Capitolo 3

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"3...2...1...via"
Parto dando gas, sta leggermente davanti a me come volevo, alla prima curva mi avvicino di più, alla seconda stringo ancora e sono dietro al sua ruota. L'adrenalina sale in me, dimentico la sfida, la scommessa e tutti i demoni del passato. Alla prima curva del secondo giro spingo l'acceleratore e lo supero, finisco l'ultima curva e con un impennata taglio il traguardo. Un calore mi riempie il corpo e sorrido togliendomi il casco scendendo. Vedo Steph raccogliere i soldi dai tre ragazzi, poi si avvicina a me facendomeli vedere
"La mia ricchezza si basa su di te" sorrido spingendola leggermente
"Magari fossi io la ricchezza" spingo la moto fino ad Alex
"Ottima moto, ora..." allungo la mano e lui fulminandomi mi lascia i soldi. Al ritorno mi metto dietro a Kevin che va più lento ed è più rilassante. Arrivato Nik è incazzati nero
"E su togli il broncio, nessuno mi ha mai battuto" sorrido
"Perché corri?" Mi chiede James. Io e Steph ci giardino preoccupate
"Gare clandestine" sussurra Alex
"Wow non vi facevo tipe" Steph sorride
"Oh ma Lizzy fa molto di peggio" io la fulmino con gli occhi, lei alza le mani impaurita
"Se no ti proibisco di scommettere su di me" lei sorrido, lei mi fa il segnaccio di tutta risposta
"Ti sei appena giocata la tua possibilità" dico entrando
"Oh ma Perfavore come guadagni? Ti fai gestire da Dennis dall'Inghilterra?" Io sorrido
"Sicuramente mi organizzerebbe qualcosa pure qui e lo sai." Lei alza le spalle
"Gia che non è venuto qui con noi per stare con quella Troia mi fa pensare che è uno Stronzo" io rido
"E dai è il nostro miglio amico" le scuote la testa andando in camera sua. Io mi metto a giocare alla play con un gioco di guerra che stranamente non conosco.
"Cosa intendeva Steph con fa anche di peggio?" Chiede Alex
"Non sono cazzi tuoi" dico senza neanche guardarlo
"Tu lo sai che gente c'è in quei giri, porca puttana che altro fai la prostituita" mi strappa il telecomando di mano.
"Senti puttana a me non lo dici. E poi ci conosciamo da un giorno non ti devo spiegazioni" Lui mi guarda con odio
"Sai che c'è fai come cazzo ti pare, tanto quando ti ammazzano sono gli altri che soffriranno" io faccio una smorfia
"Non mi faccio ammazzare"
"Immagino che a Londra eri un mito, ma qui le ragazze sono delle vipere e i ragazzi degli stronzi io ti volevo solo avvertire. Di quello che fai tu non me ne frega nulla" scuote la testa e sale in camera sua. Afferro il telefono e chiami Dennis 
"Ah bella" risponde lui
"Oi come va?"
"Tutto bene. Dimmi tutto"
"Conosci qualcuno qui a Boston che mi potrebbe organizzare le cose"
"Ma che domande certo, conosco uno che li è il migliore in circolazione ma è abituato agli uomini, non so se accetterà"
"Vabbè allora niente"
"No oh, dimostragli chi è la migliore. Ora lo chiamo e ti faccio chiamare"
"Sei il migliore"
"Insinuavi il contrario?" Ridiamo insieme e poi attacca. Quando la partita finisce il mio telefono squilla e appare un numero che non ho memorizzato, rispondo.
"Ciao sei Elizhabet?"
"Si"
"Io sono Mike. Mi hanno detto che sei una brava nelle corse, allora ho chiamato un amico per venirti a vedere perché non scommetto mai su qualcosa che non conosco. Ma questo ha detto di averti già vista, Alexander, dice anche che hai battuto Nik, che è uno dei migliori che ho. Quindi che ne pensi se un giorno passi da me e verifichiamo con una gara per principianti" io ridacchio
"Non ti fidi comunque?"
"Preferisco andare piano e risparmiare i mi prendo il 30% del guadagno"
"Con me il 20%"
"E perché devo cambiare per te, perché sei donna?"
"Che cazzo c'entra, io corro, io rischio la vita, io sono quella su cui scommettono e sempre io sono quella che vince. Quindi decido io e mi prendo l'80%. Se no ne trovo un altro che mi organizza"
"Io sono il migliore" io rido
"Ed io anche, che vogliamo fare?"
"25%"
"Andata"
"Vieni domani sera all'indirizzo che ti mando. Un'altra cosa Alex mi a detto che a Londra facevi anche altro. Cosa?" Io sbuffo, guardando verso l'alto, che palle che è Steph quando non sta zitta.
"Oh niente che io voglia continuare, o che qui si faccia"
"Si fa tutto qui"
"Combattevo" non sento suono dall'altro lato
"Ci sono gare per le ragazze ma sono una massa di muscoli le altre, non vedo te ma dalla voce non sembra"
"Le batterei a prescindere"
"Lo faresti? É un campo in cui non ho mai investito soldi"
"A patto che nessuno di quelli che io conosco lo sappia"
"Perché?"
"È un lato di me che non va consociato"
"Come vuoi. Immagino che conosci anche Kevin e James"
"Si"
"Perfetto faremo tutto senza che lo sappiano. Mi raccomando alle nove"
"Ciao" attacco. Spengo la televisione e raggiungo la mia camera. Prendo Ragione e sentimento ed inizio a leggere. Verso le due decido di dormire, spengo la lucetta, e chiudo gli occhi. E come ogni sera prima di addormentarmi faccio la stessa preghiera, non venire a trovatemi anche questa notte, Perfavore.

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