La vita è come un'eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii.
(James Joyce)«allora April, cosa mi racconti?» domanda Elisabeth, con un sorriso sulle labbra.
Le sorrido cortese. «tutto bene» rispondo, cercando di non far trapelare emozioni.
«qualcosa mi dice che c'è alcunché che ti turba» dice tranquilla, chiudendo il quaderno davanti a se.
La guardo scioccata. «non a caso faccio questo lavoro, so leggere i segnali del corpo April» spiega, sorridendo soddisfatta.
Rimango in silenzio. «i tuoi occhi cercavano una via di fuga dalla mia domanda e la mano destra ha stretto il bracciolo della sedia. Sono tutti elementi che ti hanno tradita» proferisce con tono professionale.
Faccio una smorfia, allentando la presa sulla sedia. «forza, parla» mi incita seria.
«domani inizia il weekend e mia madre ha detto che ha una sorpresa per me» mormoro insicura.
«e a te spaventa non sapere cosa o chi sia, hai paura di non saper controllare la tua reazione e deludere tua madre.» dichiara atona.
Spalanco la bocca sconcertata.
«esattamente» sussurro, abbassando lo sguardo sulle mie scarpe.«April, qualunque cosa sia, non deluderai tua madre e se succedesse qualcosa, lei, capirebbe» mi rassicura dolcemente.
«non può esserne certa» sputo amara. «è vero ma, l'amore di una madre va oltre tutto e tutti, non sarà una reazione a ferirla.» pronuncia convinta.
Annuisco, anche se ancora un po' titubante. «hai altro di cui vuoi parlare?» chiede. Nego con la testa. «April posso chiederti una cosa?» domanda pacata.
«c-certo» mormoro confusa.
«se Ethan qualche minuto prima ti avesse chiamato, tu, cosa gli avresti detto?» chiede, senza far trapelare emozioni.A questa domanda mi immobilizzo e i muscoli si tendono. La guardo con un cipiglio in fronte, pronta ad urlarle contro a causa di questa domanda.
Ma poi ci penso, rimango in silenzio a rimuginare sulle sue parole. «gli avrei detto di non farlo» sussurro.
«e se lui non avesse cambiato idea?» chiede di nuovo. Scuoto la testa per non piangere. «avrei fatto di tutto per evitare che accadesse» mormoro convinta.
«e se non fosse comunque bastato, se il suo dolore era troppo grande per riuscire ad essere gestito?» domanda, guardandomi attentamente.
«non avrei più provato a farlo ragionare, avrei agito» dico atona.
«sei così egoista?» pronuncia ad un certo punto, facendomi rimanere di sasso.«c-che cosa sta dicendo...» sussurro ferita. «non puoi obbligare qualcuno a vivere» spiega seria.
La guardo non emettendo un suono. «Non puoi decidere per gli altri, non puoi obbligare qualcuno a vivere una vita che gli causa dolore.
Ed April, non potevi salvare Ethan perché se avesse avuto qualche possibilità di cambiare idea, qualche ripensamento, quel giorno, ti avrebbe chiamato. Avrebbe chiamato te.
Penso che tu ti stia incolpando per la sua morte solo, perché non trovi una spiegazione al suo gesto.
Ma April, non sempre c'è una spiegazione a quello che accade.
La vita è imprevedibile, proprio come la mente umana.» conclude, posandomi una mano sulla mia in segno di conforto.La guardo con le lacrime agli occhi. «riuscirai ad imparare a vivere senza di lui April.» mormora dolcemente.
Sentendo queste parole la guardo confusa. «perché mi ha fatto quella domanda prima?» chiedo, osservandola circospetta.
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Lost Souls
ChickLit(COMPLETA) IN REVISIONE Vi siete mai chiesti cosa accade quando l'anima di una persona si sgretola fino a diventare solo polvere? April lo sa bene, distrutta dalla perdita del suo migliore amico, il suo dolore sfocia in un gesto estremo che viene f...