“devi usare un ferretto per allacciare i bottoncini del corpetto! Sennò non ci riesci con le unghie!” urlò mia zia,chinando il capo e sollevando il velo.
“ho quasi fatto! Se stai ferma due secondi,però!” risposi.
Misi l’ultimo gancio e lei alzò lo sguardo,mirando il riflesso in tutto il suo splendore.
Mi venne quasi da piangere quando la vidi. La somiglianza tra lei e mia madre era spaventosa.
Emanava un’intensa luce bianca. Brillava come una stella.
Il suo volto,disegnato da un leggero trucco che le valorizzava, gli occhi verdi e le labbra carnose.
La collana formata da piccole perle bianca,le sfilava il collo lasciando spazio al vestito.
I capelli neri erano raccolti lateralmente in enormi boccoli,ripresi più volte da perle,fiori e brillanti,tirati leggermente,sulla nuca,da una coroncina dove si poggiava un velo lunghissimo.
“mi sto sposando! Non ci credo!”
Gli sorrisi.
“mia sorella,ne sarà contenta? E Mario? Roberto?”
La guardai,cercando di far finta di non aver capito.
Sospirò e disse:
“andiamo,che siamo in ritardo!” disse guardando l’orologio,appeso al muro. Si erano fatte le 12:00.
“ il bouquet,zia!” e presi il mazzo di rose rosse,ponendoglielo fra le mani.
“grazie!”
Mia nonna rimase senza parole quando la vide scendere le scale. L’abbracciò commuovendosi.
La casa nonostante il trambusto per il matrimonio,era in perfetto ordine,forse per via dei maggiordomi che non facevano altro che correre a destra e a sinistra come dei piccoli pinguini in cerca del pesce.
Dopo la messa avremmo fatto un aperitivo nel giardino,che secondo mia nonna può accogliere oltre 300 invitati. Tutta la staccionata in legno era decorata da fiori legati da tulle bianco ed oro,con piccole luci per illuminare il perimetro. Inoltre vi era un lunghissimo tavolo,dove successivamente,sarebbe stato colmo di piccoli stuzzichini e bevande di tutti i tipi.
Dopodiché saremo andati al ristorante per la cena,seguita da una festa finale,a fine serata.
Salì in macchina insieme a mia nonna,mentre mia zia andò in un’altra auto.
“dove hai preso questo vestito? È stupendo!” chiese dolcemente.
“…emh..un regalo!”
“di Matteo vero?”
“si..” risposi arrossendo,giocando con lo chiffon della gonna,incastonata al bordo da piccoli brillantini.
I miei morbidi boccoli castani,raccolti leggermente,erano illuminati dai raggi del sole donandogli dei riflessi rossi. Anche il corpetto con scollo a cuore brillava,per via delle numerose paillettes.
La cerimonia fu lunga e abbastanza noiosa,ma nonostante questo vedere Caterina commuoversi all’altare quando Paolo pronunciò il “si” mi creò una certa tenerezza.
Vederli felici mi portò a pensare alla mia di felicità,ad un ragazzo. A lui. Matteo.
Non si era fatto più sentire dal giorno del bacio. Non sapevo cosa pensare. L’idea di tornare a soffrire a mi terrorizzava. Perché doveva essere tutto così complicato? E non potevo vivermi una NORMALE RELAZIONE COME TUTTE LE ADOLESCENTI SU QUESTO PIANETA.
i miei soliti complessi mentali,furono catapultati in un bicchiere di spumante,accompagnato da un piccolo tramezzino nel giardino di mia zia.
Avevo socializzato con due “presunte cugine” Elena e Elisabetta,due gemelle,ma a mio parere completamente diverse,non solo caratterialmente ma anche fisicamente.
“vieni a trovarci a Lecce vero?” propose Elena.
“c-erto! Quest’estate,quando finisco la scuola potrei venire da voi!”
Ci scambiammo i numeri e andammo a sederci su un tavolo.
Stavo mangiando una tartina con loro quando un cameriere mi chiamò
“signorina Camilla”
“mi dica Ettore!” dissi gentilmente,guardando il cartellino con scritto il nome,appeso sul suo petto.
“qualcuno chiede di lei nel salotto!”
“sarà il solito fotografo!” sbuffai,finendo velocemente il cibo in un solo boccone.
“torno subito! Scusate!”esclamai sorridendo,pulendomi la bocca con un tovagliolo.
*angolo scrittrice*
ed eccomi ritornata per scrivere il seguito di questa storia! chi ci sarà nel salotto? avete qualche idea? cosa ne pensate del capitolo. So che è molto descrittivo,ma sono particolari che a me piace dire >.< spero non risulti noioso! un bacione a tutti <3
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l'essenza di vivere
Ficción GeneralCamilla, una ragazza di 17 anni che si trova a lottare quasi sempre tra il dolore e la voglia di ricominciare da zero. Le viene tolto tutto. Il suo adorato fratello e il padre morti in un incidente stradale, insieme alla madre che si trova in uno s...