A cena siamo tutti e tre.
"Come sta Margaret?" Chiedo sedendomi
"Bene si ricorda fino a prima dell'incidente e non sa che la madre è morta e per
adesso non lo deve sapere, le abbiamo detto che è in viaggio per lavoro e tornerà tra
un mese" mi informa il padre, guardo Alex sembra distrutto, come se gli fosse appena
caduto il mondo addosso.
"Ehi che hai?" Lo guardo lui scuote la testa
"Ho dormito poco. Te che fine hai fatto oggi?" Evita di parlare di lui, non mi piace
questa cosa
"Ho guardato una partita di football e quando lo stadio era vuoto Tony mi ha
insegnato come si gioca"
"Ti sei divertita?" Chiede come se fosse una domanda d'obbligo non che gli interessi,
non lo biasimo che pensi ad altro, solo non capisco perché sia così distrutto e perché
si sforzi di fingere che gli interessi.
"Si" taglio corto se no rischierei di arrabbiarmi. In quel momento mi squilla il telefono,
guardo il numero è la madre di Katy
"Scusatemi è una paziente" mi alzo e raggiungo la sala accanto
"Dottoressa Doson abbiamo bisogno di aiuto" la madre è in lacrime.
"Ehi Che succede?"
"Oggi l'abbiamo trovata in una pozza di sangue l'abbiamo salvata per poco" in quel
momento il mio cuore rallenta, io so in che baratro sta cadendo e so anche che non
ha la forza ne l'amica che la tiri su da lì. Bisogni fermarla prima che cadi.
"Prendo il primo aereo e vengo, fatela restare in ospedale e non perdetela mai
d'occhio arrivo" salgo di corsa in camera e metto in sacca Tutti i vestiti
accartocciandoli. Chiamo mio padre informando che devo tornare prima a Boston per
lavoro. Infilo le scarpe e prendo tutto. Entro in camera da pranzo mentre mi infilo la
giacca di pelle
"Scusatemi veramente è un emergenza, devo tornare adesso a Boston"
"Vai pure" mi sorride il signor Ford. Stampo un bacio ad Alex
"Ci vediamo domani sera"
"Io credo che rimarrò qua fino a questa estate, ho dato tutti gli esami" non mi guarda
neanche. Non riesco a capirlo
"Va bene, allora ti chiamo io domani, torno tra due settimane che finisco gli esami.
Aggiornami su tua sorella" gli do un ultimo bacio a cui lui semplicemente non
reagisce. Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso, sa cosa sto cercando di fare, cerco di
capirlo, non vuole ed abbassa lo sguardo
"Non era un emergenza?" Dice in un sussurro. Io non rispondo e mi avvio verso la
porta.
"Arrivederci signorina aspettiamo che lei torni" mi saluta la domestica saluto con la
mano e velocemente raggiungo l'auto che mi porta all'aeroporto. Alle 10 sono a
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Steps
RomanceCOMPLETO: IN CORREZIONE PRESTO NELLE LIBRERIE E in quella casa avrebbe potuto incontrare chiunque, invece no! Si è trovata faccia a faccia con il suo peggior incubo e la più bella delle emozioni. Elizabeth è una ragazza tormentata dai suoi demoni...