Il peso dei ricordi

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Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore.
(William Shakespeare)

Apro gli occhi lentamente, sentendo la bocca impastata a causa della dormita, stranamente questa notte sono riuscita a dormire più del solito.

Mi trovo ancora tra le braccia di mia madre che non mi ha lasciata sola un secondo dopo quello che é accaduto.

In questi anni il nostro rapporto non era più come prima, si stava sgretolando lentamente.

Ma a me manca mia madre, la donna forte che ha superato il lutto di suo marito.

La donna che ha sempre il sorriso sulle labbra, pronta ad aiutare gli altri in qualsiasi momento.

Ed io non ho fatto niente per recuperare questo rapporto, ma alla fine è vero.

Le persone che tengono a te si vedono nel momento del bisogno no? Così è stato. È tornata la mia mamma.

Adesso, quando ho più bisogno di lei, è qui al mio fianco, non mi lascia.

Ethan saresti fiero di me, sai mi manchi ogni minuto...

Spesso mi chiedo se non fosse entrata nel bagno quel giorno cosa sarebbe accaduto? Sarei riuscita a fermarmi?

Penso che in qualche modo non sarebbe comunque successo, un segno è stata mia madre, credo che Dio volesse farmelo capire.

Non è ancora arrivato il mio momento, ho tutta la vita davanti, ho solo diciassette anni ma ora è davvero difficile pensare al futuro quando il mio presente è letteralmente distrutto.

Il mio cuore è stato ridotto in cenere e non so se riuscirò mai a ritornare in me, se riuscirò mai ad aprire il mio cuore a qualcun altro, so solo che ora voglio stare bene.

È passato ormai un mese da quella crisi, ma sfortunatamente non è cambiato nulla, non riesco a non pensare a tutto quello che ho perso.

Spesso mi chiudo ancora nella mia bolla e ogni volta mi sento morire sempre di più, ho paura di non farcela, ho paura di essere troppo debole per andare avanti, per passare oltre, per dimenticare il passato ma forse è proprio questo che mi blocca, il passato.

Quel passato che è stato la mia salvezza, il mio sorriso, la mia ragione di vita, ma allo stesso tempo è quello che mi ha distrutta, così velocemente che mi ha travolta.

Non sono stata in grado di sorreggere quel dolore, non sono stata in grado di essere forte, perché spesso è più facile annegare nel dolore invece di provare a tirarsi su perché sai che non ci sarà nessuno ad aiutarti mentre ti rialzerai.

Perché la persona che sarebbe pronta a farlo, sempre, in ogni momento, non c'è più, se ne andata e niente la riporterà indietro.

Forse è meglio rimanere nel dolore ma ricordare tutto quello che è stato, tutto quello che avete passato, tutti i sorrisi, i pianti e le risate.

Forse è meglio distruggersi dal dolore ripensando a tutto quello che c'era, invece di alzarsi e andare avanti perché, avrai la costante paura di dimenticarti di quello che ti aveva reso felice, perché dimenticandoti di lui hai paura di dimenticarti di com'è essere felici davvero, di com'è sentirsi vivi e spensierati.

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