devo fare tutto io?" sbuffai.
-Non lo so, se ci vedessimo domani per parlarne?- si agitò disperato.
"D'accordo" sghignazzai, Carlo era davvero una frana in quanto a romanticismo.
La telefonata si concluse velocemente dopo esserci accordati, le cose che facevo per le mie amiche.
Salutai tutti una volta libera, appena mi sistemai al tavolino con loro Luca curiosò velocemente sui motivi di quella telefonata.
D'Orso era la gelosia fatta persona, appurato.Era mezz'ora che quel rompicoglioni di Francesco mi scattava foto a tradimento solo per il semplice gusto di infastidirmi.
"COSA? VUOI UN MIO BOOK FOTOGRAFICO?!" urlai allo stremo, scatenando le risate di tutti.
"Quant si brutta" mi prese in giro.
"Gnegne, hai rotto il cazzo" sbuffai.
"Gnegne amò?" mi beffeggiò Luca sconcertato.
"La miglior difesa è gnegne" parlò Mirko.
"Ti adoro" gli sorrisi correndo ad abbracciarlo "sei il mio amico preferito" dissi.
"Eccola che comincia, sai cosa? Non mi interessa" borbottò Francesco.
Luca, Ava e Lollo ci guardavano sconcertati.
"Ah davvero? BENE." risposi piccata.
"Ora lo fa stare male" rise Mirko, conoscendomi.
"Domani mattina puoi andarci da solo a fare il prelievo" gli lanciai uno sguardo di sfida.
"Non fare la stronza!" si agitò sul posto.
"Non mi dire che hai paura" rise Ava.
"E allora?!" sbuffò Francesco.
"Hai 30 tatuaggi e hai paura di fare un prelievo?" domandò Lollo scioccato.
"Già, e lei mi accompagna da anni per questo motivo." mi indicò.
"Ti accompagnavo" gli feci una linguaccia.
I ragazzi ridevano senza ritegno ormai, Luca scuoteva il capo contrariato mentre sghignazzava divertito.
"Non farmi questo, ti prego. Ti giuro che la smetto, ti voglio tanto bene... facciamo pace" mi pregò preoccupato il mio migliore amico.
"Mhm... va bene" dissi con aria di sufficienza, agganciando il suo mignolino al mio e ponendo fine a quel teatrino.
"Sono di nuovo il tuo preferito?" cercò di addolcirmi.
"No" risposi secca e cacciandogli la lingua.
"È così importante essere il suo preferito?" indagò Lollo.
"Non hai idea quanto" cominciò il mio amico.
"Sentiamo" parlò finalmente Luca, curioso.
"Quando sei il suo preferito condivide il cibo e l'alcol con te" parlò Mirko, facendomi ridere.
"E non ti rompe il cazzo in modo eccessivo, cerca di essere meno fastidiosa" borbottò l'altro.
"Sono qui, idiota" parlai facendo l'offesa.
"Ti chiude anche le canne" puntualizzò il mio preferito del momento.
"E molti altri vantaggi" concluse Francesco.
"Posso diventare il tuo favorito?" rise Ava.
"Non ho parole" mormorò sconcertato Luca, schiaffandosi una mano in fronte.
"Sei il suo ragazzo, sta zitto privilegiato!" lo accusò Lollo.
A quel punto il mio ragazzo mise su un ghigno furbo, mostrandosi soddisfatto.
Uomini.~~~~~
BABIEEEESSSS!
Direi che ci voleva un capitolo un po' più "leggerino", no?!
Aspetto i vostri commenti, voglio vederne tanti tantiiiii😍😍😍
Fatemi sapere cosa ne pensate!❤️
Poi volevo avvisarvi che fra un po' ci sarà qualche sorpresina per voi.
Intanto, se volete potete seguirmi qui o su Twitter, sono "@aboutcoc0" (link in bio).
Un bacio grande, al prossimo capitolo.😘😘😘
GRAZIE sempre!🙏❤️🦇
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RATATA!
FanficNon riuscivo a crederci! Pensava davvero che con due mosse da bulletto figo sarei caduta così facilmente ai suoi piedi? Beh si sbagliava di grosso, non mi intimoriva per niente. " Guardami negli occhi... la mia vita è un rally, sto tra curve e fossi...