Fuori aveva smesso di piovere,ma era ancora molto nuvoloso. Sembrava che le stagioni si invertissero e che l’estate non voleva proprio saperne di arrivare.
Era li. Poggiato alla corteccia di un albero mentre si fumava una sigaretta.
“ciao,Camilla!” disse,buttando la cicca,spegnendola.
“che voleva prof.?”
“si ricorda di quell’accaduto con Clara in macchina?”
“e come potrei scordarlo!” e sorrisi,lievemente.
“BENE! DIMENTICALO! Nessuno deve sapere niente! Altrimenti,giuro che ti boccio!”
“andiamo con le minacce,signor professore?” dissi, incrociando le braccia,con tono divertito.
“no,assolutamente no!” abbassò lo sguardo. “è un avvertimento! Sia chiaro!”
“senta,se le i mi ha chiamato qui,per dirmi solo questo,può stare tranquillo! A me non interessa! Neanche volevo tirarvi l’acqua,anzi,si lo ammetto è stato divertente,ma anche incosciente da parte di tutti! Quindi per quando mi riguarda non dirò niente!”
Emise un sospiro di sollievo. “ e per quando riguarda Andrea e gli altri ragazzi?”
“non lo so,ci parli lei!” stavo per andarmene quando mi bloccò per il polso,con una stretta,abbastanza forte.
“aspetta Camilla!”
Lo guardai,sbuffando.
“non posso perdere il lavoro per uno scherzo adolescenziale!”
Scoppiai a ridere. “ ma se lo sa tutta la scuola che lei e Clara avete una specie di relazione,se così si può definire!”
“lo so perfettamente,ma fino a quando restano voci,prive di prove,non mi interessa! Inoltre,se dovesse succedere qualcosa non andrò di mezzo solo io,ma anche la signorina Clara e questo non posso permetterlo!”
“lo immaginavo! Senta non so come dirglielo ma non mi interessa! Non dirò niente,ora se per favore mi fa andare…ho impegni più importanti!”
Mi salutò,ricordandomi di fare la relazione sulla cipolla di laboratorio.
Tornai a casa e mi buttai sul divano,accendendo la televisione,con in mano un sandwich. Nel frattempo,notai il biglietto da visita di Daniel,vicino la lampada e decisi di chiamarlo.
Dei soldi in più mi avrebbero fatto comodo.
“pronto chi è?” chiese una voce, maschile.
“sono Camilla!”
“ah sisi,la ragazza di Antony! Fortuna che mi hai chiamato! Non sapevo come rintracciarti!Per le 3:00 puoi venire?”
“c-erto!”
“perfetto!” e riattaccò.
Mi andai a fare una doccia. Indossai delle calze nere trasparenti con sopra una felpa lunga. Presi delle scarpe nere rialzate,il cappotto,la borsa e andai da Daniel.
Citofonai.
“primo piano!” disse una voce femminile,che sembrava essere familiare.
Feci due rampe di scale e con mia grande sorpresa incontrai Jolie,la sorella di Giorgio.
Ci abbracciamo. Non so perché ma il mio stato d’animo si tranquillizzò. Adoravo quella ragazza.
“allora come mai da queste parti?” chiese,mentre,mi fece accomodare su una poltrona.
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l'essenza di vivere
Genel KurguCamilla, una ragazza di 17 anni che si trova a lottare quasi sempre tra il dolore e la voglia di ricominciare da zero. Le viene tolto tutto. Il suo adorato fratello e il padre morti in un incidente stradale, insieme alla madre che si trova in uno s...