Capitolo 45

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Prima di attraversare il vialetto mi guardo al telefono, mi sono cresciuti i capelli fino si fianchi. Ho la pelle abbronzatissima, e sono più truccata di quanto mi truccassi qui. Indosso ciò che avevo a Miami, un pantaloncino nero, un top in pizzo che mi lascia la pancia scoperta. gli stivaletti senza tacco neri. Ed una giacchetta che lascio aperta davanti verde militare. La collana che mi ha regalato Ethan. Il bracciale oro con le bicchiere che mi ha regalato Riki a Las Vegas, gli orecchini pendenti che mi ha regalato Lory qualche giorno fa. E la borsetta presa al negozio dell'usato di Los Angels

 E la borsetta presa al negozio dell'usato di Los Angels

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Non è da me lo ammetto ma forse è vero sono cambiata. Borsone in spalla, trolley in mano e borsetta nell'altra. Cerco le chiavi in tasca ed apro la porta di casa. Sento le voci ridere e chiacchierare dal salotto. Chiudo la porta delicatamente dietro di me e lascio la valigia, borsone e borsetta all'entrata. Faccio un passo in avanti apparendo sullo stipite della porta
"Ciao ragazzi" saluto, tutti si azzittiscono e tutti si voltano verso di me. Ethan, James e Kevin stanno giocando alla play, Sasha è Rose chiacchieravano insieme a Steph e Nick. Alex non c'è. Steph e Rose si alzano e mi corrono in contro saltandomi addosso. Io le abbraccio a mia volta.
"Dio se mi siete mancate"si staccano da me e mi squadra.
"Sei cambiata" dice Rose, alzo le spalle
"Forse un po' ma mi sento meglio con me stessa" mi guarda strano ma poi mia abbraccia subito dopo. Da dietro due braccia mi solevano io urlo divertita.
"Com'era Miami non ti ho chiamato questa settimana, solo che era appena arrivata Sasha"
"Bellissima domani ti racconto tutto"
James mi abbraccia come se non mi vedesse da una vita
"La prossima volta chiamo l'FBI non ti convien scappare" Nick mi riempie di baci.
"Meno male che sei tornata questa casa senza di te è noiosa. E poi fammi capire che hai fatto per un mese che sei diventata ancora più figa di prima" scoppio a ridere
"Mi sono divertita come una matta, per una settimana sono stata anche con tuo fratello"
"Ma lui era a Las Vegas non a Miami"
"Io Sono sta una settimana a Los Angels, una settimana a Las Vegas ed una a Miami"
"Ti sei divertita eh" dice Sasha, io l'abbraccio
"Come stai?" Le chiedo
"Benissimo tu?"
"Molto meglio di prima" Kevin è rimasto seduto sul divano a guardarmi. Punto i miei occhi si di lui
"Ciao" sussurra. In quel momento mi ricordo di quella notte in cui loro hanno scelto di lasciarmi sola, ma guardando i suoi occhi pentiti. E ripensando al battito del mio cuore che ancora batteva dentro di me sulla come della colline di Los Angels, il rumore della mia rista sotto la fontana di Las Vegas, e il calore del mio corpo a Miami. Capisco che lui non mi ha tolto la vita che nonostante tutto merita di essere perdonato
"Io ti ho perdonato" sussurro sorridendo. Sgrana gli occhi guardandomi.
"Ragazzi io..." sento la voce di Alex dietro di me
"Che succede?" Nick e Ethan si spostano da davanti a me, ed i miei occhi si incastrano nei suoi come una volta, il mio cuore perde mille battiti come faceva prima, ogni parte di me vibra perché per quanto mi costi ammetterlo mi è mancato
"Alex" sospiro. Lui lascia cadere lo zaino Dalla spalla e mi viene incontro, senza darmi il tempo di riflettere mi afferra il viso baciandomi, provo a spingerlo via con le mani sul petto ma invano, forse perché lo voglio anche io. Mille brividi mi percorrono la spina dorsale quanto mi sono mancati questi sentimenti. Allaccio le bracci dietro la suo collo
"Ragazzi" tossisce Rose. Noi ci stacchiamo. Alex mi squadra da testa a piedi alzando un sopracciglio.
"Dove sei andata per sembrare ancora più bella?" io rido per l'identica frase di Nick.
"Un po' in giro. E comunque i baci non si rubano" gli faccio la linguaccia. Sospira.
"Pensavo che un mese ti fosse bastato come tempo per riflettere"
"Beh vedremo" gli altri scoppiano a ridere
"Oh amico qui divari sudare per farti perdonare" James gli tira una pacca sulla spalla.
"Ora scusatemi ma sono stanchissima e devo assolutamente dormire"
"Tranquilla alle valige ci pensiamo noi" dice Ethan ringrazio e salgo in camera buttandomi a peso morto sul letto. In quel momento arriva una chiamata. Un numero non memorizzato
"Si chi è?"
"Salve signorina Dosono, sono la psicologa che sostituirà per cinque mesi"
"Si volevo ringraziarla molto per l'opportunità"
"Oh niente cara, ho visto i tuoi precedenti esami e hai il massimo dei voti in tutto, in più Christian mi ha detto che sei la migliore alunna mai avuta. Ti ho inviato per email i dati dei pazienti. È libera di usare la terapia che vuole io"
"Oh la ringrazio molto"
"Bene inizierai lunedì, informami sui progressi. Ah la informo che c'è una paziente che è in terapia da anni e non ha aperto bocca"
"Vedrò che fare. Arrivederci" subito dopo scarico le informazioni e le vado a stampare in studio. Sono in totale 7 pazienti bambini e 10 adulti quasi il massimo che si possono avere"
Prendo un quaderno di cartellone trasparenti e li infilo dentro. Prendo un'agenda per scrivermi gli orari tra scuola e pazienti. Prendo un quaderno dove dentro scriverò le informazioni. Mi infilo sotto le coperte stremata dal viaggio

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