L'importanza dei gesti

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Il linguaggio dell'amicizia non è parole ma significati.
(Henry David Thoreau)

Le lezioni proseguono tranquillamente, è ora di pranzo quindi io e Selene stiamo raggiungendo Logan in mensa.

«April» mi richiama, facendo un sorriso sghembo.
«che c'è?» chiedo, corrugando la fronte.

«guarda la» indica con la testa.
E lo vedo, è sempre bellissimo. È semplicemente lui, in tutti i suoi aspetti, non passerà mai inosservato anche se volesse.

Mi avvicino, sorridendo come una stupida. «ehi» sussurro, circondando con le mie braccia il suo collo. Sorride, mettendo in mostra le fossette. Di conseguenza poso un dito nella circonferenza che si è creata.

Ryan ridacchia, alzando gli occhi al cielo. «mi ricorda qualcosa» mormora vicino alle mie labbra.

«anche a me» dico, avvicinando il mio viso al suo. Ripenso a quel momento, sembra passato così tanto. I passi avanti che abbiamo fatto insieme.

Ma non è ancora finita la battaglia.

«te lo ricordi?» chiedo infine.
«non potrei dimenticare niente che ti riguarda» sussurra, guardando con ardore le mie labbra.

Inevitabilmente sul mio viso si apre un sorriso radioso e faccio scontrare le nostre labbra in un bacio dolce e lento.

Lo schiocco dei nostri baci, una melodia unica.

Mi stacco da lui affannata.
Selene è rimasta in disparte, aspettandomi.

«credo tu debba andare»mormora, spostando lo sguardo sulla mia amica. Ridacchio annuendo.

Mi scosto dalle sue braccia che mi tenevano stretta a lui. Mi avvicino a Selene ma mi blocco sul posto.

Mi rigiro verso Ryan che mi sta osservando. Mi guarda confuso, torno da lui e intreccio le nostre mani.

«vieni a pranzo con me» sussurro, alzandomi in punta di piedi per arrivare alla sua altezza, quasi.

Osservo i suoi occhi, è combattuto, sta combattendo una battaglia dentro di se.
«andrà tutto bene, ci sono io con te» lo rassicuro, prendendogli il volto con le mani, accarezzandogli le guance che mi provocano un leggero solletico, causato da un accenno di barba.

Sorrido, inclinando di poco la testa. Ryan ridacchia, notando la mia reazione.

«ti piaccio con un po' di barba?» domanda con voce roca. Scuoto la testa ridendo.

«si» sussurro, dandogli un casto bacio sulle labbra morbide.
Ryan mi succhia il labbro inferiore, trattenendolo tra i denti.

Mi bacia un'ultima volta e si stacca da me. Tornando a guardare il vuoto.
«s-se non vuoi fa-» cerco di dire, ma vengo fermata dalla sua voce.

«va bene» pronuncia, spostando lo sguardo su di me.
Lo guardo, spalancando gli occhi.
«davvero?» Chiedo, saltandogli al collo.

Mi prende subito, tenendomi da sotto le cosce. Avvicina il viso al mio e sfiora il mio naso con il suo in modo dolce.

Sorrido felice, accarezzandogli una guancia. Infine, appoggio la mia fronte sulla sua. «ti amo» bisbiglio, legando i miei occhi ai suoi.

«ti amo» ripete, togliendomi una ciocca di capelli dal viso. Mi bacia una guancia teneramente e si abbassa per farmi scendere.

Intreccio la mia mano alla sua e lo tiro verso Selene. Lo guardo di nuovo per vedere se è sicuro, annuisce subito, capendo i miei pensieri.

Sorrido, lui mi accarezza con il pollice il palmo della mano e immediatamente mi sento a casa.

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