Non permettere alle ferite di trasformarti in quello che non sei.
(Paulo Coelho)«quindi non ho capito l'hai trovata nel porta foto?» mi chiede per la terza volta Selene.
Dopo aver parlato con Ryan, Elisabeth mi ha lasciata andare, non volendomi turbare maggiormente con la promessa però, di andare da lei prima di pranzo.
Adesso mi trovo in stanza, sto parlando con Selene di quello che è successo qualche ora fa.
«si, era qui» dico, indicando l'album che ho ancora in mano. Lo accarezzo involontariamente.
I miei ricordi.
Sarai sempre con me.«mi dispiace April, avrei voluto essere qui con te» esclama abbassando lo sguardo.
Mi avvicino a lei sorridendole. «non fa niente, non potevi saperlo» la rassicuro.
«tu come stai?» chiedo guardandola bene. «sto meglio» dichiara. La guardo incerta.
Le prendo una mano e la conduco al mio letto. Ci sediamo una difronte all'altra e decido di parlare. «possiamo superarla insieme va bene? Io lo so che non dipende da te, ma non devi far vincere il passato chiaro?» pronuncio con decisione.
Annuisce energicamente. Sorrido. È ora che lei sappia. «Selene» mormoro. Mi guarda aspettando che io parli. «il ragazzo della lettera è il mio migliore amico o meglio lo era. Si è tolto la vita» sussurro l'ultima parte.
Mi guarda con sguardo compassionevole.
«L'avevo intuito» afferma. Annuisco impercettibilmente.«io sono qui perché non riuscivo a vivere senza di lui, ho perso mio padre e quando anche lui se ne andato mi è caduto il mondo addosso, di nuovo» spiego, facendo un respiro profondo per non crollare.
Selene mi abbraccia, appoggiando il mento sulla mia spalla. «mi dispiace per quello che hai dovuto passare, non lo meriti» bisbiglia al mio orecchio.
«nemmeno tu» sussurro decisa.
Nessuno lo merita.
Rimaniamo minuti infiniti stretti in un abbraccio. Infine mi scosto lentamente.«adesso devo andare da Elisabeth e tu all'ultima ora della mattina, ci ritroviamo qui e andiamo a pranzo» dico alzandomi dal letto.
«va bene, porta Ryan mi raccomando» esclama ridacchiando. «Selene, cosa vuoi dal mio ragazzo?» chiedo alzando un sopracciglio.
«niente di che, l'ho solo rivalutato» risponde tranquilla. Il mio cuore a queste parole inizia a battere velocemente. La guardo con gli occhi lucidi.
«non fare quegli occhioni April, forza vai, ci vediamo dopo» pronuncia ridacchiando. Le sorrido felice, ci salutiamo e poi ognuno va per la propria strada.
Cammino per il corridoio persa nei miei pensieri. Quando mi sento toccare una spalla mi blocco. Mi giro, scontrandomi con gli occhi di Elias.
«ehi April» mi saluta sempre sorridente. «ciao Elias! Come stai?» chiedo allegra.
«non c'è male, tu?» domanda alzando un sopracciglio. «sto bene» rispondo sincera.
Mi guarda attentamente come se mi stesse analizzando. «sei sincera, quindi vuol dire che Ryan non ha fatto l'orgoglioso» esclama pungente.
Arrossisco e ridacchio imbarazzata. «è stata colpa mia però» mormoro abbassando lo sguardo.
«April tutti commettono errori ma l'importante e vedere quanto cuore ci mettono per rimediare» proferisce serio.
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Lost Souls
ChickLit(COMPLETA) IN REVISIONE Vi siete mai chiesti cosa accade quando l'anima di una persona si sgretola fino a diventare solo polvere? April lo sa bene, distrutta dalla perdita del suo migliore amico, il suo dolore sfocia in un gesto estremo che viene f...