"LUI COSA?!" urlò furioso Francesco dopo aver ascoltato il mio racconto.
Stavamo tornando a casa in macchina e io avevo finalmente deciso di aprir bocca sull'accaduto di quella sera.
Mirko era tornato a casa in macchina con Adamo e gli altri prima, noi avevamo perso un po' di tempo per trovare una cornetteria aperta... quando la chimica saliva il mio migliore amico era incontenibile.
"Già" dissi solo, poi lo vidi andare in fumo.
"Io lo ammazzo" blaterò fra le mille imprecazioni.
"Ehi, non voglio tu litighi con lui perché è stato un deficiente con me. Ormai eravate amici" spiegai intransigente.
"Amici un cazzo, se sei mio amico non tratti mia sorella così!" si agitò mettendo la quinta marcia con fare brusco.
Questo ragazzo era una delle risorse più preziose della mia vita, dovevo ammetterlo.
"Perché te li trovi sempre stronzi? Comincio a pensare che l'errore più grande della tua vita sia stato non rispondere a quel mio messaggio anni e anni fa!" ridacchiò cercando di smorzare la tensione.
"Sei un idiota!" scoppiai a ridere di getto.
"Beh perché?! A questa ora saresti la mia regina" spostò lo sguardo su di me punzecchiandomi.
"Oppure potrei essere nel dimenticatoio insieme a tutte le tipe che ti sei scopato" risi "E poi io sono già la tua regina" lo presi in giro.
"Chapeau, hai ragione" disse gingillando l'indice mentre ci pensava.
La nostra storia era buffa in realtà.
Il mio attuale migliore amico era sempre stato un puttaniere e molti anni prima, ai tempi forse delle medie o primo superiore quando ancora non ci conoscevamo, aveva provato a contattarmi cercando di adescarmi.
Non aveva però fatto i calcoli con la qui presente che, all'epoca, era davvero poco interessata ad avere relazioni amorose.
La cosa era morta lì quando eravamo diventati amici, io l'avevo perfino dimenticata.
Una sera però scherzando su vecchi approcci e cercando chat vecchie su facebook, ci eravamo imbattuti nel suo misero tentativo e lui aveva ammesso di ricordare bene quel rifiuto e di esserselo legato al dito.
"Sei l'unica stronza che mi ha dato un bel palo in fronte in vita mia" scherzava sempre.
Così, ogni volta che poteva, il moro mi ricordava di averlo letteralmente ignorato tempo addietro.
Sdrammatizzava così sulle mie esperienze d'amore sgangherate e sfigate.
Scossi il capo con un sorriso divertito quando lo vidi continuare a pensarci, sapevo che avrebbe parlato ancora.
E le mie aspettative non mi delusero infatti.
"Sai cosa, potevamo diventare almeno scopamici" disse cercando di rimanere serio.
"Dimmi che non lo hai detto davvero" scoppiai a ridere.
"Ti assicuro che ho pronunciato quelle parole" mi prese in giro.
"Non ci posso credere" sussurrai divertita.
"Già, nemmeno io" scoppiò a ridere.
Non mi preoccupavo, tutto questo era una prassi continua.
Il moro si divertiva a vedere le mie facce sconcertate ogni volta che poteva. Ogni volta era uno shock nonostante ci fossi abituata.
Era il suo modo per farmi ridere nelle situazioni drammatiche, sapeva che ero troppo sicura del nostro rapporto fraterno per crogiolarmi in drammi e dilemmi del genere.
"Mi chiedevo, non è che con tutto questo dramma ti è per caso venuta voglia di tornare a fumare con il tuo fratellone?!" sembrò più pregarmi che domandarmelo.
"Sarò onesta, un po' si" alzai gli occhi al cielo.
Ero fatta così, fumare mi rilassava tremendamente e lui lo sapeva bene.
"Lo sapevo! Andiamo alla villetta" urlò felice scatenando le mie risate.
Questo ragazzo sapeva decisamente come farmi riprendere e cacciar fuori la ragazzina sgangherata che era in me.
E poi ammetto che dopo un anno di astinenza una piccola canna avevo proprio voglia di fumarla."Lo sai, ora che sono più rilassato penso che sia strano l'atteggiamento di Luca" sbuffò il fumo in aria.
"Che intendi?" chiesi aspirando dal mio personale.
"Che lo vedo preso, non mi aspettavo un comportamento del genere. Capisci quello che voglio dire?" sghignazzò.
"Si e nemmeno io me lo aspettavo" sbuffai il fumo in aria.
"Ancora nulla?" disse riferendosi a messaggi o chiamate da parte sua.
Io scossi il capo in risposta, continuando a fumare.
"Sarà successo qualcosa, fidati. Voglio dire deve esserci per forza qualcosa sotto." ragionò.
"Non lo so" mi lamentai aspirando ancora.
Lui scosse il capo ridendo leggermente per la mia testardaggine.
"Forse sei solo sballato" lo presi in giro.
"Mi era mancato tutto questo" mi sorrise alzando gli occhi su di me "insomma io e te soli a fumare un personale" si confidò.
"Anche a me, grazie" lo abbracciai beandomi delle sue braccia confortanti.
Lui mi tenne stretta lasciandomi un bacio amorevole sulla testa, poi tornammo ognuno sulla propria sdraio a bordo piscina.Un suono distorto giunse alle mie orecchie facendomi saltare sull'attenti.
Guardai l'orario sul cellulare accorgendomi che erano le tre di notte, mentre un altro suono stridente giungeva alle mie orecchie.
Cominciavo a spaventarmi.
Mi alzai correndo a controllare mio fratello in camera sua mentre il suono continuava a ripresentarsi.
Solo quando mi calmai vedendolo dormire beatamente mi accorsi che in realtà quel casino era semplicemente il campanello di casa.
Chi diavolo rompeva il cazzo a quest'ora?!
Imprecando come una pazza, dagli occhi rossi per il sonno e lo sballo, mi avviai verso la porta d'entrata a passo svelto.
Diedi un'occhiata dallo spioncino non vedendo nulla.
Ok, ora avevo paura.
Quando guardai di nuovo attraverso la fessura intravidi solo una figura accasciata sulla porta con la testa china.
Perfetto, vado a chiudermi in camera con mio fratello a pregare.
E se fosse lo sballo? Diamine non mi è mai capitato di avere le allucinazioni.
Il campanello mi risvegliò dai miei pensieri come un pizzicotto sul braccio, trasalii rendendomi conto che tutto ciò era reale.
Mi spiaccicai letteralmente contro la porta per riuscire a captare qualcosa dall'altra parte e tutto ciò che sentii fu un respiro pesante, sembrava affannato.
Il che spiegherebbe perché era accasciato sulla mia porta.
Quando sentii imprecare riconobbi la sua voce e mi decisi ad aprire finalmente, velocemente girai le chiavi nella serratura.
"Non ti azzardare a far suonare un'altra sola volta quel fottuto campanello" dissi decisamente scazzata mentre spalancavo con uno scatto la porta.~~~~~
CIAO BABIEEESSSS!
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Bacio a voi😘😘😘
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RATATA!
ФанфикNon riuscivo a crederci! Pensava davvero che con due mosse da bulletto figo sarei caduta così facilmente ai suoi piedi? Beh si sbagliava di grosso, non mi intimoriva per niente. " Guardami negli occhi... la mia vita è un rally, sto tra curve e fossi...