Nei momenti di grande felicità, sento le favole del cielo.
(Alberto Casiraghy)«Papà!» Lo chiamo con voce acuta. «April!» mi risponde lui sorridendomi dolcemente.
Gli sorrido radiosamente osservando le sue dita colorate di acrilico.
«hai le dita blu!» esclamo ridacchiando, indicando con il mio piccolo dito le sue mani.
Ridacchia, invitandomi a sedermi sulle sue gambe. Senza esitazione corro da lui, seduto sullo sgabello in giardino.
Mi prende al volo facendomi sedere sulle sue ginocchia.
«questo è il colore celeste» specifica con voce calda.«come il cielo!» affermo felice.
«proprio così, sono come i tuoi occhi, azzurri e infiniti come esso» Proferisce.«il cielo sarà sempre in grado di ascoltarti, tu guardalo e scava dentro lui, solo così troverai la risposta che stai cercando» spiega con voce delicata.
Sorrido guardandolo.
Il mio papà.
«promettimi che guarderai il cielo ogni qualvolta avrai bisogno di me» sussurra al mio piccolo orecchio.
«te lo prometto papà» bisbiglio.
Mi stringe tra le sue braccia, stampandomi un bacio sulla mia guancia paffuta.«fai dipingere pure me?» chiedo entusiasta. «certo, attenta a non sporcarti che poi se no dobbiamo vedercela con la mamma» dice ridendo.
«ti sento Joshua» dichiara mia madre venendoci incontro. «non mi ricordavo che mia moglie avesse dei poteri» esclama sornione.
«io non ricordavo di aver sposato un bambino» risponde mia madre piccata.
Loro sono così, si stuzzicano sempre, ma appena i loro occhi si incontrano tutto scompare, si amano infinitamente.
«hai sempre avuto la risposta pronta» ribatte mio padre assottigliando gli occhi.
«per questo hai perso la testa per me da giovane» dice mia madre vantandosi.
«e ancora adesso» mormora guardandola con occhi innamorati. Mia madre ridacchia per poi arrossire violentemente.
«e dopo anni di matrimonio ancora arrossisci ai miei complimenti eh El» asserisce sorridendo di sbieco.
«ma smettila Josh» sbuffa mia madre. «mamma, papà mi fa dipingere, dipingi con noi?» domando sporgendo il labbro inferiore.
«va bene tesoro» dice accarezzandomi una guancia dolcemente. «forza donne! Siete pronte a dipingere il cielo sopra di noi?» chiede energico.
«prontissime» rispondiamo all'unisono. Prendiamo un pennello a testa e lo immergiamo nell'acrilico azzurro.
Ad un certo punto mio padre mi prende alla sprovvista posando il pennello immerso nella tempera sul mio nasino.
«papà!» urlacchio, chiudendo gli occhi. Mio padre ridacchia, sorridendo allegro. «Joshua» lo ammonisce mia madre.
Mio padre la guarda con sfida, facendomi scendere dalle sue gambe per alzarsi lentamente.
«Josh non ci provare» lo avvisa, guardandolo male.«amore sono sicuro che l'azzurro faccia risaltare i tuoi occhi» esclama mio padre con un sorriso sghembo, per poi lanciarsi verso di lei.
E così inizia una vera e propria battaglia con le tempere. Inizio a correre cercando un posto dove nascondermi ma essendo piccola non faccio in tempo a scappare che mio padre mi acchiappa.
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Lost Souls
Chick-Lit(COMPLETA) IN REVISIONE Vi siete mai chiesti cosa accade quando l'anima di una persona si sgretola fino a diventare solo polvere? April lo sa bene, distrutta dalla perdita del suo migliore amico, il suo dolore sfocia in un gesto estremo che viene f...