Parte senza titolo 63

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Verso le otto qualcuno mi sveglia bussando alla porta. Apro e davanti a me c'è

Anthony

"Anthony"

"Elizabhet giusto?" Annuisco

"Entra pure" gli faccio spazio lui si siede sul letto

"Sai mia madre...nostra madre è fissata con il significato dei nomi, il tuo significa

amata da Dio, il mio guerriero di Dio. Forse li hanno invertiti. Perché nella mia vita io

sono stato amato e tu hai dovuto lottare" sorride amaro tenendo la testa bassa.

"Anthony che ci fai qui? Nostra madre ti ha scelto non sprecare l'occasione di averla

accanto a te" Scuote la testa

"Voglio conoscere mio padre, anche se dai racconti srmbra un po' un mostro" scuoto

la testa

"È un uomo buonissimo ha solo sofferto tanto"

"Te sei una ragazza buonissima" scoppio a ridere

"La gente che mi gira intorno Ti smentirebbe in un secondo, so essere molto cattiva.

Piuttosto raccontami di te, dato che ormai la mia storia la sai" mi siedo di fronte a lui

"Mah una vita perfetta che dire, da quando ero piccolo la mia famiglia era perfetta o

almeno da quando avevo due anni che è arrivato il mio presunto padre. Ho

frequentato la scuola privata fino al liceo. Ero quoterback della mia squadra, ed ero

fidanzato con il capitano delle cheerleader, ero considerato il più Figo della scuola ma

non me ne sono mai vantato. Sono passato con il massimo dei voti e studio a New

York con una borsa di studio per il football a quanto pare sono una promessa del

futuro, e dovrò cambiare il mio cognome sulla maglia in Doson"

"Tuo padre..."

"Approva, è la mia vita. Allora mio padre abita nella mia città" sorrido

"Eh già, lo vado a trovare il prossimo week-end è l'ultimo prima di una settimana

infernale di studio"

" posso venire con te?" Sorrido

"Ma certo, dovresti anche conoscere i tuoi fratellastri i miei fratelli, avete un padre in

comune, Micol è simpatico e un po' cazzone mentre Marcus è quello responsabile

serio, che non fa mai nulla di sbagliato ecc.. ma in fondo sono simpatici" alzo le spalle

lui ridacchia

"Non vedo l'ora di conoscere l'altra branchia della mia vita. Parti già domani mattina"

"Si questa settimana sono stata molto distante da tutti ed il mio ragazzo credo che

stia avendo dei problemi e non me ne ero resa conto, non posso trascurarlo ancora"

"E che ne dici se questa settimana sto nella tua città? Sai voglio conoscere la mia

gemella"

"Ti sorprenderò" gli faccio l'occhiolino.

"Bene allora la destinazione?"

"Boston, domani alla stazione a mezzo giorno però da me ma non ho posti letto liberi

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