Punti luce

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"E davanti a lei la vita risplendeva come in una notte buia una riva piena di luci."
(Nina Berberova)

Il weekend si sta avvicinando sempre di più, manca un giorno ed io sono in perenne ansia.

Non so cosa aspettarmi da mia madre, le ho pensate davvero tutte ma non sono arrivata a nessuna conclusione.

Domani, sarà davvero una sorpresa. Faccio una smorfia, affondando la faccia nel cuscino.

«April alzati, faremo tardi» mi chiama Selene dal bagno. Borbotto parole insensate per poi alzarmi contro voglia.

Mi sfrego gli occhi per svegliarmi, dirigendomi in bagno per lavarmi e vestirmi. «Selene» dico, facendola girare verso di me con un mascara in mano.

«si?» domanda sorridendo. «alla fine hai chiarito con Logan?» chiedo titubante. Il suo sorriso si allieva per un secondo ma poi ritorna luminoso.

«no e sai cosa ti dico? Non mi importa minimamente, che rimanga a crogiolarsi nel dolore.
Ci ho provato April, ci ho davvero provato, è da anni che ci provo.

A quanto pare non è servito a niente, è va bene così. Me ne farò una ragione e adesso pensiamo a noi e a stare bene per inseguire i nostri sogni» afferma risoluta.

Non l'ho mai vista così determinata.

«concordo con te amica mia» esclamo felice, osservando i suoi lineamenti dolci.

Finalmente vedo quella luce luminosa all'interno dei suoi occhi, sta rinascendo.

Cadere ti porta a rialzarti più forte di prima. E Selene ne è la prova.

«forza, andiamo» esclama prendendo lo zaino. «Selene! Sono in pigiama» la fermo ridacchiando.

«certe volte mi chiedo come fai ad essere così pigra» sussurra esasperata.

«anche io ti voglio bene» ribatto sarcastica. «si sì, forza metti questi» dice scacciando con la mano l'aria e porgendomi dei vestiti. Li guardo scettica, prima di capire che conosce i miei gusti.

Indosso un jeans strappato, un top bianco e sopra una camicia a quadri bianca e nera.

Selene sorride soddisfatta, guardando il mio outfit. «sono proprio brava» si complimenta da sola.

Ridacchio, scuotendo la testa. «vieni, sistemiamo questi capelli» dichiara, facendomi sedere sul letto. «sei anche una parrucchiera?» chiedo ridendo.

«solo per te April» ribatte fiera.
«ne sono onorata» dico con voce altezzosa.

Scoppiamo a ridere, guardandoci con enormi sorrisi, finalmente serene.

«fatto» esclama dopo qualche minuto. Mi guardo allo specchio, notando con stupore che mi ha fatto due trecce alla francese.

«grazie sono bellissime!» affermo toccando un treccia adorante.
«figurati, dai andiamo se no facciamo davvero tardi» dice, puntandomi un dito contro.

«andiamo, andiamo» pronuncio alzando le mani in segno di resa.
Prendo lo zaino e ci incamminiamo verso le lezioni della mattina.

«Ryan come sta?» chiede infine, ieri sera gli ho raccontato tutto. Dovevo sfogarmi e avere dei consigli.

Selene mi guarda con uno sguardo leggermente preoccupato. «sta bene, ora» mormoro assente.

«com'è che si dice? Quando si parla del diavolo...» esclama, indicando dietro di me.

«e spuntano le corna» concludo la frase, impegnata a fissare il ragazzo che sta venendo verso di noi.

I jeans gli fasciano in maniera perfetta i fianchi ed una maglia mette in mostra le sue spalle larghe.

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