La mattina mi sveglio presto. Preparo la colazione a tutti fino a quando non sento un bambino piangere, salgo al pianto di sopra entrando in camera di Kevin, lui ha un cuscino sulla testa e lei si sta alzando disperata.
"Faccio io Tranquilla dormi"
"Grazie" lo tiro fuori dal box
"Te sei Lizzy la ragazza bellissima" io gli tocco il nasino e lui chiude gli occhi
"È più bella la tua mamma" usciamo dalla stanza e lo porto giù mettendolo seduto sulla micro sedia
"Hai fame?"
"Si" prendo i biscotti che trovo in frigo. Lo imbocco ed il bambino ride.
"Vieni" lo prendo in braccio lo porto sul divano, lasciandolo seduto su di me, accendo i cartoni animati gli Avenger
"Tu cosci il mio papà" Mi Chiede il piccolo, ha 3 anni è già intelligente
"Si lo conosco"
"Me lo fai conoscere?"
"Dopo chiedo alla tua mamma e se dice ok ti porto da lui" poco dopo si addormenta. Io mi sdraio di fianco sul divano e lo lascio accovacciato davanti a me tenendolo con un braccio. Ha svegliarmi è un rumore di piatti. Mi stiracchio e noto che i ragazzi stavano sparecchiando. E Zed si è svegliato. Lo faccio scendere dal divano e lui corre a giocare.
"Saresti una bellissima madre" mi sorride Sasha
"Grazie. Mi ha chiesto di presentargli suo padre" Sasha sbuffa
"Io non lo posso guardare in faccia"
"Posso farlo io" mi guarda illuminandosi
"Lo faresti?"
"Certo mi vesto e vado a rompere le palle a quel coglione" sorrido
"Non da sola" mi guarda male Alex
"Mi porto Franklin e la pistola, sei contento? Lo faccio solo per il bambino" sbuffa e si volta
"Sono sempre così questi due?" Chiede Sasha a Rose
"Oh no in questo periodo meglio del solito" Alex gli fa il seganccio ed io guardo l'alto. Salgo in camera indossi i jeans bianchi strappati, una canottiera con il teschio e la giacca di pelle. Tacchi neri, solito trucco e lascio i capelli. Pronta. Scendo di giù. Prendo Zed e gli infilo il cappottino decido che lo porterò in braccio
"Dove andiamo?"
"Dal tuo papà, ti va?" Gli si illuminano gli occhi.
"Ciao a tutti"
"Franklin ti sta aspettando qua fuori" vedo la macchina con i finestrini oscurati e salgo sopra.
"Ciao" mi bacia la guancia e poi sorride al bimbo. Durante il viaggio Zed non si lamenta. Scendo davanti al grattacielo.
"Salgo da sola"
"Se lo sa Alex mi uccide"
"Ma Alex non lo saprà" gli faccio l'occhiolino. Citofono a caso.
"Chi è?"
"Scusi non trovo più le chiavi del portone e devo salire a casa" la signora mi apre. Salgo in ascensore fino al 4 piano. E busso a Dylan. Mi apre una ragazza mezza nuda.
"Chi sei?" Non la guardo minimamente scansandola entrando.
"Dylan vestiti ti ho portato una sorpresa" il bambino si stringe a me. La ragazza scompare in bagno, Dylan esce dalla stanza senza maglietta, si paralizza davanti a suo figlio. Afferra la maglietta bianca da terra e sa la infila.
"Chi è?"
"Zed lui è tuo papà, Dylan lui è tuo figlio" gli tolgo il cappottino poggiandolo sul divano. Sono uno la fotocopia dell'altro. Lo guarda sbalordito. Il bambino allunga le mani verso il padre. Lui mi guarda e scuote la testa. Io prendo Zed mettendolo tra le braccia di Dylan. Il bimbo gli tocca le guance poi le labbra, poi gli occhi che lui chiude e poi i capelli.
"Sei uguale a me" Dylan lo guarda con le lacrime agli occhi ed un sorriso a trentadue denti.
"Si è vero, ma sono sicuro che diventati bello come tua madre"
"Perché non stai insieme a mamma?" Mi guarda in cerca di supporto.
"Zed... piccolo il papà lavora molto e quindi non può stare con la mamma"
Dylan mi ringrazia con gli occhi.
"Be ma un giorno tornerai a casa. Sai l'anno prossimo inizio l'asilo qui in una nuova città. Ho conosciuto anche zio Kevin. Avrò anche altri zii?" Dylan annuisce
"Zio Alex e Zia Margaret, mia sorella e mio fratello"
"Quindi avrò anche dei nonni, mamma dice che non li ho più e che son tra gli angeli"
"Si hai anche un nonno e una nonna ma non li puoi vedere sai sono molto occupati ma quando sarai più grande te li faccio cascare"
"Papà ma quindi adesso io e te ci vedremo sempre" mi guarda supplichevole, io prendo in braccio Zed
"Piccolo il papà è stanco" gli infilo il cappotto.
"Verrà lui a trovarti tra qualche giorno. Mi aspetti un attimo alla porta" lo lascio a terra. Poi mi volto verso Dylan
"Che hai intenzione di fare?"
"Tanto mio padre lo ha già scoperto e ha offerto a Sasha dei soldi. Tuttavia non intendo rinunciare alla mia vita per lui" spalanco la bocca.
"Non puoi fargli questo, dovresti sapere che significa crescere senza padre"stringe i pugni
"Sarò un padre, trascorrerò con lui tutti i sabati e le domeniche pomeriggio, e se Sasha sarà impegnata potrà darlo a me. Ma io non tornerò con Sasha e non intendo pagare le spese per lui, se non lo sport, va bene? Riferisci a lei dato che non risponde al cellulare"
"Chi sa perché" borbottò
"Non fare l'insolente" Mi punta il dito contro
"Ma vaffanculo" prendo Zed in braccio e scendo diretta a casa. Arrivata lì racconto a Sasha le novità e lei decide di chiamarlo. La giornata la passo a leggere i fascicoli per i pazienti di domani. Ceniamo tutti Insieme
"Lizzy prima che usciamo ci canti qualcosa? Abbiamo spostato il tuo pianoforte nell'altro salotto" sorrido
"Alex suoni con me?" Mi guarda sbalordito
"Davvero?" Annuisco. Tutti Insieme andiamo di la. Alex si siede al pianoforte ed io accanto a lui, di fronte ai ragazzi con una mano sulla sua spalla.
"Scelgo Io questa volta" si impone Alex
"La canzone sarebbe?"
"La consci, e mi ricorda me e te" inizia a a suonare Thiusen Year, lo guardo sorridendo, chiudo gli occhi ed iniziò a cantare la dichiarazione d'amore più bella che ci sia. Alle ultime tre note apro gli occhi e lo guardo.
"Cos'era questa?"
"Uno scusa?" Si alza accanto a me
"Sei perdonato" una scintilla di gioia gli attraversa gli occhio e mi stampa un bacio casto.
"Non ti avevo mai sentita cantare... sei da perdere il fiato" afferma Rose, io le sorrido
"Merito del musicista" Alex alza gli occhi al cielo.
"Ma allora sai che ha cambiato scuola" afferma James
"Lo ha saputo prima di voi cretini" dice Alex.
"Bene forza, su, avete un compito da svolgere" spingo i ragazzi fuori
"Con delicatezza" urlo mentre si allontano.
"Cosa farai a quella poverina" Chiede Rose
"Oh non sarò cattivissima"
"Sasha metti Zed a dormire e blindati in camera non deve vedervi"
"Bene allora buona notte" ci bacia a tutte e sale in camera.
"Non la possiamo portare nella stanza segreta, ci sono le armi"
"la metteremo nel salotto, non troverà mai la stanza, fate parlare me" togliamo tutte le fotografie con i nostri parenti, infilo una pistola nel retro dei jeans e un coltellino negli stivali. Poco dopo sentiamo una macchina arrivare
"Sono arrivati"
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Steps
RomanceCOMPLETO: IN CORREZIONE PRESTO NELLE LIBRERIE E in quella casa avrebbe potuto incontrare chiunque, invece no! Si è trovata faccia a faccia con il suo peggior incubo e la più bella delle emozioni. Elizabeth è una ragazza tormentata dai suoi demoni...