"buon viaggio.."

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 “quando tornerai?”

“non lo so…Camilla! Spero presto! Purtroppo gli affari a Parigi ora vanno bene e potrei realizzare il mio sogno,continuare l’attività di mio zio e rendere fiero qualcuno!” rispose Matteo.

 Guardai un orologio nero appeso  ad un muro grigio,nella sala d’attesa.

“devi andare o perderai l’aereo!”

Mi sfiorò il viso,ed io premetti la sua mano contro la guancia,respirando l’amaro profumo di un “arrivederci” che speravo non si trasformasse in un “addio”.

Istintivamente i nostri occhi si riempirono di lacrime.

“non piangere ti prego..” singhiozzò.

“non posso..”

Mi abbracciò,stringendomi delicatamente.

“mi mancherai,Cami!”

“anche tu..”

Afferrò la valigia e  si incamminò. Un’hostess  gli prese il biglietto,sorridendogli dolcemente e augurandogli buon viaggio.

Lui mi guardò per un ultima volta e quando girò la curva,sparì.

Provai un forte dolore al petto,come se con lui si fosse portato via anche una parte di me.

Iniziai a piangere e si formò quel nodo alla gola che tanto odiavo.

“CAMILLAAA!” mi girai.

Era Matteo che urlava il mio nome,correndo verso la mia direzione.

Mi prese le mani,guardandomi,con il respiro affannato e gli occhi rossi dal pianto.

“ti amo..cami!”

E mi baciò,curando il vuoto creato precedentemente.

“ti amo anche io “ sussurrai.

Erano passate due settimana dalla partenza di Matteo e  tre dalla dimissione di mia zia dall’ospedale.

Per quanto riguarda quest’ultima,aveva deciso di  andare a fare l’ennesimo viaggio in Spagna,per  potersi distrarre. Aveva rifiutato l’aiuto di uno psicologo,anche se secondo me ne aveva veramente bisogno,almeno per questo primo periodo.

Oggi era il 29 agosto. Avrei ritirato l’ultima paga per quest’estate,per poi andare a festeggiare con Jolie in una  festa in maschera in discoteca,nel centro della città.

Squillò il telefono.

Lo afferrai con la spalla cercando di non bagnarlo con la schiuma che avevo fra le mani.

“hey piccola furfante!” era Jolie.

Mi chiamava così da quando ero riuscita a vincere una schedina da 300 euro.

“andiamo a fare shopping per sta sera? Ho visto dei vestiti veramente stupendi!”

“ora?”

“si!”

“finisco di fare il bagno a Billy e andiamo!”

“okay,tesoro!”

 Riattaccai.

“ Ti devo lasciare da Lilia oggi!

Abbaiò. Scodinzolando.

Quando non potevo tenerlo,c’era una signora anziana nel quartiere che si era trasferita da poco. Era dolcissima e mi voleva un bene dell’anima. Mi trattava come una nipote,in quanto le sue non venivano mai e inoltre adorava Billy,ed era una cosa reciproca,forse per l’enorme quantità di crocchette che gli dava.

In fondo era anche un modo per non farle sentire la solitudine. Mi faceva così tanta tenerezza.

Accompagnai Billy e poi con il motorino raggiunsi Jolie in centro.

Comprammo degli abiti veramente stupendi e poi andammo a mangiare il sushi in un ristorante.

“allora come va con Matteo? Novità? Si è fatto più sentire?”

Abbassai lo sguardo bevendo un po’ di coca-cola.

“No. Da quando mi chiamò,la sera dell’arrivo a Parigi,di lui non ne so più niente.  Non compare online da nessuna parte..e ho anche provato a chiamarlo ma da sempre segreteria.”

“credi sia stato un addio?”

La guardai.

“penso di si!”

*angolo scrittrice*

finalmente sono riuscita ascrivere un altro capitolo. Spero vi piaccia e che continui a regalarvi sempre nuove sorprese ed emozioni. Mi scuso con tutti voi per l'attesa.

Come state passando il carnevale? Da me si festeggia ovunque con carri e tanti,anzi tantissimi colori,maschere e sorrisi. 

Vi voglio bene! un bacione! 

l'essenza di vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora