Forza di gravità

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Facciamo che io sono un abbraccio e tu un broncio da sciogliere, facciamo che piove con il sole e poi ridiamo di gusto.
(Fabrizio Caramagna)

Sento qualcosa solleticarmi il naso, così mi rannicchio di più contro il petto sodo del mio ragazzone.

Arriccio il naso, cercando di togliere qualunque cosa sia su di esso.

Alle mie orecchie arriva una risata che riconosco benissimo. Apro un occhio ancora assonnata e trovo una visione paradisiaca.

Ryan con i capelli tutti scompigliati che ride di gusto.
Una vista che mi fa perdere il fiato.

«buongiorno piccoletta» sussurra al mio orecchio, baciandomi la testa. «giorno» bofonchio, non volendomi alzare.

«pensi di restare a letto tutto il giorno?» chiede ironico. Annuisco con gli occhi chiusi. Mi stringo ancora di più a lui, affondando il viso sul suo petto.

Vengo scossa leggermente dalla risata di Ryan che si propaga nel suo stomaco.

Sbuffo assonnata. «torna a dormire» mormoro sbadigliando.
«April, è sabato» bisbiglia al mio orecchio.

Subito alzo la testa di scatto. «sabato?!» chiedo incredula, avendo perso la cognizione del tempo, o semplicemente non volevo ricordare.

Annuisce sorridendo sornione.
«V-viene a trovarmi mia madre oggi» balbetto, iniziando a giocare con le pellicine intorno alle unghie delle mani.

Mi siedo in braccio a Ryan, sorridendo nervosamente. «che succede?» domanda, passando una mano attraverso la mia chioma.

«ha detto che ha una sorpresa per me» sussurro, guardando i suoi occhi raggianti di prima mattina.

«non sei felice?» chiede sorridendo, mentre mi accarezza la guancia.

Nego con la testa, rimanendo in silenzio. Mi alza il volto, posando due dita sotto il mio mento.

Ryan mi sorride rassicurante. «devi stare tranquilla okay?» Esclama dolcemente. Annuisco, facendo un sorriso tirato.

Mi tira a se, facendomi appoggiare la testa sul suo petto, mi stringe in un abbraccio mentre ascolto il suo cuore battere regolarmente.

Lo stringo forte a me, non sapendo come dimostrargli la mia gratitudine.

«dobbiamo prepararci prima che arrivi tua madre» mormora al mio orecchio. Faccio finta di non aver sentito, chiudendo gli occhi.

Lui ridacchia sommessamente. «Miss guance rosse» sussurra sul mio volto, scaturendo in me dei brividi lungo la schiena.

Borbotto parole incomprensibili fino a quando Ryan si alza dal letto con me in braccio.

Faccio un urletto, avendo paura di cadere. «Ryan» borbotto, stringendomi a lui. «April» ripete in tono canzonatorio.

«forza devi fare una doccia e vestirti prima che arrivi Eleonor e la tua sorpresa» all'ultima parola i miei occhi si rabbuiano.

«cazzo scusa» proferisce serio. «non ci pensare bimba, qualunque cosa sia sono al tuo fianco okay?» Afferma dolcemente.

Annuisco, alzando gli occhi sul suo viso definito. «va bene» sussurro, stringendo la sua vita con le gambe.

Alzo una mano accarezzando la sua guancia leggermente ispida a causa di un accenno di barba.

Sorrido, sentendo solleticarmi la mano. Ryan mi guarda con uno sguardo pieno d'affetto mentre mi tiene in braccio, sostenendomi dalle cosce.

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