Un respiro di troppo

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Il primo bacio non è dato con la bocca, ma con gli occhi.
(Tristan Bernard)

Sono seduta sulle piastrelle del bagno da ben venti minuti.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è perché? Perché se ne sono andati? Perché mi hanno lasciato pure loro?

È vero siamo sempre stati io ed Ethan, ma questo sarà per sempre perché avevamo un rapporto che non si può descrivere a parole.

Con loro era diverso eravamo diventati un gruppo di amici, ci ritrovavamo per passare del tempo insieme, divertendoci anche solo chiacchierando.

Ognuno aveva la propria vita, ma quando ci incontravamo era come se il mondo fuori non esistesse più, c'eravamo solo noi, quattro amici seduti sul prato a ridere e scherzare.

Grace, la ragazza bionda che ha aspettato i miei tempi. Senza pressioni, lentamente mi sono aperta con lei.

Cercava sempre di coinvolgermi senza mai sbilanciarsi troppo per non farmi sentire soffocata, lei che mi ha aspettato per tutto il tempo di cui ho avuto bisogno.

Un'amica su cui poter contare, con la sua allegria che contagiava tutti, i battibecchi con Alan che mi facevano sempre ridere.

Perché anche se litigavano, bastava guardare i loro occhi.

E subito si capiva quanto si amavano, di un amore così puro che ti toglie il fiato.

Non contava mai quante volte si trovavano in disaccordo, bastava uno sguardo ed era come se non fosse successo niente. Innamorati persi l'uno dell'altro tanto da fare progetti su un futuro insieme.

Ora sono qui seduta sulle piastrelle gelide del bagno a chiedermi, perché alla fine tutti se ne vanno?

«April! Sei pronta? Faremo tardi» mi richiama Selene dal bagno.

Faccio un respiro profondo, cercando di non pensarci.

Questo non accade.

I momenti, i loro visi mi passano davanti come uno schiaffo in pieno viso togliendomi il respiro.

Sento Selene avvicinarsi alla porta. «April tutto bene?»
«s-si» rispondo balbettando.
«April apri» mi prega Selene preoccupata.
«S-Selene vai pure, i-io salterò la prima ora» dico trattenendo i singhiozzi.

«A-April ti prego, aprimi, qualunque cosa sia successo l'affrontiamo insieme» mormora.

Ricaccio indietro il groppo che ho in gola, facendo dei respiri profondi.
I pensieri mi stanno distruggendo.
«d-davvero vai Selene» balbetto a bassa voce.

«Fin quando non apri la porta io non vado da nessuna parte» chiarisce Selene con tono deciso.
«S-Selene vai a lezione farai tardi» dico, cercando di sembrare convincente.

«April» risponde ammonendomi.
«davvero vai, non aprirò la porta Selene» dico tirando su con il naso. «April» pronuncia Selene dispiaciuta. «s-sto bene, vai» la rassicuro.

Sento Selene sospirare e chiudere subito dopo la porta.
Dopo aver aspettato qualche minuto ed aver appurato che io sia sola, mi lascio andare, piango silenziosamente, bagnandomi il viso con le lacrime.

Fa così male.

Perché Grace? Perché pure tu mi hai lasciato...

Inizio a sudare, goccioline di sudore calano dalla mia fronte.

Le palpitazioni aumentano sempre di più.

Un dolore al petto lancinante mi fa mettere in risposta una mano al centro del petto.

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