Quando Alex è uscito con suo fratello e suo padre io mi sono chiusa in stanza per non incontrare nessuno. Ho chiamato Steph e Rose che si sono fatte raccontare i dettagli di TUTTO.
"Bene però adesso vatti a preparare, dopo averlo sbalordito a letto sbalordisci tutti alla festa" dice Steph io e Rose scoppiamo a ridere
"Ah poi tutti noi vogliamo le foto" dice Rose
"Arriveranno. Ciao ragazze" quando attacco entra Alex in camera, sembra arrabbiato.
"Ehi Che succede?" Sbuffa
"Ho litigato con mio padre ma non voglio parlarne" lo bacio e sotto al mio tocco si rilassa, che soddisfazione avere questo potere su di lui.
"Sono le 6 prendi la tua roba ed esci da questa stanza serve a me. E non è che mi mandi una cameriera?"annuisce ridendo. Prende tutto ciò che gli serve ed esce, poco dopo arriva una ragazza giovane massimo 25 anni.
"Non dovresti lavorare per questi Snob" dico squadrandola è anche molto bella non c'è che dire
"Come ti chiami?" Le chiedo
"Giuly" le stringo la mano
"Chiamami Lizzy. Allora ho bisogno di una mano con i capelli, non sono capace, tanto meno fare un bel trucco"
"Il signore vuole i capelli legati"
"E noi invece facciamo una capigliatura bella e basta, fai come preferisci cosa pensi mi starebbe meglio" prende la piastra e delle forcine. Con la piastra fa dei giri facendo dei boccoli che pettinati diventano capelli mossi. Una parte dei capelli li lascia boccolosi e fa una acconciatura dietro.
"Prima il vestito poi vediamo cosa fare con il trucco"
"È la prima volta anche per me" prendo la stampella coperta dal telo bianco che apro il vestito è lungo e blu acceso, il corpetto a cuore è coperto da una parte in brillanti che si legano dietro al collo, il tessuto della gomma è leggero e questi vestito è davvero perfetto.
"Wow" dice Giuly dietro di me.
"Forza indossalo" infilo il vestito e le scarpe abbinate regalatemi dalla signora della sartoria.
"Trucco leggero" dice Giuly, mette mascara, Eye-liner, brillantini da un lato dell'occhio come punto luce, lucida labbra rosa carne quasi impercettibile, da un colore rosero alle guance, e poi mi spruzza dei brillantini, che illuminano il viso. Indosso degli orecchini pendenti a cristallo e un bracciale di brillantini
"Sei in ritardo di mezz'ora stanno per iniziare a mangiare" mi avverte Giuly uscendo, prendo un bel respiro e mi guardo allo specchio, e potrei non ricordarmi come ero primaPrendo il cellulare che infilo nella poschette argento. Scendo le scale quasi di corsa, il portone della sala da pranzo è chiusa. Non posso farlo...
"Entra e dai una lezione a quegli snob" dice un cameriere, sorrido e spalanco le porte. La sala è piena di gente vestita di bianco e di nero, con collane o cappelli o scarpe rosse. Sono tutti già seduti, il primo sguardo che incontro entrando è Kevin che sorride come quando sai già cosa aspettarti, non è una sorpresa per lui che io abbia infranto tutte le regole. Alex sembra sul punto di un esaurimento nervoso, e la sala mi guarda sbalordita nel completo silenzio
"Scusate il ritardo" controllo l'unica sedia libera è a capotavola al lato opposto del signor Ford. Attraverso la sala con tutti gli occhi piantati addosso. Mi siedo a capotavola ed inizio a mangiare ciò che c'è sul mio piatto, e piano piano il brusio ricomincia. Il signor Ford mi sfida con lo sguardo dall'altro lato del tavolo. Kevin a fine cena si alza e mentre si dirige con altri nella sala da ballo si ferma dietro di me
"Sei troppo prevedibile per chi ti conosce e troppo imprevedibile per chi no" mi bacia la guancia e va via. Al tavolo sono rimasti Molly, Alex, Dylan e il signor Ford. Io mi alzo per seguire gli altri nella sala da ballo
"Elizabhet hai detto che mio figlio ti ha detto quali erano le regole"
"Ed io ho risposto che me le ha dette, non che le avrei rispette. Signor Ford le do un informazione è Natale! Lasci fare alla gente ciò che vuole. Perché non avrà mai tutto sotto il suo controllo" sorrido beffarda ed esco di li. In sala da ballo c'è un'orchestra che suona dal vivo, molte coppie ballano i classici balli da sala.
"Mi concedi questo ballo" Chiede Dylan accanto a me, io lo guardo e rido
"No sto bene così, farai scandalo se no"
"Tranquilla quella parte spetta a te" sorride a va via. Sento Cick, Kevin con la mia macchina fotografica.
"Andava fotografato questo momento" sorride e mi supera senza che io possa rispondere.
"Ah me lo concedi questo ballo?" Chiede Kevin dopo essere tornato. Io gli afferro la mano ed iniziamo a danzare un valzer tranquillo. Mi sento rilassata senza pensieri, l'unico colore in un mare di bianco e nero. Mi fa girare ed un in fine un casche, tutti applaudono io mi inchino leggermente. Mi volto e noto che Alex spinto dal padre sta ballando con Molly. Questa scena me la risparmio. Esco di casa e noto che c'è la neve per terra.
"Puoi provarci quanto vuoi lui farà come dico io" Il signor Ford si posiziona accanto a me guardando davanti a se
"Come si chiama?"
"Devid"
"Devid, perché vuole suo figlio triste?"
"Adesso è triste ma io lo faccio per il suo bene"
"Non lo dica. Ciò che gli fa bene lascalo a lui il diritto di scegliere. Suo figlio vuole fare il musicista. Suo figlio quando suona è felice. Suo figlio non vuole essere costretto a fare cose che non vuole. Suo figlio la odierà tutta la vita se continua cosi non lo capisce? Lei non lo fa per il bene di Alex ma per il suo, non vorrebbe mai che la sua famiglia si macchiasse giusto" il bicchiere che ha tra le mani per quanto lo stringeva si rompe.
"Te lo riconosco, sei l'unica persona al modo che ha osato sfidarmi, e che mi ha anche battuto"
"La sua è una leggenda creata intorno ad un nome"
"Hai ragione, e sei davvero brava a capire la mente umana, tuo padre ti ha insegnato le cose giuste, ma tu non sai perché impongo cose a mio figlio"
"Io non ho un padre, l'ho perso dopo il primo livido, ma sono ancora qui. A 19 anni ho lottato più di quanto farà lei in tutta la sua vita, ma tra i due: lei è quello che vive bene ed Io quella che dovrebbe sottomettersi. Ma sai io non sono Alex non permetto a nessuno di mettermi i piedi in testa"
"Con Alex ho vinto io, lui farà sempre come dico io, compreso sposarsi con Molly é quello il suo destino tra 4 anni si sposeranno non sperarci" si allontana subito dopo. Io sono paralizzata sento ogni mia certezza cadermi addosso, ogni forza abbandonarmi, inizia persino a nevicare ma io non sento freddo, non sento più niente. Mi volto ed Alex è dietro di me
"Perché non me lo hai detto?" Urlo allontanandomi
"Cosa?"
"Devi sposare Molly?" Lui abbassa lo sguardo
"Si ma tra molti anni, tanto quante pensi dureremo ancora io e te, con tutto l'amore del mondo"
"Sei uno stronzo. Ti ho donato tutta Me stessa, tu dovevi dirmi che tanto inevitabilmente ci saremmo lasciti perché tu farai come vuole tuo padre giusto?"
"Non posso fare altrimenti" urla a sua volta
"Ancora con questo non posso, tu non lo vuoi abbastanza, tu non mi vuoi abbastanza, tu non mi ami abbastanza per infrangere le regole. Ti fai anche imporre chi devi sposare. Questo non è il ragazzo di cui mi sono innamorata."
"Ma per adesso possiamo stare insieme"
"Ma poi tra i due sarò io a soffrire. Tu nonostante tutto stai scegliendo Molly, tu hai detto di amarmi cosa erano cazzate?" Urlo, sento qualcosa di bagnato scivolarmi sulle guance, lacrime, lacrime che non solcavano il mio viso da tanto.
"Io ti amo davvero, ma no non potrai essere la donna della mia vita"
"Non è questo il punto. Tu sapevi che mi avresti lasciato ma ti sei comunque avvicinato a me perché?"
"Perché ti amo" mi urla contro
"Ma poi? Io che fine faccio?"
"Manca tanto tempo"
"Scegli o me o lei?" Incornicio io le braccia sotto al petto, attorno a noi si è radunata una folla, Devid si gode la scena da lontano.
"Io amo te ma almeno lei farà come dico io sempre"
"Tu vuoi una serva non sei capace di amare" ormai non trattengo più nenche i singhiozzi, mi guarda sbalordito, già incredibile anche io sono capace di soffrire. Si avvicina a me
"Stammi lontano. Io non ti farò da serva. Io sarò la fidanzata del Alex prima che arrivassi qui a New York. Ma scegli o me o lei? Non starò con qualcuno con la certezza che mi farà soffrire" mi guarda e poi guarda suo padre
"Non capisci mai! io non posso" urla con i pugni stretti lungo i fianchi.
"Bene Alex ti sei fatto una nuova nemica" ringhio, alzo gli occhi verso il signor Devid
"Devid hai vinto, ma glielo dico con tutto il cuore, vada a farsi fottere insieme ai suoi ordini" guardo Kevin
"Mi accompagni all'aereo porto?" Kevin guarda suo padre che scuote la testa, poi guarda Alex
"Non oserai" ringhia lui. Non ci credo, lo sta minacciando. Io rido amara
"Per una volta nella vita dico i pregiudizi avevano ragione" guardo delusa entrambi
"E tutti e due avete avuto il coraggio di dirmi ti amo. Imparate il significato di una parola prima di usarla. Altrimenti qualcuno ci crederà" mi volto e corro in mezzo alla folla, corro sotto la neve con il mio vestito e basta. Arrivo chi sa dove di New York, quando le mie gambe sembrano perdere ogni forza e cado a terra, mi sbattono i denti e ho freddissimo, fanno meno 15 gradi ed io ho solo un vestito scollato. Mi accascio accanto ad un palazzo. Tiro pugni al pavimento. Sento lo stomaco attorcigliarsi, tanto che vomito.
"Aiuto" provo ad urlare, ma ho la gola congelata, devo muovermi ma non ci riesco, prendo il cellulare e chiamo Ethan
"Lizzy Che succede?"
"Non so dove sono per New York, vicino casa di Alex, non riesco a muovermi ne a parlare, ti prego trovami"
"Cosa vedi intorno a te?" Chiede agitato
"Vedo tutto sfocato, ma c'è un insegna al neon rossa ma non riesco leggere"
"Bene arrivo. Lizzy parla con me rimani sveglia, alzati" ci provo ma ricado a terra
"Non ci riesco"
"Muoviti"
"Io non riesco a muovermi" sento la testa sempre più stanca
"Lizzy ehi ehi ascoltami. Devi restare sveglia, fallo per i tuoi fratelli, per te stessa, devi restare sveglia per farla pagare a quegli stronzi, resta ad occhi aperti per Rose e Steph, per tutti noi tuoi amici. Resta sveglia per me, come faccio senza la mia migliore amica?"
"Io ho tanto sonno. E sarei felice di andarmene da questo mondo un disastro di meno" dico a scatti
"Ma cosa dici, sei la cosa più bella che sia mai stata creta. Sono quasi arrivato resta sveglia" una moto si ferma davanti a me, vedo una figura indistinta
"Forza Lizzy" Ethan mi prende in braccio e mi fa sedere dietro di lui. La moto sfreccia ed io o sempre più freddo e la testa è sempre più pesante.
"Forza devi muoverti" mi appoggio a lui per salire le scale di casa. Arriviamo davanti ad una porta lui la apre, un altra figura indistinta davanti a me. Sento che il mio cuore anche il mio corpo stanno cedendo
"Aiutatemi" sospiro. Le gambe non mi reggono più vado a terra e poi buio
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Steps
RomanceCOMPLETO: IN CORREZIONE PRESTO NELLE LIBRERIE E in quella casa avrebbe potuto incontrare chiunque, invece no! Si è trovata faccia a faccia con il suo peggior incubo e la più bella delle emozioni. Elizabeth è una ragazza tormentata dai suoi demoni...