Al di là di tutto

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⚠️AVVERTENZE⚠️: sono presenti scene esplicite, consiglio la lettura ad un pubblico adulto.

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Vieni via con me.
Andiamo al di là delle stelle.
(Gemelli DiVersi)

Finalmente la giornata si è conclusa, abbiamo cenato ed ora io e Ryan stiamo andando in camera sua per stare insieme.

Dalla litigata con Selene, Logan non si è più fatto vivo. Ha passato l'inferno quel ragazzo e ancora non l'ha superato, non so se riuscirà mai a superare una cosa del genere.

«sei stato molto dolce oggi, con Selene» esclamo stringendogli la mano. Ryan mi guarda con un sorriso tenero. «l'avrebbe fatto chiunque» risponde tranquillo.

«ma tu non sei chiunque» dico risoluta. Annuisce pensieroso.
«tutto bene?» chiedo apprensiva.

«mmh?» domanda non avendo ascoltato la mia domanda. Slego la mia mano dalla sua e mi fermo costringendo a fermare pure i suoi passi.

Poso il palmo della mano sulla sua guancia delicatamente. «stai bene?» Ripeto preoccupata.

«s-si» balbetta con gli occhi persi nel vuoto. Prendo il suo viso tra le
mani, non capendo cosa gli stia succedendo.

Avvicino il mio viso al suo, fino a far sfiorare i nostri nasi. «Ryan, concentrati su di noi» mormoro.

«sai, i tuoi occhi sono un po' come i cristalli, talmente lucidi da essere accecanti, ma nel contempo fragili, non passi inosservato anche se volessi» sussurro ridacchiando.

Cerco di portarlo qui, da me. Ma noto dai suoi occhi che non funziona, non mi sta seguendo.

«Ryan a cosa pensi?» chiedo leggermente spaventata. Vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente.

«i-io non, n-no» balbetta toccandosi il petto. Si allontana da me bruscamente, appoggiandosi al muro del corridoio.

«R-Ryan» boccheggio correndo da lui. Scivola contro il pavimento, iniziando ad annaspare in cerca di aria.

Prendo le sue mani tremanti, racchiudendole tra le mie. «shh» bisbiglio stringendolo a me.

Mi posiziono tra le sue gambe. «Ryan guardami, devi calmarti adesso» dichiaro.

Mi guarda spaventato, come se stesse vedendo qualcun altro.
«respira insieme a me, conta» spiego decisa.

«uno» inspiro.
«due» espiro.
«tre» inspiro.
«q-quattro» balbetta.
«così bravo» pronuncio, accarezzandogli il dorso della mano.

«di nuovo, respira Ryan» sussurro guardandolo triste.
Lentamente il suo respiro torna regolare e appoggia la testa contro il muro, chiudendo gli occhi esausto.

«non mi piace vederti in questo stato» bisbiglio. Ryan non mi guarda ma mi prende il polso, tirandomi contro il suo petto.

Mi avvolge con le sue braccia, respirando profondamente.
«come posso aiutarti?» chiedo speranzosa.

Lui apre gli occhi legandoli ai miei. «portami dove le ombre non possono toccarmi» mormora.
Gli accarezzo una guancia per poi far congiungere le nostre labbra in un bacio disperato.

Unisco la mia lingua alla sua fino a creare una danza che mi fa vibrare ogni parte del corpo.

Ryan si alza prendendomi alla sprovvista, tirandomi su con lui. Circondo i suoi fianchi con le gambe, stringendolo a me.

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