"Tre" ci catapultiamo fuori, davanti a me vedo la Porsche nera metallizzata, vedo già o due ragazzi scendere dall'auto, salgo al posto del guidatore e Dennis accanto a me.
"Corri" gli occhi Ambra sono attraversati da una scintilla di adrenalina. Io esco dal parcheggio, e parto a tutto gas, la loro auto altrettanto veloce mi sta dietro, oh ma non mi si può battere in corsa. Sfreccio tra le strade ignorando semafori e divieti.
"Segui le strade che portano alla campagna li è facile sfuggire" dice Dennis, si allunga dietro al porta bagagli e afferra il computer, collega il suo telefono. Sento le sirene della polizia
"Ci mancava solo questa" borbotto
"Hai tolto la targa?" Chiedo a Dennis
"Cosa pensi che ho fatto prima di salire?" Mi urla, io svolto bruscamente verso la strada accanto al mare
"Non mi urlare contro quando sto scappando" ride e continua il suo lavoro. Seguo la costa quando vedo gli alberi farsi sempre più fitti
"Alla rotonda gira a destra" io do gas notando che alle auto si sono aggiunte una moto della polizia ed un altra moto. Alla rotonda chiudo la curva mettendo grande distanza con le auto, ma le moto mi stanno alle calcagna.
"Tieniti forte" Dennis mi guarda preoccupato, io freno di colpo e le moto mi supero, quella della polizia per girare si frantuma per terra ed il poliziotto finisce tra gli alberi. L'altra si è piazzata davanti a me
"Sappi che ucciderti non è un problema per me" do gas, sento il cuore salirmi in gola ma poco prima che avvenga lo schianto lui si scansa, bucando due rute. Con lo specchietto lo vedo lanciare il casco sul prato. Però nel frattempo le macchine mi stanno nuovamente dietro.
"Dobbiamo uscire dal paese, l'unico reato che hai fatto è eccesso di velocità non ti seguiranno in un altra città"
"E sia" do gas e alla prima traversa rigiro a destra trovandomi nuovamente su una strada principale. Supero tutti, rischiando anche di fare un incidente, quando vedo il cartello che indica la fine di Boston esulto dentro di me. Spingo ancora di più l'acceleratore, dallo specchietto vedo che la polizia non c'è Più.
"Quanto ti manca?" Chiedo a Dennis che sta smanettando
"Almeno due ore"
"Dobbiamo seminarlo con la furbizia"
"Sta caricando dimmi come posso aiutarti"
"Prendi il cellulare, e cerca un modo per ingannarlo su google map" smanetta con il mio cellulare.
"Allora ancora diritta subito dopo la curva c'è una svolta a sinistra vai subito li ma Prendi più distanza" spingo ancora di più l'acceleratore e prendo distanza, alla curva giro subito a sinistra sgommando, mi infilo nella piccola stradina e spengo le luci, procedo lentamente, dallo specchietto noto che superano la curva
"Se procedi su questa stradina arriviamo ad un motel" vado lenta quando vedo la scritta motel sento un peso togliersi dal cuore.
"Spacca il cellulare non so se abbiano messo qualcosa per rintracciarti" lo butto davanti al finestrino schiacciandolo poi con la macchina, che nascondiamo tra gli alberi così che dalla strada non si veda. Scendiamo della macchina, Dennis con il suo computer. Entro da sola nella Hole mentre Dennis aspetta fuori, suono il campanello no ed una vecchietta viene da me.
"Una stanza per due"
"La colazione alle 10, pagate domani" mi lascia le chiavi della stanza 111
"Pago subito" prendo i soldi dalla borsa mentre sto pagando una mano si posa sul mio fondo schiena mi volto è un ragazzo ubriaco, lo spingo lontano da me
"Ehi bambolina" mi tira verso di lui
"Stammi lontano" gli tiro un calcio sugli stinchi e mi libero ma mi riafferra subito dopo.
"Senti oggi ho già avuto abbastanza problemi" gli tiro un bugno e lui indietreggia
"Mh almeno non ho dovuto intervenire" Dice Dennis dall'entrata. Io supero il ragazzo e ci dirigiamo verso la nostra stanza. Mi sfilo le scarpe, ed i vestiti rimandano in intimo, Dennis mi lancia la sua maglietta blu, io la infilo, Ovviamente dorme in boxer. Si siede alla scrivania a smanettare con il computer
"Riposati, domani mattina ti riporto a casa" non ho le mie pastiche, non oggi, non ce la posso fare, nella ultime 72 ore sono successe troppe cose. Scoppio a piangere, un pianto isterico liberatorio, che dice tutto ciò che mi sono tenuta dentro in questi gironi. Ho perso tutti i miei amici in un colpo solo, dopo che per la prima volta cecavo di fare qualcosa di buono, mi sono fatta vedere mezza nuda da uno che ha fatto sparire una ragazza, ho ingannato, ho chiesto favori inverosimili ai miei amici, in tre gironi ho dormito si e no 8 ore, sono scappata dalla polizia, dopo un piano di Akeraggio, per trovare una ragazza che potrebbe tornare e conquistare il ragazzo che effettivamente mi Piace più di tutti, mia madre e mio fratello non mi parlano più e mio padre è uscito di prigione e sono due mesi che mi cerca. Dennis mi guarda sconcertato, nessuno da quando ho 8 anni mi ha mai visto pingere, perché non lo faccio, perché piangere è da deboli. Si siede accanto a me e mi abbraccia.
"Basta è tutto finito" singhiozzo sulla sua spalla, inizio a raccontargli tutto ciò che mi è successo in questi mesi, urlo tutto ciò che non sono riuscita mai ad ammettere neanche a me stessa. Lui mi guarda sconsolato
"Anche le guerriere possono piangere" mi asciuga le lacrime con il pollice.
"Adesso prova a dormire" Mi rimbocca le coperte e mi posa un bacio sulla fronte, chiudo gli occhi e quando li riapro sono passate 4 ore. Sono le 6. Mi faccio una doccia mentre Dennis ancora dorme. Rindosso i vestiti di ieri, lego i capelli umidi in una coda alta. Poi accendo la televisione e la guardo tutta la mattinata. Verso le nove sveglio Dennis.
"Forza dobbiamo andare" Lui si stiracchia e si veste velocità razzo. Mentre facciamo colazione mi dice delle novità
"Ho scoperto dove abita" alzo lo sguardo dal mio caffè nero
"E?"
"Incredibile nel secondo palazzo dopo il tuo, comunque ho mandato i miei amici dicendogli che venivano per conto di suo fratello Kevin lei in lacrime gli ha lascito un numero, io ho chiamato e mi ha risposto lei le ho detto che presto avrebbe parlato con suo fratello lei mi ha attaccato perché doveva occuparsi del suo bambino" sorrido, tira fuori dalla tasca un bigliettino. Con un indirizzo ed un numero. Lo abbraccio più forte che posso.
"Allora per quanto ti devo ospitare?" Lui ride
"Ti accompagno e poi prendo l'aereo, ci vediamo a Natale piccola guerriera e questa volta non sparire" arriviamo a casa alle 10 e già da fuori noto che ci sono sia la macchina che le moto, strano.
"Oi ti presento Rich" Dennis mi fa cenno verso un ragazzo che sta dall'altra parte della strada, si avvicina a noi
"Ti starà accanto per un mese, sicurezza, rimarrà fuori casa tranquilla" lo saluto con la mano.
"Ci sentiamo" urlo a Dennis prima che parta. Apro il cancello con le chiavi che mi ha ridato ieri sera Ally. Attraverso il vialetto con calma. Apro la porta e sento tutte le voci arrivare dal salone. Chiudo la porta alle mie spalle ed entro in salone
"Lizzy" la prima a vedermi è Steph che spalanca la bocca, io supero tutti raggiungendo sul divano Alex e Kevin, lancio il biglietto con il nome di Sasha sopra
"Imparate a fidarvi di me, che per voi mi sono fatta schifo da sola", guardo i due leggere il biglietto poi do le spalle per andarmene
"Aspetta" mi ferma Alex, io mi volto
"No, oggi proprio no, sarebbe andato tutto meglio se voi vi foste Fermati a raggiornare, davvero credevate che sarei uscita con lui comunque? Oggi tuttavia non ho voglia di discuterne, ho fatto più cosa da stronza io nelle ultime 72 ore che Rose in tutta la sua vita." Salgo di sopra ma prima di entrare in camera vado a prendere le pasticche da Alex ne prendo un po' e poi mi metto a dormire in camera chiudendo la porta a chiave, casa dolce casa.
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Steps
RomanceCOMPLETO: IN CORREZIONE PRESTO NELLE LIBRERIE E in quella casa avrebbe potuto incontrare chiunque, invece no! Si è trovata faccia a faccia con il suo peggior incubo e la più bella delle emozioni. Elizabeth è una ragazza tormentata dai suoi demoni...