Delicatezza

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Le cicatrici sono come tatuaggi ma con storie più belle alle spalle
(Joker)

No, no, no.

Non di nuovo ti prego.
Corro verso il corpo di Selene, sdraiato sulle piastrelle fredde del pavimento.

La guardo e sento un odore forte.
Ha rimesso il pranzo.
Oh Selene, cosa hai fatto...

Mi accascio su di lei prendendogli la testa con le mani.
«non puoi lasciarmi intesi» sussurro piangendo.
«non te ne andare» singhiozzo.

Prendo un asciugamano e lo poso sotto la sua testa.

Mi alzo velocemente, correndo a cercare aiuto. Scendo di fretta per il corridoio e trovo uno dei medici della struttura.

«Phill! Mi aiuti la prego!» urlo, correndo da lui. Lui alza gli occhi dalle sue cartelle e mi guarda preoccupato.

«April! Che cosa è successo?» chiede. «s-si tratta di Selene» balbetto, lasciandomi andare ad un pianto disperato.

Appena sente il nome della mia amica capisce. Mi lascia, correndo in stanza. «chiama Crystal, April!» mi urla girando l'angolo.

Annuisco anche se non può vedermi. Con le gambe tremanti corro da Crystal. Appena arrivo davanti al suo ufficio inizio a bussare freneticamente.

Mi apre la porta con un espressione sconcertata. «Apr-» la interrompo subito, parlando. «C-Crystal, Selene» dico piangendo.

I suoi occhi diventano lucidi.
Mi lascia immobile davanti alla porta e se ne va. Scivolo contro il muro, accasciandomi sul pavimento.

«no, no, non di nuovo ti prego» continuo a bisbigliare con voce rotta dai singhiozzi.

«sta bene, lei sta bene» ripeto, sperando che sia davvero così.
La scena del suo corpo senza forze sul pavimento mi perseguita la mente.

Inizio a respirare velocemente, sentendomi soffocare. Mi alzo camminando verso la camera di Ryan.

Cerco di prendere fiato pensando a lui, il suo tocco, i suoi occhi.
Lascio uscire dalle mie labbra un singhiozzo straziato dal dolore.

Non posso perdere anche lei.

«Ryan» urlo, bussando alla porta.
«Miss guance rosse hai una deli-» esclama, ma si blocca appena vede il mio viso rigato di lacrime.

Mi prende subito il volto tra le mani, accarezzandolo dolcemente.
«April, cosa è successo» chiede preoccupato.

Boccheggio, ritrovando la calma, perdendomi nei suoi occhi azzurro cristallino.

«S-Selene» balbetto.
Mi osserva confuso, con un cipiglio in testa. Mi fa entrare e si siede sul letto con il mio corpo fra le sue gambe.

«cosa è successo a Selene?» domanda atono, accarezzandomi i capelli lentamente.

«lei» boccheggio, sentendo il respiro mancarmi.
«April, respira» sussurra, accostando le nostre fronti. Incastra i suoi occhi nei miei, facendo fermare il tempo.

Chiudo gli occhi, respirando profondamente. Appena li apro incontro quelli di Ryan che mi guardano con amore.

«ti amo» mormoro senza pensarci. Lui aggrotta la fronte non aspettandoselo ma poi si rilassa, regalandomi un tenero sorriso con tanto di fossette.

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