Captiolo 17

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Alle 4 sono di nuovo in casa, i miei amici non ci sono. Mi siedo sul divano a riflettere, devo prendere il telefono di Dylan ma come? So che forse ciò che sto facendo è inutile, ma ormai considero Kevin come un fratello e voglio che Sasha torni da lui. L'unico modo sarebbe o farlo ubriacare, o conquistarmi la sua completa fiducia. Mi squilla il telefono, Micke
"Ti ricordi l'incontro di stasera è molto importante"
"Certo tranquillo"
"E trova qualcuno che ti riaccompagni non voglio il peso di uno stupro sulle spalle"
"Vaffanculo"
"Grazie, ti aspetto" poi attacca. Ho una geniale idea, chiamo Dylan
"Ehi bellissima"
"Ehi, senti stasera ho un incontro mi accompagni e riporti a casa?"
"Certo, a che ora?"
"La gara è a mezza notte passa da me verso le undici così ho tempo di scaldarmi"
"Ci sarò" poi attacca lui. Mi siedo a guardare la televisione ed il telefono squilla nuovamente. Numero privato, rispondo
"Chi sei?" Dico prima che possa parlare
"Se stasera vinci l'incontro te ne pentirai" io rido
"Cosa vorresti farmi?"
"Resterai sola"
"Sono abituata ad essere sola"
"Oh no, non sei mai stata davvero sola, perdi o ne subirai le conseguenze"
"Vaffanculo" attacco il cellulare. Col cazzo che perderò. Continuo a guardare la televisione, Fino alle 7 quando gli altri tornano.
"Ciao" saluto dal salone.
"Com'è andata con Dylan?" Chiede sarcastica Rose
"A meraviglia usciamo anche stasera" nessuno deve sapere del mio piano, uno non vorrebbero che lo facessi, due sembrerei troppo buona e tre la voce girerebbe e arriverebbe anche a lui. Kevin mi guarda malissimo e se ne va, se solo sapessi che lo faccio per te.
Alex si inginocchia alla mia altezza
"Non ti salverò questa volta"
"Non ho bisogno di essere salvata"
"Cazzo Rose ti ha anche raccontano la storia" sbraita Nick. Io mi alzo
"Un lato della medaglia, avete mai chiesto a Dylan lui cosa ha provato, l'altra faccia?" James spalanca la bocca
"Stai esagerando"
"Vi ripeto che la mia vita non è un problema vostro" lo scanso per sorpassarli, Steph mi ferma per un polso
"Attenta a quello che fai" dice, io mi libero della sua stretta e salgo in camera. Stringo i pugni lungo i fianchi per non infuriarmi. Mi sdraio sul letto per riposarmi e gli occhi mi si chiudono.
"Papà" urlo scendendo le scale, lui barcolla dentro casa
"Vai via ragazzina" io corro ad abbracciarlo e lui mi spinge per terra.
"Sei una buona a nulla." Io faccio un passo indietro
"Che fai hai paura? Le bambine coraggiose non hanno mai paura" mi afferra un braccio ed inizia a menarmi, io mi dimeno urlo pingo.
"Non piangere, se piangi le persone diventano cattive, non devi più piangere sei una bambina debole" altri schiaffi, calci, pugni...Ma io ho smesso di piangere di urlare. Quando crolla a terra io con la forza che mi rimane lo trascino fino al divano e lo corpo con una coperta. Mia madre e mio fratello Marcus sono abbracciati a piangere guardando la scena, da dietro due braccia mi stringono ma non troppo forte. Micol
"Scusami se sono arrivato tardi" lui è appena tornato dalla partita. Io slaccio le sue mani dalla mia vita è salgo in camera in silenzio. Non verso una lacrima ne urlo, prendo la fotografia di mio padre e la scaravento sul muro e poi mi metto a dormire.
Mi sveglio tutta sudata, notando che sono le nove. Mi faccio una doccia e mi preparo Alla'incontro. Alle dieci scendo e mangio la piazza che mi hanno lasciato. Nick e Steph stasera avevano un appuntamento, James è uscito con Ethan, Alex e Kevin avevano una gara e si sono portati appresso Rose. Quando finisco di mangiare sistemo cucina e sala da pranzo. Alle undici esco e chiudo a chiave casa. Fuori c'è Dylan che mi aspetta. Salgo in macchina e quando lo saluto lo bacio all'angolo della bocca, che il piano abbia inizio. Mi guarda con una scintilla negli occhi e parte. Giù nel ring mi scaldo bene, fino a quando Micke non mi raggiunge
"Ho scommesso un sacco oggi Devi vince"
"Ancora dubiti di me?" Alzo un sopracciglio
"Oh non lo farei mai, forza" mi abbraccia e scende dal ring. La ragazza è molto più grande di me sembra quasi un uomo con tutti i muscoli che ha. La campanella suona, mi sferra subito un colpo che mi fa sanguinare il labbro, il secondo lo schivo pizzandole poi un pugno in pancia. Arriviamo al terzo round, lei con un sopracciglio spaccato ed un occhio nero, io lo zigomo nero ed il labbro spaccato.
"Forza" Micke mi rovescia l'acqua in testa
"Gioca di velocità" vado avanti, sono sfinita lo ammetto e anche lei lo è gli si legge in faccia. Ai primi colpi alzo la guardia e basta senza farmi però mettere all'angolo, poi inizio a colpire anche io un ultimo pugno sul naso la stende, e finalmente dopo 10 secondi ho vinto. Con il fiatone mi siedo per terra.
"Bravissima" Micke mi bacia la guancia
"Senti mia moglie vuole conoscere chi mi porta tanto profitto, ti va domani di venire a cena da noi?" Mi lascia i soldi in mano sono circa 2500. Io ci rifletto, che ci sarebbe di male?
"Certo, mandami ora ed indirizzo" dico con il fiatone
"Certo, allora a domani" mi lascia lì Dylan mi aiuta ad alzarmi. Mentre sono in macchina mi guardo allo specchietto, cazzo lo zigomo come lo spiegherò? Non devo farmi vedere.
"Sei stata bravissima" Dylan mi poggi una mano sulla coscia
"Grazie" sorrido. Davanti casa lui scende e mi apre lo sportello
"Mio cavaliere" dico mentre mi bacia la mano ed entrambi sorridiamo. Quanto sono brava a fingere? Dovrebbero darmi un premio. Lui sta a pochi cm di distanza dal mio viso
"Sei la prima ragazza che riesce a farmi battere il cuore così veloce" mi afferra la mano poggiandola sul suo petto
"Sono lusingata" sorrido
"Oh fanculo" mi afferra il viso e mi bacia, un bacio possessivo, desideroso e passionale, mi solleva da terra ed io aggancio le gambe alla sua vita, gli infilo le mani nei capelli tirandoli leggermente. Niente farfalle, niente scosse a scuotermi. Ma lui è un bel ragazzo e bacia bene. Dopo svariati minuti ci stacchiamo con il fiatone, mi lascia scendere, mi accarezza il viso stampandomi un altro bacio.
"Ci sentiamo?" Io annuisco, un altro bacio e finalmente se ne va. Mi avvio verso casa, quando spalanco la porta trovo Steph con gli occhi rossi e gonfi e tutto il trucco colato, e in mano dei fogli tipo. Si avvicina a me e gira quelle che sono fotografie, il problema?
Che ritraggono me alla gara di oggi.
"Speravo fosse una cazzata, ma il tuo viso conferma tutto"lascia cadere le foto per terra.
"Da quanto va avanti questa storia?" Io scuoto la testa
"Rispondi" Urla
"Da settembre" lei si copre la bocca con le mani
"Perché? Avevi detto basta!"
"Io ne ho bisogno per sfogare la rabbia" sussurro. Tutti i nostri amici sono immobili a guardare la scena. Kevin si abbassa a guardare le foto, e le score, si immobilizza su una, alza lo sguardo e anche lui ha le lacrime agli occhi. Guardo la foto e ci siamo io e Dylan in macchina quando gli ho dato un bacio a fiori di labbra ma sembra che ci baciamo davvero.
"Kevin non è come sembra" provo a toccarlo ma lui si scansa
"Sai una cosa, non è colpa tua io sono un cretino, pensavo fossi diversa e mi stavo anche innamorando di te porca puttana" lascia cadere la foto e se ne va Innamorando di me? Oh no cosa ho fatto!
"Sei tornata una ragazza violenta" Steph mi guarda, io scuoto la testa
"Non alzo un dito su nessuno fuori dal ring"
"E quando hai distrutto per due volte la tua stanza? Sappi una cosa io non ti vengo più a salvare la giù"
"Io non sono ricaduta" lei stringe i pugni
"Stai diventando proprio come tuo padre" io alzo di scatto la testa e leggo pentimento nei suoi occhi, io rido amara
"Sai hai ragione, a forza di insulti, di incubi, di tagli e schiaffi mi è entrato dentro e guarda un po' non vuole uscire, io è una vita che lotto contro il mio lato stronzo adesso basta, non chiederò scusa per essere una stronza, nessuno mi ha chiesto scusa per avermi trattata di merda"Steph mi guarda sbalordita e se ne va con Nick. Rose mi guarda sconsolata e se ne va in camera con James. Alex è chino a guardare le foto. Si alza e me le passa, io le guardo sono io sul ring, io con Dylan e un altra di io in discoteca a ballare in modo sensuale. Guardo Alex
"Divertente, per la prima volta che sei riuscita a non allontanare tutti dalla tua vita, la vera te lo fa comunque, perché troppo abituata a stare sola, mi sa che ci resterai" si volta per andarsene, io abbasso lo sguardo
"Non volevo ferire nessuno" sussurro, lui si volta di scatto
"Non dire cazzate, la storia la sai ma ti sei messa comunque con Dylan"
"Non stiamo insieme"
"Allora tu hai il bacio facile" ride
"Voi non potete capire"
"Cosa che ora che hai scoperto un sentimento non riesci a stare sola?" Io stringo i pugni stropicciando la foto
"Io so stare da sola è un abitudine, ma per la prima volta cerco di fare qualcosa di buono e ferisco tutti" Alex ride amaro
"Vuoi fare qualcosa di buono, vai via da questa casa, farai un favore a tutti" se ne va prima che possa ribattere. Vado davanti al camino e lo accedo. Vogliono che me ne vada? Me ne andrò, ma si pentiranno di avermi cacciata perché il mio piano va avanti. Chiamo Dylan
"Pronto?" Risponde con voce impastata
"Dylan i miei amici mi hanno cacciata di casa, ti prego aiutami"
"Sto arrivando tu stai tranquilla" attacca subito dopo. Getto le foto dentro al fuoco ed esco di casa. Lasciando sulla porta un biglietto con scritto
"Dovreste imparare a fidarvi, avvolte l'apparenza inganna" . Pochi minuti dopo Dylan arriva , quando mi vede scende e mi abbraccia
"Tranquilla, adesso andiamo a casa mia e ti riposi" salgo in macchina, il suo appartamento non è molto lontano. Vive in un attico moderno, molto bene arredato ma troppo grande per una persona sola.
"Io dormo sul divano" Mi stampa un bacio e va a sdraiarsi sul divano. Io mi infilo nel grande letto a Baldacchino. Verso le 5 mi alzo alla ricerca del cellulare. Scuoto i cassetti della camera ma niente. Controllo in cucina e neanche li trovo niente. Entro nello studio, e nonostante il cellulare non sia li frugo tra i fogli, troppi per un ragazzo. Nascosta dietro la stampante trovo una scatola con scritto Sasha. Apro e dentro trovo delle foto di loro due insieme, i biglietti di andata per Londra, gli scontrini dei negozio ed i bigliettini degli hotel, li conosco tutti hanno girato attorno alla mia zona. Trovo la lettera, e di fatto c'è scritto solo che non sarebbe tornata e di non cercarla. Più in basso però vedo una parte più chiara delle altre. Metto il foglio contro la luce della lampadina notando che c'è scritto qualcosa. Non sono da sola qualcuno sta crescendo dentro di me. Sgrano gli occhi, era in cinta! Di chi? Scatto una foto al foglio e lo rimetto al suo posto, in fondo trovo anche un test di gravidanza positivo, lui lo sapeva. Lo rigetto dentro, chiudo la scatola e la rimetto dove l'ho trovata. Cazzo questa si che è una scoperta. In salone noto che il telefono sta sul tavolino davanti a lui, ma in quel momento inizia a squillare svegliando Dylan, mi accascio dietro la poltrona
"Dimmi tutto amico" qualcuno parla dall'altro lato del telefono
"Si hai fatto un ottimo lavoro, è andata proprio come volevo e infatti lei è qui. Così Alex capirà cosa mi ha fatto"
Dall'altro lato qualcuno risponde
"Non voglio che si muova senza che qualcuno la controlli, tanto oltre a loro non ha amici e quindi niente scuse per uscire" qualche parola dall'altro lato
"Non sospetta di me, ora vado a fare il gentiluomo che schifo, mi farò dare molti soldi per lei" io mi alzo lentamente e corro in camera, fingi di dormire, poco dopo qualcuno mi riempie il collo di baci.
"Buongiorno bellissima" io mi stiracchio
"Buongiorno a te" gli stampo un bacio. A colazione non parliamo molto
"Stasera vado a cena da Micke il mio manager, poi mi riaccompagna lui" mi guarda dubbioso.
"Ti accompagno io però" finge di essere geloso
"Certo ma non devi essere geloso è sposato" Lui annuisce e mi bacia. Guardiamo un film insieme, abbarcati proprio come una vera coppia. Dopo pranzo lui dice che ha delle commissioni da sbrigare ed esce. Sono davvero nei casini, devo assolutamente programmare un piano B e lui non mi farà incontrare i miei amici, posso solo parlare con Micke. Prendo i vestiti che mi ero presa di ricambio e mi vesto. Non ho niente da indossare stasera. Chiamo Dylan, dato che mi ha segregato in casa con l'allarme.
"Amore adesso non posso proprio" risponde
"Mi compri un vestito per stasera ti ridò i soldi"
"Va bene, ciao" attacca subito dopo. Io da brava fidanzatina sistemo casa, il telefono squilla, ma sono sicura che mi tenga d'occhio, ieri sera entrata ho visto le telecamere e parlare con qualcuno dei miei amici lo insospettirebbe. Però rispondo a Micke
"Ciao" dico entusiasta
"Ehi allora vieni alle 8"
"Certo sarò puntuale"
"Bene ti aspetto"

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