capitolo 58

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"Alex c'è tuo padre" dico aprendo la porta, lo trovo intento a scrivere su un

pentagramma.

"Esci dalla mia stanza ora scendo" ringhia

"Non c'è bisogno di essere costantemente stronzi lo sai"

"Disse la Reggina dei ghiacci" sorride acido, ma quanto è simpatico? Alzo gli occhi al

cielo e chiudo la porta. Mi vesto indossando dei pantaloncini jeans strappati, con

sopra una maglietta arancione scuro con lo scollo a V, che lascia la pancia scoperto,

lascio la mia chiamo mora lunga fino alla vita naturale quindi con delle balze. Mi

trucco come al solito aggiungendo l'eye-liner ormai parte del trucco tipico, rimango

scalza.

Scendo a trovo tutti intenti a chiacchierare, non vedo Alex ed il

padre.

"Principessa" mi chiama Zed

"Ehi mio eroe" lo sollevo in aria. Lui inizia a correre io mi metto a carponi

inseguendolo.

Pov's Alex

"Papà saliamo in camera" faccio segno con mio padre, mi segue con eleganza, quando

passiamo la sentiamo imprecare contro la collana. Trattengo un sorriso. Faccio segno

a mio padre di entrare in studio la mia camera é troppo disordinata. Lui si mette in

terrazzo che da sul giardino dove sono gli altri.

"Ho parlato con Dylan e so cosa sta succedendo tra te e Lizzy, anche Kevin dice di

essere preoccupato, tu non sei mai a casa e lei esce per lavorare e poi si mette a

dormire, dice che non la vede ridere da molto tempo" perché nessuno riesce a

pensare a se stesso?

"Dovrebbero imparare a farsi i fatti loro. È la mia vita ne faccio quello che voglio te

l'ho già detto" in quel momento Lizzy entra in giardino in tutta la sua bellezza

"Certo ma sai lei aveva una luce negli occhi che fino a poco tempo fa avevo visto solo

in tua madre"

"E sarebbe?"

"È la luce del coraggio si vede che sta affrontando qualcosa ma io l'ho vista sorridere

sempre anche mentre piangeva" scuoto la testa, basta! Perché lei è così perfetta...

anzi come fa a rendere ogni suo difetto una cosa bella.

"Perché lo stai facendo? Certo così puoi avere chi vuoi ma diciamocelo lei è meglio"

"Non la odiavi? Ti prego continua a farlo eri l'unico a riuscirci" sorride divertito

"E coma fai ad odiarla? Guardala" sorrido vedendola gattonare dietro Zed e poi

iniziare a fargli il solletico mentre gli altri chiacchierano indifferenti. Lei inizia a

cantare ballando in ginocchio con Zed

"Non ne troverai un'altra uguale" lo so, non servi anche te a ricordarmelo ci sono già

altre 4 teste di cazzo in questa casa

"Papà guardami, io distruggo tutto ciò che tocco, lei è un uragano di emozioni,

nessuno di noi sa che significa amare o anche solo essere amati, non ce lo ha mai

insegnato nessuno. Cosa pensi ne varrà fuori?" Lui ride

"C'è una cosa di cui sono certo, vi amate come pochi ma non fate altro che

distruggervi a vicenda, non so cosa ne verrà fuori nessuno lo può sapere ma bisogna

provare, perché te ne pentirai quando ti renderai conto che nessuno è capace di farti

provare ciò che ti faceva provare lei, e tu non hai neanche provato" ha ragione cazzo,

so di amarla lo sa anche lei che è così, ma non possiamo stare insieme io rovinerei

anche lei e non me lo perdonerei mai, per questo l'ho lasciata perché potesse trovare

qualcuno che la faccia sorridere non piangere. E se invece andasse bene.

"É troppo tardi ha perso fiducia in me e non so cosa fare"

"Non è mai troppo tardi. Azzera tutto, ricomincia come se vi foste appena conosciuti,

e vi doveste ancora dare il vostro primo bacio" in quel momento un lampadina si

accende nella mia testa, basta commiserarmi è il momento di mettere la testa sulle

spalle e lottare per ciò che amo di più al mondo.

"Grazie papà, come mai questa gentilezza"

"Una persona mi ha fatto capire che bisogna lasciarsi andare nella vita"

"Non fartela scappare eh" rido lui mi guarda male. Scuoto la testa e scendo in

giardino per iniziare il mio piano. Mi avvicino alle spalle di Lizzi e le sfioro i fianchi, si

volta di scatto facendomi nuovamente innamorare dei suoi occhi grigio/azzurri.

"Che c'è?" Chiede a pochi millimetri da me non lasciando trapelare nessuna emozione

"Ti va di uscire con me?" Un lampo di stupore gli attraversa gli occhi

"Mi prendi in giro?"

"No, vuoi uscire con me un vero appuntamento" sembra indecisa, io provo

nuovamente a sfiorargli i fianchi e lei si irrigidisce sotto al mio tocco

"Va bene, quando?" Sospira

"Stasera alle 8 ti aspetto in moto"

"Come mi devo vestire" alzo le spalle

"Tanto sei bella con tutto quindi come ti pare" arrossisce leggermente e poi torna a

giocare con il piccolo. Due mani gracili mi affermano il polso trascinandomi in casa.

"Sasha che ti prende?" Non sopporto la vista di questa ragazza, Kevin è il mio

migliore amico ma sua sorella è una autentica vipera

"Perché le hai chiesto di uscire? Con me scopi e basta"

"Come con il resto della popolazione femminile, ma adesso basta amo davvero Lizzy e

lo dovresti accettare subito" mi guarda con odio

"Te la farò pagare Alexander Ford"

Scoppio a ridere, lei e cosa potrebbe farmi

"Ah si e come?" Lai scuote la testa infuriata

"La vendetta va servita fredda" recupera suo figlio in lacrime e se ne va. Possibile che

il mondo ce l'abbia con me e Lizzy?

Pov's Lizzy

Non riesco a capire cosa passi per la testa di Alex, mi ha chiesto di uscire così come

se niente fosse successo, poi ho capito che stava ricominciando da zero, si vuole

riconquistare la mia fiducia passo per passo, e per tutto lo sforzo glielo dovevo un si.

Steph e Lory a momenti mi uccidevano per non farmi andare, quest'ultima sarebbe

venuta qui da New York pur di fermarmi. Mentre Rose e Ally erano felicissime per me

ma se mi avesse fatta soffrire un altra volta mi avrebbero incatenata a casa. E adesso

è il momento di iniziare questa inaspettata serata

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