Capitolo 52

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"Questa macchina è fighissima me la presti?" Chiede Emi e Frenklin ride
"Il capo è lei" mi indica con la testa
"Se ti comporti bene ci penso" dico mentre mando un messaggio a Steph informandola che a casa troverà una sorpresa e di non ucciderla prima che io ci parli.
"Allora dove si va?"
"Ragazzi avete preferenze?" I due senza guardarmi scuotono la testa
"Come immaginavo. Il bar sul mare il rumore delle onde mi rilassa"
"È per la visita di stamattina?" Chiede Frenklin
"In parte" mi passo la mano sul viso.
"Alex mi ha chiesto di portarti in un posto dopo il lavoro"
"E tu andrai da solo per informarlo che oggi non posso, scusami ma devo finire la chiacchierata di stamattina"
"Sei crudele quello mi ammazza" mi guarda di sfuggita
"Mi consce sa che se ho in testa una cosa neanche con la forza cambio idea"
"Sei una donna così impegnata alla mia età?" Chiede il ragazzo
"Capisci! Secondo me c'è qualche problema nella mia vita" mi lamento e lui accenna un sorriso. Arriviamo poco dopo al bar sul mare. È il bar con musica dal vivo
"Ottima scelta" bacio la guancia di Frenklin.
"Ah ma quindi non è solo il tuo autista/ guardia del corpo" dice Kety mentre scende dall'auto
"No è anche un amico, anzi prima un amico e poi tutto il resto" entriamo e prendo un tavolo per tre, è un bar molto di lusso c'è molta gente, di solito ci si incontra qui per affari di lavoro. Le tovaglia verde pastello sopra ai tavoli bianchi danno un idea estive, e l'orchestra sopra rende il tutto più elegante. Le preti sono bianche fatta eccezione della più grande che è vetrata e dal sul mare, tante piccole luci sul soffitto danno molta luce al salotto aventi al parquet bianco. Sul palco bianco c'è un pianista che suona, e altri strumenti abbandonati. Le cameriere e i camerieri hanno una camicia bianca i jeans neri ed un gilet nero senza maniche, per un maschi un una cravatta verde pastello come le tovaglie per le ragazze un papillon dello stesso colore. Ci sediamo sulle sedie in plastica trasparente.
"Che posto elegante" esclama il moro
"Non vi piace?"
"No, mi piace molto" ci lasciano i menu e noi ordiamo, io ordino anche per Katy
"Allora ho deciso di fare la terapia insieme perché ho fatto una scoperta entusiasmante da soli non riuscite a trovarvi degli amici, bene spero vi stiate simpatici perché d'ora in poi sarete amici"
"Non puoi costringerci!" Riabbatte Emi
"Non posso obbligarvi a essere amici ma posso fare in modo che stiate insieme ogni giorno per un ora, alla fine sarete costretti a sopportarvi" Katy scoppia a ridere
"Sei una persona furba e presuntuosa"
"Non mi sembra di aver mai detto il contrario, ma alla fine di questi nove mesi scommettiamo che te lo rimangi?" Alza gli occhi al cielo e si volta a guardare il mare.
"Per me è uguale" sbuffa
"Purtroppo scegli te" si arrende Emi
"Perfetto, adesso di che parliamo"
"Chi hai incontrato stamattina?" Chiede Katy
"È una domanda?"
"Si" sospira
"Perché le hai chiesto se sarà una domanda?"
"Ogni domanda a cui vi rispondo voi dovete rispondere ad una mia. Comunque ho incontrato mio padre stamattina"
"E ti ha tanto traumatizzata?" Chiede sconcertato Emi
"L'ho rivisto dopo 10 anni che non lo vedevo perché era in carcere per violenza su minore" dico finendo la mia pietanza. I due ragazzi mi guardano come se fossi un fantasma, reazione comprensibile
"Entrambi mi dovete una risposta"
"Spara" dice Kety
"Ti fa stare meglio usare il diario?" mi guarda confusa
"Come sai che lo sto usando?" Alzo le sopracciglia
"Non è così?" Mi guarda e sospira.
"Si mi piace usarlo ed è molto meglio"
"Sono contenta stia funzionando. Emi perché non vuoi essere aiutato anche se sai che ne hai bisogno?"
"Perché se fai vedere le tue ferite gli altri ne approfitteranno per peggiorare la situazione"
"Ma un dottore non può guarirti se non vede le ferite" ripeto le parole di Steph, mi guarda sbalordito. So cosa si prova a sentirsi soli al mondo.
"Venite vi faccio vedere una cosa" pago il conto e poi mi dirigo verso gli scogli dopo essere passata a prendere lo stereo. Mi levo le scarpe
"Forza seguitemi" salgo sugli scogli e li percorre a piedi fino a quando non si scontrano con il mare molto km in basso. Poggio lo stereo e faccio partire la canzone Breathe. Ed inizio a ballare e cantare a squarcia gola. I due ragazzi si guardano divertiti.
"Ragazzi posso dirvi una cosa?" Loro annuiscono
"Imparare a vivere" chiudo gli occhi scuotendo i i fianchi. Dei fischi arrivano da sotto La scogliere ed io faccio il dito medio. Afferro Emi per una mano e lo faccio ballare con me dopo poco si lascia andare va a prendere Katy caricandosela in spalla e per poi ballare con le stretta tra le braccia per non farla scappare. Mi allontano, li vedo ridere l'uno dell'altra mentre si prendo in giro.
"La vostra storia inizia qui" li guardo prima di voltarmi per raggiungere la macchina. Dopo un quarto d'ora i due salgono dietro tutti fracichi.
"Bravi mi rovinate l'auto" borbotto accendendo i riscaldanti. I genitori mi ammazzeranno.
"Frenklin dai a Emi la tua maglietta" dico prima di uscire, lui sospira capendo perché gliel'ho chiesto. I due si scambiano la maglietta.
"Muoviti sei in ritardo alla prima lezione sgrido Emi"
"Ma come lo sai?"
"Lo so e basta" mentre Katy sale su con me. Frugo nei cassetti ma trovo solo una t-shirt semplice bianca, per fortuna ha avuto la decenza di levarsi la giacca di pelle prima di tuffarsi, si cambia velocemente. Frugo nella mi borsa mi ero portata dei leggings perché non pensavo avrei sopportato la gonna. Glieli lencio e lei si cambia le sue Adidas alte sono asciutte dato che le aveva tolte prima.
"Legai i capelli" le lancio l'elastico e lei fa come ho detto, si togli il trucco sbavato con la carta
"Ho solo il fondotinta" e lo applica
"Ed io solo il mascara" lo mette, con un trucco così leggero è bellissima.
"Aspetta un attimo" chiedo alla segretaria se ha un lucida labbra da prestarmi e lei me lo regala dicendo che ne ha tanti. Lo metto sulle labbra carnose di Katy
"Sei bellissima acqua e sapone" si guarda alla specchio
"Non è da me, ma mi piace"
"Perfetto ora fila tua madre ti starà aspettando"
"Arrivederci" esce non sbattendo la porta finalmente rispetta le regole.
I miei pazzienti sono uguali a quelli di ieri, funzionano così 6 al giorno per due giorni consecutivi, significa che i pazienti di questi due giorni li rivedrò lunedì e martedì prossimo.
"Ehi bellissimo" abbraccio il bambino
"Pronto a giocare a baseball?" Annuisce entusiasto. Passino un ora a farlo giocare ed è bravo.
"Allora ti piace parlare con mamma?"
Chiedo una volta in studio
"Si è più simpatica di quanto credessi" sorrido
"Bene allora adesso che sai giocare andrai dagli altri bambini a chiedere posso giocare con voi?"
"Ma io voglio giocare solo con il gruppo dei grandi!" Si impone ed io sospiro
"Pure te sarai nel gruppo dei grandi tra qualche anno, adesso se vedi qualsiasi bambino giocare vai da lui e chiedi gentilmente se puoi giocare con lui. Me lo prometti?" Alzo il mignolo lui me lo afferra stringendolo
"Guarda che lo scopro se mi dici una bugia" iniziò a fargli il solletico
"Ok ok lo farò" ride
"Bene adesso va c'è mamma che ti aspetta" gli tocco il nasino e lui corre fuori ridendo. Lavoro finito è il momento di affrontare i miei problemi.

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