Baci soffusi

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"Non era al mio orecchio che hai sussurrato, ma al mio cuore. Non hai baciato le mie labbra, ma la mia anima."
(Judy Garland)

"Io, non scapperei mai da te, mai"

Dopo queste parole rimaniamo a guardarci in silenzio, persi uno negli occhi dell'altro.

Sospiro, sapendo che devo assolutamente tornare da mia madre e Selene.

Lo guardo attentamente un'ultima volta. I suoi capelli sono scompigliati, istintivamente ci passo una mano attraverso.

Gli occhi lucidi, gli zigomi alti, la mascella definita e le sue meravigliose lentiggini mi fanno sorridere spensierata.

Tutto intorno a noi si è annullato.
Vorrei restare così per sempre, qui tra le sue braccia, avvolta dal suo calore e con il suo profumo a inebriarmi le narici.

Una sensazione indescrivibile.
Incontro i suoi occhi adesso luminosi, mi regala il suo sorriso più sincero e inevitabilmente sorrido anche io, persa di questo ragazzo.

«perché sorridi?» chiede con voce lieve, curioso.
«sono felice» rispondo senza pensarci.

Mi sorride dolcemente, accarezzandomi delicatamente i capelli. Inaspettatamente mi tira a se, stringendomi tra le sue braccia.

Lascio uscire un sospiro dalle mie labbra e lo stringo in risposta anche io, lasciandogli un lieve bacio sulla spalla.

Rafforza la presa sentendo lo schiocco del mio bacio.
Mi allontano di poco per guardarlo negli occhi.

Potrei rimanere intere giornate a guardarlo, immortalare il momento con una fotografia, lui sorridente io con gli occhi persi nei suoi, abbracciati l'uno all'altro.

Anche su un pavimento di una stanza è tutto perfetto, noi siamo questo, disordine, pensieri confusi, voci soffuse, baci rubati e silenzi urlanti.

Siamo questo, due anime perse con la speranza di ritrovarsi.

Mi alzo svogliatamente dal corpo di Ryan. Rimane minuti in silenzio, con la testa appoggiata al muro ad osservarmi.

Arrossisco imbarazzata dal suo sguardo profondo e mi giro, facendo finta di osservare la stanza.

Lo sento alzarsi, percepisco la sua presenza dietro di me, sento le sue dita affusolate scostarmi i capelli dalla spalla, posa le sue mani sulla mia vita, stringendomi a se da dietro.

«qualcosa ha richiamato la tua attenzione?» sussurra al mio orecchio.

Sorrido timidamente, mi guardo bene attorno e noto con dispiacere che questa stanza è spoglia, cupa.

Sorrido forzatamente e giro la testa vero di lui per guardarlo.
«dobbiamo riempire questa stanza Ryan, è vuota e tu non sei così» sussurro, ad un soffio dalle sue labbra.

«magari vedi quello che in realtà non c'è» dice in risposta.
«sei mille sfumature di colore Ryan devi solo, darmi la possibilità di decifrarle» mormoro decisa a fargli capire ogni mia singola parola.

Non risponde, semplicemente sposta i suoi occhi nei miei e questo basta per farmi capire quello che pensa, io e lui, parliamo con l'anima.

Siamo due anime rotte che stanno cercando di aggiustarsi a vicenda.

Appoggio la mia fronte sulla sua sospirando. «devo andare Ryan»sussurro tristemente.
«lo so» sussurra a sua volta baciandomi dolcemente la fronte.

Subito sul mio viso si allarga un sorriso sincero.  «vieni con me?» chiedo, scostandomi di poco da lui. «non posso April lo sai» risponde brusco.

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