Ritornare bambini

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Parla piano, se parli d'amore.
(William Shakespeare)

Dopo aver pranzato tutti insieme ora ci troviamo in corridoio per salutarci, la parte più brutta di questa giornata.

«è stato bello rivedervi» mormoro, sulle spalle di Grace e Alan. Li stringo a me con forza, sospirando.

«anche per noi» sussurra Grace. Alan si stacca dall'abbraccio per lasciarmi da sola con Grace.

La bionda mi guarda attentamente. «sei felice adesso, si vede» pronuncia con voce tremante.

Annuisco con gli occhi lucidi. Mi racchiude in un abbraccio. «mi dispiace tanto» dice con voce rotta. Mi scosto di poco per guardarla negli occhi.

«Grace, davvero non pensiamoci più» proferisco seria. Annuisce anche se titubante. «davvero, ti perdono» sussurro, accarezzandogli i capelli.

«ti voglio bene, ci vediamo presto» dichiara sorridendomi. «chiamami Grace» la prego con gli occhi.

«lo farò, promesso e tu tienimi aggiornata» esclama, puntandomi un dito contro con fare minaccioso. Ridacchio, alzando le mani in segna di resa.

«promesso» affermo. Mi giro verso Alan, adesso in disparte con le mani nelle tasche. Mi avvicino a lui, scuotendogli i capelli.

«April» dice con tono canzonatorio. Ridacchio stringendo in un abbraccio, mi avvolge con le sue braccia, appoggiando il mento sulla mia spalla.

«se hai bisogno ci sono per qualunque cosa» bisbiglia al mio orecchio, annuisco sorridendo.
«anche io» sussurro in risposta.

Ci stacchiamo dall'abbraccio e Alan mi scompiglia i capelli giocosamente. Osservo Grace e Selene parlare, con il sorriso sulle labbra, felice che abbia un'altra amica su cui contare.

Sposto lo sguardo per cercare mia madre e la trovo a parlare con Ryan e mi avvicino a loro in silenzio.

Circondo la vita del mio fidanzato, facendo spuntare la testa da sotto il suo braccio. «di cosa parlate di così interessante?» chiedo allegra.

L'espressione di Ryan confusa muta immediatamente, appena si accorge che sono io e si allarga in un sorriso dolce.

«di te» asserisce mia madre ridacchiando. «spero solo cose belle» proferisco, guardando mia madre attentamente.

Mi alzo, mettendomi affianco a Ryan che mi avvolge la vita con un braccio, gli sorrido teneramente.

«siete proprio dolci, peggio di uno zucchero filato» afferma mia madre stupendomi.
«mamma!» l'ammonisco, diventando rossa in volto.

«è vero» ribatte ridacchiando. Scuoto la testa esasperata. «Selene ti ha contagiata» borbotto sbuffando.

«chi mi nomina?!» spunta la mia amica dagli occhi verdi dietro di me. «April» pronuncia Ryan, con voce da finto innocente.

Alzo lo sguardo su di lui con la bocca aperta, offesa. «da che parte stai?» chiedo, alzando un sopracciglio. Mi regala un sorriso storto, alzando le mani per tirarsi fuori.

«codardo» sibilo, sfidandolo con gli occhi. Ryan si abbassa alla mia altezza, facendo sfiorare i nostri nasi per la troppa vicinanza.

«se lo fossi davvero non avrei il coraggio di baciarti davanti a tutti» sussurra, ad un centimetro dalle mie labbra.

«non ci provare» lo ammonisco, deglutendo rumorosamente.
«non sfidarmi, Miss guance rosse» soffia queste parole sulle mie labbra, per poi alzarsi di scatto, facendomi sentire la mancanza.

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