“Andrea…”
Rimasi pietrificata quando lo vidi comparire davanti a miei occhi.
Dalla fine della scuola i nostri rapporti avevano preso due strade completamente opposte. Non mi scriveva più e di conseguenza non lo facevo neanche io.
Lo guardai dal basso verso l’alto. C’era qualcosa in lui di diverso e non solo esteticamente.
Era abbronzato e aveva tagliato i capelli. Si era anche fatto un tatuaggio sul braccio sinistro. Un’ancora con la scritta Hope.
“cami…”
“dai entra..”
Ci mettemmo sul tavolo della sala e gli offrì qualcosa da bere.
“grazie..” esclamò mentre gli versavo un po’ di aranciata.
“come facevi a sapere della mia nuova abitazione?”
“ho chiamato Alessadra,in quanto a casa di tua zia non c’era nessuno!”
“si..lo so,stanno in Spagna!”
“vacanza?”
“…diciamo di si!” mentii
Respiravo tensione in ogni angolo proveniente da lui. Era una cosa straziante.
“come mai sei qui?” gli domandai,bevendo. “non credo che sia una cordiale visita,c’è ben altro!”
Si guardò le mani…e poi me.
“parto..”
Poggiai il bicchiere.
“in che senso scusa?”
“in tutti i sensi che hai capito. In questi mesi non mi sono fatto sentire perché stavo in Belgio e sono tornato praticamente due giorni fa.”
“in Belgio?” domandai scettica.
“ci trasferiamo li fra tre giorni. Mio padre è riuscito a fare un investimento che cambierà totalmente le nostre vite e non ha intenzione di mollarlo. Ed inoltre non ho neanche la capacità di oppormi alle loro decisioni anche se lo vorrei!”
“ah..” esclamai.
Un nodo alla gola mi salì velocemente.
In un lampo tutte le cose negative del passato si cancellarono e i ricordi positivi riaffiorarono come le il comparire delle stelle dopo il tramonto.
“non voglio che tu te ne vada..” sussurrai.
Mi guardò. Si alzò e mi abbracciò forte.
“non sono riuscito a mantenere la promessa,che non me ne sarei mai andato…”
Lo guardai accarezzandogli la guancia. “non fa niente” e gli strappai un dolce sorriso.
Era strano come le persone potevano far sentire la loro mancanza scomparendo del tutto. Infondo io e lui non avevamo litigato o altro,diciamo che era solo svanito per cause,ora,abbastanza chiare.
“forse è un bene che non ci siamo sentiti..almeno ti sei abituata alla mia assenza!”
Lo abbracciai più forte.
“ho notato che il mio bracciale non l’hai mai tolto!” continuò notando il suo regalo di natale.
“non volevo!”
Quando ad un tratto notai una somiglianza tra l’ancora del mio bracciale e quella sul suo braccio.
“..non ti dimenticherò mai Milla!” sussurrò,capendo il mio pensiero.
“dimmi che non è un addio…ti prego!”
“…spero di no!” sospirò “sei la prima a saperlo!”
Gli sorrisi,cercando di non piangere. Anche se avevamo entrambi gli occhi gonfi di lacrime.
“resta…”
“sempre!” “e non ti dimenticare di me!” concluse.
“mai!”
Passammo qualche ora insieme,dove mi fece vedere la sua nuova casa,scuola,amici,insomma una vita al di fuori della nostra città.
“do una festa a casa mia domani…invito un po’ di gente!” disse prima di andare via.
“a che ora?”
“dalle 18:00 in poi! porta da bere!”
Risi “quello sempre!”
Quando chiuse la porta sprofondai sul divano a piangere,con Billy che mi asciugava le lacrime. Anche se ultimamente le cose fra noi non erano andate perfettamente,in passato è stato pur sempre la mia salvezza,il mio migliore amico,il mio primo amore,prima di Matteo e nonostante tutto gli dovevo davvero tanto.
Passai tutta la notte a farmi divorare dai ricordi.
*angolo scrittrice*
ed ecco a voi un altro capitolo! un bacione a tutti e buonanotte :* ve l'aspettavate lui dietro la porta? e questa notizia? commentate! votate! e mi raccomando continuate a leggere!
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l'essenza di vivere
General FictionCamilla, una ragazza di 17 anni che si trova a lottare quasi sempre tra il dolore e la voglia di ricominciare da zero. Le viene tolto tutto. Il suo adorato fratello e il padre morti in un incidente stradale, insieme alla madre che si trova in uno s...